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Decreto sicurezza bis, cosa prevede

Migranti, Ong, sicurezza. Ecco il contenuto della norma voluta dalla Lega e da Salvini votata ieri al Senato e che è diventata Legge

Nuove regole per le Ong, più fondi per la Polizia, pene più dure per i violenti negli stadi e nei cortei. È stato approvato ieri al Senato, con 160 voti favorevoli il decreto sicurezza bis, fortemente voluto dal ministero dell’Interno Matteo Salvini. Il voto in aula, su cui il Governo ha posto la fiducia, non ha provocato scossoni alla maggioranza, come invece era stato paventato alla vigilia della votazione. I cosiddetti dissidenti del M5S si sono ridotti ad appena 5, usciti dall’aula, mentre tutto il resto del Movimento ha votato a favore. Fratelli d’Italia si è astenuta, come anche Forza Italia (abbassando così il numero di voti necessari per l’approvazione) mentre hanno votato contro il Partito Democratico e le opposizioni di sinistra (289 presenti, 238 votanti, 57 contrari e 21 astenuti).
A legge approvata il ministro Salvini ha commentato su Twitter: “Il Decreto Sicurezza, più poteri alle Forze dell’Ordine, più controlli ai confini, più uomini per arrestare mafiosi e camorristi, è Legge. Ringrazio voi, gli italiani e la Beata Vergine Maria”.
Ecco cosa cambierà non appena il presidente della Repubblica Sergio Mattarella promulgherà la nuova legge.

ONG E MIGRANTI

Il ministro dell’Interno - di concerto con quelli della Difesa e delle Infrastrutture e informato il presidente del Consiglio - se ritiene vi siano motivi di sicurezza o di ordine pubblico, potrà vietare l’ingresso, il transito e la sosta di navi che trasportino migranti. Per le navi che violeranno i divieti, per esempio quelle delle organizzazioni non governative impegnate nel soccorso di migranti nl Mediterraneo, è prevista una multa da 150mila a un milione di euro e confisca, preceduta da sequestro immediato dell’imbarcazione. Per i comandanti che forzeranno il blocco, come è accaduto con Carola Rackete, potrà scattare l’arresto in flagranza. È previsto lo stanziamento di 500 mila euro per il 2019, un milione di euro per il 2020 e un milione e mezzo per il 2021 per il contrasto al reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e per gli accordi per i rimpatri di clandestini nei paese extra Ue.

FORZE DI POLIZIA E GIUSTIZIA

Previste più risorse per Forze di polizia, Forze armate e Vigili del Fuoco e personale del ministero dell’Interno. Inasprite anche le pene per chi compie una serie di reati come la violenza o minaccia a un pubblico ufficiale o la resistenza a un pubblico ufficiale. In arrivo aumenti per gli straordinari delle forze dell’ordine e per i vigili del fuoco. Nuovi fondi anche per operazioni di polizia sotto copertura. Il ministero di Giustizia può assumere 800 unità per smaltire gli arretrati dei procedimenti di esecuzione pena.

STADI E MANIFESTAZIONI

Giro di vite nei confronti di chi provoca disordini in occasione di eventi sportivi o manifestazioni. Pene più severe per chi, nelle manifestazioni, indossa caschi o usi altri mezzi per celare il viso e rendere difficile l’identificazione. Prevista la reclusione da 1 a 4 anni per chiunque, nel corso delle stesse manifestazioni, lancia o utilizza illegittimamente razzi, petardi, fumogeni, ovvero oggetti contundenti o, comunque, atti a offendere, creando un concreto pericolo per l’incolumità delle persone. Guai anche per i black block: aumentano le pene per i reati di interruzione di pubblico servizio e di devastazione e saccheggio. Pene più dure per i bagarini, anche on line. Daspo più duro per gli ultras recidivi e maggiori tutele per gli arbitri, anche e soprattutto nelle partite delle categorie minori.

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Giorgio Sturlese Tosi

Giornalista. Fiorentino trapiantato a Milano, studi in Giurisprudenza, ex  poliziotto, ex pugile dilettante. Ho collaborato con varie testate (Panorama,  Mediaset, L'Espresso, QN) e scritto due libri per la Rizzoli ("Una vita da  infiltrato" e "In difesa della giustizia", con Piero Luigi Vigna). Nel 2006 mi  hanno assegnato il Premio cronista dell'anno.

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