Il boom del "gold to go"
Gold supermarket (Germania)
News

Il boom del "gold to go"

Sempre più italiani comprano metalli preziosi fuori dai circuiti bancari: è l'ora del bancomat dell'oro

Le elezioni in Grecia? In Italia si sono tradotte in oro. E non è un modo di dire. Mentre  nella penisola ellenica gli elettori si recavano alle urne a votare, gli italiani prendevano d’assalto i bancomat dell’oro.

Carta di credito alla mano o soldi in contanti, gli investitori del Belpaese si sono recati in massa nei due aeroporti di Milano Linate e Bergamo Orio al Serio per “saccheggiare” i distributori automatici di oro.

Baby lingotti, lingotti, monete da 22 o 24 carati e persino foglie d’acero canadese da un decimo d’oncia realizzate nel prezioso metallo.  In poche ore, gli acquisti presso le macchinette dell’oro sono raddoppiati.

Senza considerare gli acquisti da 1 grammo che più che investimenti sono regali (per il valore inferiore ai 70 euro), gli italiani hanno acquistato, in pochissime ore, centinaia di monete australiane da 170 euro l’una e di foglie di acero, simbolo del Canada, da 169 euro. Non solo. Tra gli oggetti preziosi più gettonati nel week end delle elezioni greche, anche i  lingotti e le monete da 31,10 grammi( circa 1.338 euro il pezzo), la moneta americana Eagle, da un’oncia, quotata 1.446 euro e le confezioni da 5 grammi d’oro il cui valore oscilla tra i 240 e 260 euro.  

Ma il via vai davanti agli sportelli del bancomat dell’oro è sensibilmente aumentato dopo lo spostamento dall’area cosiddetta “sterile” dei due aeroporti lombardi, dove inizialmente erano stati collocati, alla zona di libero accesso ovvero raggiungibile da tutti: passeggeri in partenza e arrivo ma anche visitatori. Ciò sta a significare che sempre più  italiani convertono il proprio denaro in oro fuori dal circuito bancario e in anonimato.

Dal 2010 ad oggi gli acquirenti del metallo prezioso, infatti, sono aumentati costantemente, con picchi vertiginosi registrati proprio durante i periodi considerati dagli investitori “a rischio”. Dunque, che cosa spaventa o ha spaventato gli italiani?

La crisi americana dello scorso agosto, l’insediamento del governo Monti e la crisi greca.

In questi periodi l’acquisto del metallo prezioso presso i distributori automatici dei due aeroporti di Milano e Bergamo è più che raddoppiato. Insomma, gli investitori  davanti ai bancomat dell’oro sembravano quasi  impazziti.

Ingegnere Patrizio Locatelli, amministratore delegato della società Se6 di Bergamo che gestisce i due  distributori all’interno degli  aeroporti  di Linate e Orio al Serio,  quali sono i comportamenti di acquisto degli investitori italiani ai bancomat dell'oro?
Sono  investitori informati  ovvero controllano le quotazioni dell'oro e  comprano sui minimi o sulle aspettative di rimbalzo.Occorre anche precisare che  spesso  sono compratori d'oro da "panico", in sostanza risentono di ciò che viene detto o percepito sui MainStreamMedia  (MSM) o  da informazioni  di regime economico-finanziario.

Il primo bancomat è stato istallato nell’estate 2010 nell’aeroporto di Bergamo, circa un anno dopo  in quello di Milano Linate,  ma quando è iniziata  la “corsa” all’acquisto dell’oro “to go”?
Dal 5 agosto 2011, quando  il debito dello Stato americano è stato declassato da AAA ad AA+. E’ da allora che è iniziata un'estrema volatilità del mercato dei metalli preziosi, in particolare dell’oro ed argento. Poi dopo un periodo di relativa calma, in cui si è  registrato comunque un aumento degli investimenti in oro presso i bancomat, abbiamo notato che i volumi di vendita dei mesi di novembre e dicembre 2011, sono stati significativamente condizionati dalla crisi greca  in particolare a seguito della notizia della chiusura degli sportelli bancari ma anche dall'euro per il pericolo default della valuta comunitaria per esborso greco. In sostanza, gli acquisti di oro si sono raddoppiati. L’ultimo  picco d'investimento nel metallo prezioso si è verificato per la crisi delle banche spagnole, in particolare per il caso Bankia e per le elezioni in Grecia. Nell'ultimo mese, infatti, sono tornate le tensioni sui mercati dovuti proprio alla situazione ellenica, alle  banche iberiche e al debito italiano con spread altissimi e quindi i volumi di acquisto, sono aumentati nuovamente in modo vertiginoso ma senza raggiungere i livelli di fine anno.

In che modo si può acquistare oro presso i bancomat e con quali modalità? E’ vero che i bancomat dell’oro sono utilizzati per “riciclare” denaro?
E’ un’affermazione assurda. Non è con i lingotti presi in aeroporto che si fa il riciclaggio. Piuttosto questo è un servizio agli investitori che non hanno più accesso all'oro per il tramite bancario.
In Italia, ci sono 28 mila compro oro e muovono mediamente 14 miliardi di euro all'anno. Di queste realtà, come sostengono le questure,  il 15 - 20% sono di emanazione criminale.  Dunque non sono i bancomat dell’oro a fare riciclaggio. Gli acquisti, presso lo sportello automatico, invece, possono essere effettuati sia in contante che con carta di credito. Utilizzando quest’ultimo metodo la  transazione  è tracciata  e non vi è limite all'acquisto in volume. Infatti, è possibile effettuare acquisti anche ripetuti e ravvicinati nel tempo  mentre ciò non è fattibile quando viene usato il denaro contante. Acquistando dell’oro con il contante  lo si fa in anonimato ma si è soggetti alle nuova normativa  prevista dal decreto Salva-Italia del 7 Dic 2011, ovvero non è possibile superare la cifra di 999 euro.

Ma la situazione economica europea non spaventa solo gli italiani ma anche i tedeschi e le casalinghe greche e turche. Mentre le massaie ricorrono all'acquisto di gioielli e oggetti preziosi, i tedeschi proprio come gli italiani hanno scoperto il "gold to go", il bancomat dell'oro. In meno di 30 giorni, in Germania, presso un solo sportello bancomat sono state acquistate monete d'oro per un valore di oltre 150 mila euro.  

I più letti

avatar-icon

Nadia Francalacci