Conclave, Atto 1° - Giuramento e sorteggio stanze
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Conclave, Atto 1° - Giuramento e sorteggio stanze

Cominciano oggi con le Congregazioni Generali i preparativi del Conclave. Le frasi, i riti, la preparazione. Ecco cosa succede nelle stanze Vaticane - le dimissioni del Papa - i cardinali più "papabili" -

Arrivano alla spicciolata i cardinali a Roma. Soprattutto quelli stranieri sembrano non aver avuto fretta di precipitarsi nella Città Eterna dopo l’annuncio delle dimissioni di Benedetto XVI, l’11 febbraio scorso. E’ un messaggio inequivocabile, notano in Curia: prendere le distanze dai giochi e dagli intrighi del palazzo apostolico. I cardinali che sono in prima linea di fronte alle sfide della Chiesa nel mondo fanno sentire la loro distanza e il loro disappunto per le notizie sui veleni, le divisioni e le lotte di potere tutte romane e soprattutto italiane.

I contatti sono già iniziati. I 115 elettori attesi a Roma (uno, indonesiano, è ammalato, l’altro, lo scozzese Keith O’Brien, ha rinunciato) sono divisi a metà: una cinquantina hanno già partecipato allo scorso conclave che ha eletto Benedetto XVI, gli altri sono “neofiti”. Ma contrariamente a quanto si afferma, molti si conoscono tra loro per aver lavorato insieme tante volte nei Sinodi e nelle congregazioni. Alcuni erano fianco a fianco fino a poche settimane fa, nel corso del Sinodo sulla nuova evangelizzazione che si è svolto nel mese di ottobre.

Alle 9.30 di oggi si aprono le congregazioni generali, le “consultazioni” dei cardinali: discussioni a 360 gradi sul presente e sul futuro della Chiesa, dove ciascuno dei 207 membri del collegio cardinalizio (117 votanti e 90 non votanti) potrà dire la sua sulle priorità della comunità cristiana oggi. E in cima alle preoccupazioni della maggioranza non c’è Vatileaks e neppure il governo della Curia. Piuttosto l’indifferenza religiosa, la concorrenza delle nuove “Chiese”, la persecuzione dei cristiani in alcuni Paesi. Il mondo è molto più grande dei 44 ettari della Città del Vaticano e la vera domanda a cui è urgente rispondere è :”Come dire il Vangelo all’uomo di oggi, nei diversi Paesi e nei diversi continenti”, sintetizza un porporato italiano.

I lavori delle congregazioni generali sono guidati dal decano del collegio cardinalizio, Angelo Sodano, assistito dal vice decano Roger Etchegaray e dal segretario del collegio cardinalizio, Lorenzo Baldisseri. A fianco c’è anche il camerlengo, Tarcisio Bertone e il vice camerlengo, monsignor Pier Luigi Celata. I cardinali hanno sfilato sotto le telecamere di tutto il mondo, assiepate all’ingresso dell’Aula Nervi. Quindi sono saliti al piano superiore e hanno preso posto nell’Aula nuova del Sinodo, una grande emiciclo utilizzato abitualmente per le riunioni di vescovi e cardinali. Alcuni sacerdoti della segreteria di Stato garantiscono la traduzione simultanea.

La mattina è trascorsa praticamente tutta con il giuramento del cardinali. Il decano, Angelo Sodano, ha letto questa formula: «Noi Cardinali di Santa Romana Chiesa, dell'Ordine dei Vescovi, dei Presbiteri e dei Diaconi, promettiamo, ci obblighiamo e giuriamo, tutti e singoli, di osservare esattamente e fedelmente tutte le norme, contenute nella Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, e di mantenere scrupolosamente il segreto su tutto ciò che in qualsiasi modo abbia attinenza con l'elezione del Romano Pontefice, o che per sua natura, durante la vacanza della Sede Apostolica, postuli il medesimo segreto».

Quindi ciascun cardinale mettendo la mano sul Vangelo ha ripetuto la formula: “Ed io cardinale n. prometto, mi obbligo e giuro. Così Dio mi aiuti e questi Santi Evangeli, che tocco con la mia mano”.

Nel pomeriggio, a partire dalle 17, si tiene la seconda congregazione generale, dedicata, per lo più all’espletamento di questioni organizzative: la sistemazione della Domus Sanctae  Marthae dove alloggeranno gli elettori e la scelta dei due ecclesiastici cui affidare due meditazioni da pronunciare di fronte ai cardinali elettori prima  dell’inizio del conclave. Per stabilire la data di inizio del conclave si aspetterà ancora qualche giorno, affinché cresca il numero dei cardinali elettori in arrivo a Roma. Ma la più probabile resta l’11 marzo. Presto si procederà all’assegnazione delle stanze nella Domus Sanctae Marthae. Il metodo previsto è quello del sorteggio poiché non tutte le stanze sono uguali, vi sono infatti un centinaio di suites e altre stanze più piccole. Infine la congregazione procederà all’annullo dell’anello del pescatore e del sigillo di Benedetto XVI.

Completati questi obblighi previsti dalla costituzione apostolica “Universi Dominici Gregis”, scritta da Giovanni Paolo II e modificata da Benedetto XVI, i cardinali potranno finalmente dedicarsi alla discussione sul futuro della Chiesa e sull’identikit del nuovo papa.

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Ignazio Ingrao

Giornalista e vaticanista di Panorama, sono stato caporedattore dell’agenzia stampa Sir e diretto il bimestrale Coscienza. Sono conduttore e autore della trasmissione A Sua Immagine su RaiUno

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