Evasore e felice: storia di un imprenditore veneziano
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Evasore e felice: storia di un imprenditore veneziano

La "sfida" con lo Stato di un cittadino veneziano di 44 anni che è riuscito ad accumulare un patrimonio 40 milioni di euro esentasse.  Oltre il 38% dei commercianti non è in regola.

Evasore recidivo e felice. Un veneziano di 44 anni, aveva deciso che nella sua vita l’obiettivo da raggiungere era  proprio quello di  riuscire ad evadere le tasse. Lavorare sì, ma pagare quanto dovuto allo Stato neanche a parlarne. Il metodo che aveva deciso di adottare per sfidare il Fisco, dopo il fallimento alcuni anni fa dell’industria tessile di cui era il titolare e  le numerose denunce per evasione fiscale, era quello di emettere solamente fatture false.

Così fattura dopo fattura era riuscito a creare un patrimonio di oltre 40 milioni di euro con i quali conduceva una vita da nababbo: Ferrari F40 cabrio, BMW X6, Porsche Cayenne, tutte  rigorosamente a noleggio; dimore da favola all’interno di ville venete e golf club; abiti e scarpe griffate; viaggi in Messico ma solo in hotel extra lusso o in centri termali.

Ma quando l’attività professionale lo costringeva a rimanere in Veneto, non si rassegnava. Così, organizzava serate  in locali di tendenza a Venezia e Padova con accompagnatrici ovviamente molto attraenti, durante le quali consumava esclusivamente pesce, vini e champagne dai costi stellari.

La sua sfida con il Fisco però è stata fermata dalla Guardia di Finanza di Venezia che lo ha pizzicato e arrestato a bordo di un'auto sportiva con targa San Marino, al rientro di uno dei suoi tanti viaggi di relax.

Ma ad aguzzare l’ingegno per evitare di pagare allo Stato le tasse dovute, ci ha pensato anche  il titolare di un supermercato di Bergamo.

La truffa utilizzata in questo caso era davvero sofisticata. Attraverso un software istallato con la complicità del  tecnico che si occupava della revisione del registro di cassa, il commerciante “cancellava” miracolosamente tutti gli incassi battuti da una determinata ora del giorno.
Un giochetto che permetteva al supermercato bergamasco di emettere un regolare scontrino al cliente del quale però all’interno della memoria del registratore di cassa, non ne rimaneva traccia.

Dai controlli effettuati  dalla Guardia di Finanza dall’inizio dell’anno 2012, il 38% dei commercianti  è risultato irregolare. Ovvero, non emette scontrini e ricevute fiscali.  Su 20.634 controlli, 7.849 sono risultati non in regola e sono stati individuati anche 1.166 lavoratori irregolari: niente busta paga, nessun contributo versato. Non solo durante le ispezioni sono stati scoperti anche 24 datori di lavoro inesistenti per il Fisco. In sostanza, evasori totali.

Ma qual è la Regione con il numero maggiore di evasori? A sorpresa non si tratta della Lombardia o del Veneto bensì dell’Emilia Romagna. Al  Sud, invece spetta un altro primato: quello della contraffazione e lavoro nero. Campania, Sicilia e Calabria  quelle che sono risultate dai controlli meno rispettose delle regole.

“Nella lotta alla contraffazione ed alla pirateria, i piani coordinati in tutta Italia dai primi mesi di quest’anno ci hanno  consentito di mettere in sicurezza 4.169.877 “falsi” tra abbigliamento, utensili per la casa e giocattoli- spiega a Panorama.it, il tenente colonnello della Guardia di Finanza, Gianluca Campana-  che in diversi casi  si sono rivelati anche estremamente pericolosi per la salute dei consumatori”

Ma nel mirino dei finanzieri sono finiti anche i distributori di benzina e soprattutto i benzinai.

“Tre gli obiettivi che volevamo raggiungere con i controlli nelle stazioni di servizio- prosegue l’ufficiale della Finanza- il primo di riscontrare l’effettivo quantitativo dei carburanti erogati, secondo la loro qualità ed infine  la corrispondenza tra il prezzo indicato e quello effettivamente applicato”.

E anche in questo caso non sono mancate le sorprese.

Solamente nell’ultimo week end  sono stati controllati 1.300 distributori di carburante e rilevate 201 irregolarità. I finanzieri in meno di due giorni, hanno denunciato 14 gestori, sequestrato 75  tra colonnine e pistole erogatrici ed oltre 10.000 litri di carburante. Non solo. Altri 85 gestori sono stati sanzionati per violazione della disciplina sui prezzi o per la rimozione dei sigilli che assicurano la corretta taratura degli impianti e per ben 104 stazioni di servizio è stata avviata la procedura per la revisione degli erogatori. Maxi sconti nel week end? Sì, ma attenzione anche alle maxi truffe.

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Nadia Francalacci