Concordia: a Genova pronta la task force anti-sciacalli
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Concordia: a Genova pronta la task force anti-sciacalli

Pronte pattuglie per evitare saccheggi dal relitto arrivato nel porto ligure. E c'è chi per 5 euro si è assicurato lo "spettacolo" dell'ingresso nel porto

Qualcuno ci aveva provato fin da subito, quando la Costa Concordia era ancora mezza adagiata davanti all'isola del Giglio, sotto gli occhi di qualche turista e molti operatori, tra subacquei, carabinieri, uomini della Protezione civile e della Capitaneria di porto. Ma qualcuno, forse molti, ci proverà soprattutto adesso, che il relitto della ex dream boat è arrivato nel porto di Genova. Quel che resta della Concordia, infatti, fa gola a tanti, pronti a sottrarne pezzi di più o meno valore: chi per rivenderli in qualche mercato "parallelo" e illegale, a caro prezzo; chi anche solo per tenersi un ricordo, come fosse un souvenir

Sono in tanti, insomma, pronti ad accaparrarsi parti della nave e lo sanno bene a Genova, tanto che da giorni si seguono riunioni tecniche di coordinamento tra le diverse forze messe in campo: carabinieri, polizia, Capitaneria di Porto e Prefettura si sono consultati per mettere a punto una vera e propria task force anti-sciacalli. L'ultimo briefing in ordine di tempo questa mattina, coordinato dal Questore di Genova, Vincenzo Montemagno. A lui il compito di decidere quali e quante pattuglie dovranno vigilare sulla sicurezza del relitto, per evitare furti, saccheggi e atti di sciacallaggio veri e propri. 

E' immaginabile, infatti, che qualcuno provi a infiltrarsi tra le decine e decine di persone che lavoreranno allo smantellamento della nave . Del resto è accaduto anche in precedenti occasioni, dal terremoto in Abruzzo alla stessa Concordia, finita all'asta suo malgrado (e soprattutto in modo illegale). E' il caso della tentata "vendita" dell'intero relitto sul sito più noto di vendite all'asta, eBay, dove un cittadino australiano cercò appunto di vendere la nave: in quel caso l'annuncio, accompagnato da una foto della Concordia naufragata al Giglio, descriveva una "barca usata" con non ben precisate riparazioni da fare. La cifra raggiunta nell'asta, alla quale risposero circa 70 potenziali acquirenti, arrivò ad un migliaio di dollari, prima che l'annuncio fosse rimosso e Costa Concordia precisasse: "Non ci saranno souvenir, non ci sono parti della nave in vendita".

I componenti della Concordia non saranno "buttati", ma riciclati, ove possibile, per essere impiegati in altro modo, soprattutto le parti in lamiera. Quanto al resto, sarà smaltito secondo le norme vigenti e nel rispetto delle 33 vittime del naufragio. 

La task force servirà comunque ad evitare che ci siano rallentamenti nei lavori dovuti ai previsti (e numerosi) curiosi. In molti si sono già prenotati un "posto in prima fila", per assistere all'ingresso del relitto in porto, previsto forse per sabato pomeriggio, in anticipo sulla tabella di marcia. D'altro canto per poter vedere la Concordia prima dello smantellamento non serviranno cifre astronomiche: per 5 euro si potrà accedere alla Lanterna, simbolo del porto di Genova, a gruppi di 30-35 persone alla volta e si potrà osservare il passaggio del relitto. Il tempo a disposizione sarà però contingentato: al massimo 20 minuti per gruppo, che dunque pagherà 1 euro ogni 4 minuti di "spettacolo". Un prezzo abbordabile, soprattutto se paragonato a quello di chi ha approfittato dell'evento per affittare appartamenti vista porto.

L'idea di sfruttare la Lanterna per questo è stata dei Giovani Urbanisti, che però hanno sottolineato che si tratterà di "un'occasione anche per vedere la torre cinquecentesca che orienta le navi al porto di Genova col suo enorme faro, il più antico e il più grande ancora in funzione in Italia". C'è da immaginare che le liste d'attesa per questo fine settimana, però, siano nettamente superiori a quelle della media dei week end del resto dell'anno. 

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Eleonora Lorusso