Con la crisi crescono furti, rapine e contrabbando
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Con la crisi crescono furti, rapine e contrabbando

I dati del Viminale del 2012 mostrano un aumento vertiginoso del reato così come per le truffe e frodi telematiche.

Sarà colpa della crisi, o una moda passeggera. Ma nel mondo del crimine qualcosa è cambiato.

In Italia è ritornato “di moda” il contrabbando: sigarette, oro e pietre preziose. Secondo i dati diramati dal Viminale, nei primi sei mesi del 2012, il reato di contrabbando è aumentato del 28,9%.  In vetta alla classifica della merce importata o esportata illegalmente in Italia ci sono le sigarette sia quelle autentiche che quelle contraffatte prodotte in Cina, ma anche oggetti preziosi come lingotti d’oro, pietre e gioielli.

Nella tabella dei delitti commessi al 30 giugno dello scorso anno, spiccano in “rosso” anche le truffe e frodi informatiche, furti, rapine, ricettazione e persino gli incendi, quest’ultimi con un balzo stimato del 21,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

I reati “via web” sono passati da 52.102 a 55.919. Nei primi sei mesi del 2012 sono stati commessi 3.817 casi di frodi e truffe telematiche in più rispetto a quelle commesse l’anno precedente con un aumento del 7,3%. Tra i reati più frequenti la clonazione di carte di credito e bancomat Complice la crisi economica è stato registrato anche un aumento delle rapine e dei furti, in particolare quelli in abitazione.  

719.748 il totale dei furti commessi solo nei primi mesi dell’anno, di cui oltre 102 mila all’interno di abitazioni (+17,3%). Sono aumentati del 10,1% anche i furti con destrezza e del 6,2% gli scippi. Controtendenza, invece, furti di autovetture che sembrano essere diminuiti del 2%.

Dati e percentuali contrastanti anche nelle rapine. Mentre sono aumentate vertiginosamente solo nei primi sei mesi del 2012, le rapine nelle abitazioni (+25,8%) sono calate con altrettanta velocità le rapine presso gli istituti di credito. I “colpi in banca” dal 1 gennaio al 30 giugno 2012 sono diminuiti del 22,1%. Stessa cosa è avvenuta per gli uffici postali che hanno registrato un -3,4%.

Un altro dato evidenziato dal Viminale in “rosso” è quello che riguarda il reato di ricettazione. In pochi mesi sono stati scoperti dalle Forze dell’ordine 456 casi di ricettazione in più rispetto a quelli commessi nello stesso periodo del 2011. Un dato che ha fatto registrare un aumento del reato pari al 3,9%.

Ma l’analisi parziale effettuata dal Ministero sui dati del primo semestre del 2012 risulterebbe, se pur in modo minimo, positiva: i reati sono diminuiti dell’0,01% .

In diminuzione, oltre alle rapine in banca e agli uffici postali, anche le violenze sessuali (-4,7%) e i reati di danneggiamento (- 9,3%). Persino il dato sugli stupefacenti è di segno negativo: rispetto al 2011, è stato registrato  un calo del 2,4% dei reati.

La cosa che forse però dovrebbe far più riflettere è che sempre più spesso dalle pagine dei giornali scopriamo che esiste una nuova tipologia del criminale. Soprattutti i furti nei negozi o nei supermercati sono messi in atto da insospettabili, incensurati, pensionati, insomma, gente onesta che solo la disperazione e la povertà ha saputo trasformare in ladri della prima ora.

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Nadia Francalacci