Crollo della scuola di Ostuni: 8 cose da sapere
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Crollo della scuola di Ostuni: 8 cose da sapere

Appalti, finanziamenti e crolli: tutti i numeri di un disastro che poteva trasformarsi in tragedia

Non è suonata stamani la consueta campanella alla scuola elementare "Enrico Pessina" di Ostuni, in provincia di Brindisi, l'istituto in cui ieri si è verificato il crollo di un pezzo di intonaco dal soffitto che ha ferito due bambini e una maestra caduta fratturandosi una gamba mentre prestava soccorso ai piccoli.

Intanto, oggi, il ministro Stefania Giannini ha dichiarato: "Per quel che riguarda Ostuni, ci siamo attivati immediatamente perché è nostro compito essere al fianco di bambini, genitori, insegnanti, dirigenti, ma bisogna anche ricordare che non ci troviamo di fronte ad un caso di mancati lavori o di trascuratezza”. Poi precisa: "Se si sommano tutti gli interventi previsti si arriva esattamente alla cifra di 3,7 miliardi. Quanto alla denuncia della scomparsa di 489 milioni di fondi dall' ultima manovra, voglio pensare che non ci sia stata malafede ma semplicemente una cattiva interpretazione delle bozze del Def".

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1 - Il crollo

Si è verificato il distacco di 5 metri quadrati di intonaco, per uno spessore di 3 cm collassato all'improvviso. Si tratta di un peso significativo, venuto giù in maniera uniforme. Lo ha reso noto il comandante dei vigili del fuoco di Brindisi, Michele Angiuli.

2 - Gli studenti

Sono 687 gli scolari che frequentavano la scuola e che adesso sono rimasti a casa dopo che è stato disposto il sequestro dell'intero edificio: 462 delle elementari e 225 della scuola primaria.

3 - L'appalto milionario

Il valore dell’appalto per la ristrutturazione dell’edificio ammontava a 1,4 milioni di euro. La struttura scolastica era stata chiusa nel 2010 e riaperta dopo quasi cinque anni, lo scorso gennaio dopo la fine delle vacanze natalizie.

5 - I lavori

Con 1,4 milioni di euro sono stati effettuati i rifacimenti dei solai al piano superiore e gli intonaci al piano terra, dove c'è l'aula in cui si è verificato il crollo. Lo ha confermato anche il sindaco di Ostuni, Gianfranco Coppola

6 - Le aziende responsabili

È la Palmiro Brocca di Lecce, l’azienda responsabile dei lavori di consolidamento della struttura che però nega la responsabilità sugli intonaci. La Messapica Intonaci, invece, ha compiuto l'ultima parte degli interventi.

7 - Il finanziamento europeo

La scuola di Ostuni è stata oggetto di un finanziamento nel dicembre 2013, grazie ai fondi strutturali europei PON per opere di efficientamento energetico" ha spiegato Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di Missione per il coordinamento e l'impulso degli interventi di edilizia scolastica di Palazzo Chigi. "Grave, però, che non si sia proceduto ad una verifica globale dell'edificio prima di riavviare la didattica al suo interno”.

8 - Ristrutturate tutte le scuole di Ostuni

"Dal 2006 al 2014 abbiamo speso più di 10 milioni a Ostuni per ristrutturare tre scuole elementari e due medie. Abbiamo investito in sicurezza: se i lavori non sono stati eseguiti a dovere, lo appurerà la procura". A parlare è Domenico Tanzarella, l'ex sindaco della cittadina brindisina al vertice di una coalizione di centrosinistra.

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Nadia Francalacci