Il "caso Rapetto" scuote la rete (e non solo)
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Il "caso Rapetto" scuote la rete (e non solo)

Fanno discutere le dimissioni "forzate" dalla GdF del Colonnello "anti-poker"

29 maggio-15 giugno. Sono trascorsi quasi 20 giorni dalle dimissioni del "Mago" anti-hacker dalla Guardia di Finanza ma le polemiche sulla sua decisione di lasciare la divisa,  sembrano non placarsi. Anzi. Le dimissioni, del colonnello Umberto Rapetto, per anni comandante del Nucleo speciale  frodi telematiche e antesignano della lotta al cyber crimine, sembrano “montare” sempre di più proprio sul mezzo che il “Mago” conosce meglio: internet.

Ed infatti, proprio a Twitter e a Facebook , lo stesso comandante, aveva ufficializzato la sua decisione lo scorso 29 maggio:  "Chiedo scusa a tutti quelli che mi hanno dato fiducia - ha scritto l'ufficiale su twitter - ma qualche minuto fa sono stato costretto a dare le dimissioni dalla Gdf". E poche ore dopo su Fb ad un simpatizzante che confortandolo gli dirà “fuori dalla Finanza diventerai ricco”, Rapetto risponde:  "Grazie, ma mi accontentavo di rimanere povero al Gat piuttosto che esser rimosso e spedito a frequentare un corso al Centro alti studi Difesa dove insegno da oltre 15 anni... e grazie a tutti per la solidarietà: il momento è difficile e indesiderato..."

Il momento è sicuramente difficile per il colonnello, anche perché l’ufficiale ha dimostrano in tantissimi anni di amare davvero il proprio lavoro e di farlo con professionalità oltre che con dedizione e nel rispetto dell’Istituzione di cui faceva parte. Ma è proprio  la commissione di avanzamento della Gdf a “bocciarlo” nella promozione a generale dopo averlo valutato per tre anni, dal 2010 al 2012.

Il Comando generale, infatti, ne decide anche il trasferimento dal Nucleo, a partire da luglio, per fargli frequentare i corsi al Centro alti studi della Difesa.

Evidentemente la decisione, giusta o meno, all’ufficiale non è piaciuta.

Contro lo spostamento del colonnello insorgono parlamentari di diversi schieramenti che presentano una serie di interrogazioni in cui ne evidenziano la professionalità specifica e riconosciuta a livello internazionale come esperto di lotta al crimine informatico. Ad una di queste risponde il sottosegretario alle Infrastrutture, Guido Improta riferendo le motivazioni addotte dal Comando generale delle Fiamme Gialle.

Ma sul gesto del colonnello Umberto Rapetto, gli internauti leggono “altro”:  “..il colonnello ha fatto condannare le società di gioco d'azzardo che avevano truffato lo Stato per 98 miliardi e  400 milioni di euro e lo  Stato che cosa ha fatto? Si e' rivolto alla Corte dei Conti, che ha deciso uno "sconto" del 95% sul dovuto, ovvero solo 2,5 miliardi di euro”.

Uno scandalo, secondo gli internauti che stanno dibattendo la questione “Rapetto” su Twitter e Fb, considerando proprio le condizioni delle casse dell'Erario e soprattutto l'accanimento di Equitalia per cifre molto meno importanti. Per loro infatti, sarebbe  questa la spiegazione sulle “misteriose” dimissioni del mago degli anti-hacker.

I vertici della Guardia di Finanza, invece, hanno dato alle dimissioni un’”interpretazione” diversa. “Le operazioni del Nucleo hanno frequentemente attirato l'attenzione dell'opinione pubblica soprattutto da un punto di vista mediatico- spiegano- ma occorre evitare eccessive personalizzazioni soggettive in capo ad una medesima realtà operativa e Rapetto ha diretto il Nucleo speciale per oltre dieci anni, maturando una permanenza nell'incarico del tutto eccezionale e singolare, se confrontata rispetto a quella degli altri ufficiali del Corpo”.

Non solo,  Comando generale della Gdf sottolinea che in questo decennio dal Nucleo,  Rapetto ha svolto numero elevato di attività extraprofessionali come la partecipazione a convegni, docenze, attività pubblicistiche e soprattutto assicura che la sostituzione non costituisce una rimozione ma, al contrario, rientra nella normalità delle vicende che interessano tutti gli ufficiali della Guardia di Finanza.

Una rimozione che, rassicura la Gdf, non comporterà nessun pregiudizio alla funzionalità del Nucleo speciale frodi telematiche.

Ma internet e gli  amanti di twitter e Fb non sono facili da convincere ed è altrettanto comprensibile quanto sia difficile, per loro, dimenticare la simpatia e la professionalità del Mago della Gdf che per  10 anni ha fatto un ottimo lavoro guadagnandosi sul campo tanti riconoscimenti.

Nato ad Aqui Terme nel 1959, allievo della Nunziatella, Rapetto forma il Gat (Gruppo anticrimine telematico), che poi diventa Nucleo speciale frodi telematiche. nel 2005 dal capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, gli conferisce il riconoscimento di Ufficiale dell'ordine al merito della Repubblica Italiana. Ma il maghetto della rete che è anche un giornalista pubblicista, uno scrittore, un docente in varie università d’Italia, è noto anche  per l'anticonvenzionalità del suo approccio.

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Nadia Francalacci