Energia: come risparmiare 200 euro l'anno
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Energia: come risparmiare 200 euro l'anno

Una famiglia italiana spreca in ogni stanza della casa. Ecco quali sono le cattive abitudine da eliminare

Le cattive abitudini, si pagano. E anche a caro prezzo. La maggior parte delle famiglie italiane compie quotidianamente una serie di attività e gesti ‘energeticamente sbagliati’ che alla fine dell’anno incidono, non poco, sulle bollette di acqua, gas e luce.

Ciascun nucleo familiare infatti sprecherebbe mediamente circa 200 euro l’anno. Sotto accusa le modalità di cottura dei cibi e persino il caricatore del cellulare lasciato inserito nella presa.      

Ad esempio cuocere senza coperchio costa in media 5 euro l’anno in più a famiglia; lasciare scorrere l’acqua calda a vuoto mentre ci si fa la barba, ben 36 euro tra acqua e gas. Rinfrescare l’ambiente col condizionatore invece che deumidificare fa schizzare lo “spreco” fino a 85 euro.

Spegnere le luci nelle stanze anche solo un’ora al giorno, quando non necessario, consentirebbe ad un nucleo familiare di risparmiare fino a 30 euro.

Secondo Facile.it, questi sono solo alcuni dei costi legati alle cattive abitudini energetiche degli italiani.

"Lo scopo della nostra ricerca – dichiara Paolo Rohr, Responsabile Business Unit Energia di Facile.it – è quello di sensibilizzare gli italiani sull’importanza di scegliere e diventare parte attiva nella gestione dei propri costi".

"Se non si è soddisfatti del proprio operatore- continua- se ne deve cercare uno migliore fra i tanti presenti sul mercato e, se davvero si vuole risparmiare, basta prendere coscienza dei propri comportamenti sbagliati e usare il buon senso".

Ma gli italiani riescono a sprecare in ogni stanza della casa.

Esempio, in cucina, utilizzare la pentola a pressione invece di una tradizionale consentirebbe di risparmiare 8€. Poco? Certo niente a confronto dei 23 euro che si potrebbero evitare di spendere staccando il frigorifero di qualche centimetro dal muro.

Non solo. Tenere aperto o chiudere male frigo e freezer fa sprecare ogni anno 21euro; usare un piano cottura elettrico invece che uno a gas costa 19 euro in più per non parlare poi dell'asciugare i piatti con il programma della lavastoviglie invece che naturalmente:18 euro.

Anche la colazione è sotto accusa: scaldare il latte o fare il tè sul gas invece che nel microonde equivale a 16 euro in più in bolletta.

Eppure, secondo la ricerca di Facile.it, è proprio il microonde il "genio" che potrebbe far risparmiare alle famiglie: scongelando o riscaldando i cibi con questo elettrodomestico e non nel forno tradizionale, ad esempio, si arrivano a risparmiare ben 33 euro.

Ma in vetta agli sprechi e alle cattive abitudine degli italiani rimane sempre il riscaldamento. Per risparmiare fino a 120 euro l’anno bisogna evitare di tenerlo programmato a 20-21°. Ma niente paura non occorrerà patire il freddo perché sempre secondo questo studio basterà posizionare il termometro di un solo grado in meno. Se invece si va via per la settimana bianca o anche solo un week end, spegnere il riscaldamento, consentirà a ciascuna famiglia di tenersi in tasca una decina di euro. Che dire invece del condizionatore: programmandolo, specie nelle ore notturne, fa risparmiare ben 54euro.

Anche lo scaldabagno elettrico da quello a gas fa la sua differenza, in bolletta. Se optate per quello a gas, riuscirete a risparmiare fino a 176 euro ogni 365 giorni.  

“Il risparmio parte anche dai piccoli gesti- spiega Rohr- alcuni che sembrano poca cosa se presi singolarmente, sommati rappresentano quasi 150 euro di risparmio”.

Al primo posto della black list ci sono le luci di stand by di alcuni elettrodomestici:microonde, lettore DVD, computer, macchina del caffè elettrica e televisore. Solamente questi costano 56 euro in più per ciascuna famiglia.

Sotto accusa anche le luci dell’albero di Natale. Se ciascuna famiglia italiana usasse per illuminare l’albero luci a Led invece che ad incandescenza potrebbe arrivare a risparmiare, in circa 20 giorni, oltre 4 euro. Insomma, il costo di un altro panettone o di una bottiglia di spumante.

Infine nelle voci degli sprechi non poteva mancare il cellulare. Non staccare il caricatore del telefonino dalla presa una volta che il cellulare ha raggiunto la carica o non è collegato al cavo, costa in media 1,5 euro l’anno.  

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Nadia Francalacci