Equitalia non paga il conto
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Equitalia non paga il conto

Tre dipendenti di Cosenza non pagano l'hotel. Si autospediranno una cartella?

Alzi la mano chi non conosce Equitalia. Rigida contro i morosi e zelante con le sue cartelle che fanno perdere il sonno agli italiani. Ma a parti invertite, se è cioè la società di riscossione che non paga, valgono le stesse regole? Evidentemente no, a sentire quello che è successo al titolare dell'Hotel Nettuno, a Brindisi, che ha atteso undici mesi prima di avere il saldo di 270 euro da parte di Equitalia Etr di Cosenza, a titolo di rimborso per il soggiorno presso lo stesso hotel di 3 dipendenti dell’agenzia. “I pagamenti riguardano le notti del 18, 19 e 20 luglio 2011 e avevamo concesso ai tre dipendenti un credito di cortesia, che solitamente non applichiamo a nessuno – racconta a Panorama.it il titolare dell'hotel che si affaccia sul porto interno di Brindisi -.  Soltanto ieri mattina, quasi undici mesi dopo, un funzionario si è presentato con una copia di un bonifico effettuato, ma restano aperte ancora alcuni aspetti della vicenda, oltre al fatto che la società non ci ha fatto una bella figura”.

Un primo sollecito viene effettuato il 14 novembre 2011. Equitalia risponde di non possedere la fattura (regolarmente inviata in precedente mail, come ci viene mostrato) e ne chiede una copia conforme. Nel frattempo, dal 1° ottobre, Equitalia Sud ha incorporato Equitalia Etr, acquisendo la competenza nelle restanti province della Puglia e in tutta la Calabria. Ne consegue che anche la documentazione contabile viene trasferita. Una seconda richiesta parte dall'hotel ai primi di gennaio 2012 verso la nuova sede di Napoli, ma non c'è nessuna risposta.

Ai primi di giugno, arriva anche la beffa. Con una mail firmata dalla Responsabile risorse umane e relazioni industriali di “Equitalia Sud spa”, si afferma che per poter eseguire il pagamento Equitalia ha bisogno dell’Iban (già inviato nei precedenti solleciti) e del Durc, ovvero il Documento unico di regolarità contributiva che attesta la regolarità di un’impresa nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali e assicurativi nei confronti di Inps, Inail e Casse Edili. “Abbiamo chiesto di formalizzare per iscritto questa richiesta, ma resta un mistero come mai ci abbiano chiesto il Durc per il pagamento di un servizio alberghiero e soprattutto undici mesi dopo – aggiunge il titolare dell'Hotel Nettuno -. Il Durc serve soltanto in casi particolari, ad esempio in bandi di gara pubblici, per il rilascio di attestazioni specifiche o per l'iscrizione all'albo dei fornitori, per attestare la regolarità dei contributi versati, non certo per il pagamento di una fattura ad un albergo”.

La vicenda va verso la naturale conclusione, anche se la cifra ancora non è materialmente arrivata all'hotel. Chissà cosa potrebbe pensare l’ente di riscossione se un privato cittadino chiamato a pagare una cartella chiedesse iban e altri documenti giusto per prendere tempo. “Anche noi dovremmo chiedere gli interessi di mora come la stessa Equitalia, nel rispetto della legge, applica ai cittadini in difetto con il fisco”, chiude sorridendo il proprietario dell'hotel. La strada per farsi pagare da Equitalia è davvero dura.

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Marino Petrelli

Ho studiato comunicazione all'Università La Sapienza a Roma e mi sono specializzato in nuovi media e tecnologie digitali. Scrivo principalmente di scienze, temi green e farmaci, ma mi occupo anche di comunicazione politico istituzionale e di organizzazione di campagne elettorali. Ho una grande passione per il basket e sono il responsabile di Supporter's Magazine, rivista ufficiale legata alla New Basket Brindisi.

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