Migranti camuffati da tifosi, sgominata organizzazione di trafficanti
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Migranti camuffati da tifosi, sgominata organizzazione di trafficanti

Un'organizzazione di albanesi, italiani e inglesi "trasformavano" i clandestini in cittadini europei e li facevano arrivare per le partite di calcio

Italia, Austria, Francia, Germania, Irlanda, Polonia, Portogallo e Spagna. Attraverso i porti e gli aeroporti di questi Paesi, migliaia di migranti provenienti dai Balcani, raggiungevano il Nord Europa. I metodi utilizzati, per entrare nel Vecchio Continente erano davvero tra i più “sicuri” o comunque di difficile individuazione: carte d'identità in bianco rubate in uffici comunali e false comitive di tifosi di calcio.

A gestire l’enorme flusso illegale dei migranti, un’organizzazione composta da circa 90 persone di nazionalità italiana, albanese e inglese. Proprio in Italia, Albania e Regno Unito erano state fissate le basi logistiche che permettevano di “creare” la nuova identità ai clandestini e di conseguenza di organizzargli in viaggio in Europa.

A scoprire la “triangolazione” , è stata la Polizia di frontiera di Venezia e di Verona. Sono proprio gli agenti della Polizia coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Venezia, che dalle prime luci hanno arrestato e perquisito decine e decine di persone, uffici, capannoni e abitazioni.

Dieci Paesi coinvolti

L'inchiesta, iniziata quasi due anni fa, ha coinvolto i cittadini appartenenti ai tre Paesi ritenuti responsabili a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione illegale.
Gli accertamenti, infatti, hanno permesso di individuare e disarticolare, nell’enorme flusso di migranti, due distinti gruppi che agivano insieme per reclutare centinaia di cittadini albanesi e kosovari da far entrare illegalmente nel Regno Unito attraversando le frontiere negli aeroporti e porti italiani, austriaci, francesi, tedeschi, irlandesi, polacchi, portoghesi e spagnoli.

Le basi logistiche

I due gruppi avevano creato le basi in Veneto, a Londra e in Albania. Ma in che modo riuscivano a “regolarizzare”, a trasformare i clandestini in ‘cittadini d’Europa’ liberi di muoversi da un Paese da un altro? 

I clandestini diventavano cittadini Ue

Per far passare le frontiere ai migranti, le due organizzazioni usavano carte d'identità in bianco rubate in uffici comunali in varie regioni o fornite da giovani in cambio di denaro.
Ma per far entrare i migranti in Gran Bretagna venivano organizzate anche false comitive di tifosi al seguito di incontri di calcio, come nel caso della partita Manchester-Roma del settembre 2014, con le persone all'aeroporto di Nizza camuffate con sciarpe e magliette della squadra italiana.

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Nadia Francalacci