Caso Aldrovandi - il Coisp: 'Solo tante falsità sui giornali'
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Caso Aldrovandi - il Coisp: 'Solo tante falsità sui giornali'

Il sindacato della Polizia di Stato si difende e spiega che la manifestazione è stata strumentalizzata, ma la polemica resta

“Non contestiamo la sentenza o la pena inflitta ai nostri poliziotti ma solamente il trattamento che è stato e che continua ad essere riservato loro in carcere”. Franco Maccari,Segretario generale del Coisp, il sindacato della Polizia di Stato, vuole porre fine alla scia di polemiche sul caso Aldrovandi che si sono create dopo la manifestazione nella piazza davanti al Comune di Ferrara, proprio sotto l'ufficio dove lavora la madre del giovane che è subito scesa in strada con una foto del ragazzo.

“Non volevamo offendere oppure oltraggiare né la madre e né la memoria di Federico Aldrovandi - continua Maccari – sono stati i giornali a stravolgere il senso della nostra presenza in piazza, una presenza pacifica e silenziosa senza megafoni o volantini”

Il Coisp non accetta che un’azione svolta per tutelare il trattamento carcerario di quattro agenti venga strumentalizzata per offendere la categoria e peggio ancora per umiliare la madre di Federico Aldrovandi.

“Sui giornali sono uscite moltissime notizie non vere - prosegue Maccari – come ad esempio che abbiamo litigato con il sindaco e che lo abbiamo insultato. E ancora, che avremmo voltato le spalle alla madre di Federico quando lei è scesa dall’ufficio del comune presso il quale lavora. Non è andata così. Noi avevamo chiesto al comune un regolare permesso per manifestare in una delle tante piazza di Ferrara e il primo cittadino ci ha dato l’autorizzazione a farla in quella piazza. Poi quando è sceso non si è messo a litigare con noi ma ci ha chiesto di allontanarci senza spiegarci della presenza della signora Aldrovandi e motivando il suo gesto con “è una sede inopportuna”. Il litigio del primo cittadino è avvenuto con un parlamentare che era in piazza per manifestarci la sua solidarietà ma non con noi poliziotti”

Per Maccari il Coisp sarebbe stato addiruttura vittima di una “allucinante strumentalizzazione” mediatica.

“Sono state dette una serie di falsità anche sul nostro atteggiamento nei confronti della mamma di Federico - continua- perché quando lei è scesa in piazza con la fotografie del figlio, noi eravamo sorpresi di vederla e per rispetto nei suoi confronti abbiamo immediatamente piegato l’unico striscione che avevamo portato con noi. Non abbiamo voltato le spalle a nessuno e meno che mai alla Moretti Aldrovandi. Quel gesto, che è stato strumentalizzato, in realtà è stato solo una forma di rispetto”.

“La mamma di Federico Aldrovandi può e deve dire ciò che vuole e noi la capiamo e le siamo vicini ma quello che deve essere chiaro anche a lei così come all’opinione pubblica è che noi non stavamo contestando la sentenza, la pena inflitta a poliziotti che possono aver sbagliato ma per il trattamento riservato a loro. I quattro poliziotti devono scontare una pena inferiore ad un anno e per tali pene è previsto, per legge dal 1975  l’affidamento ai servizi sociali- continua Franco Maccari – e adesso con il decreto “svuota carceri” questo “provvedimento” viene ribadito. Ed invece, i poliziotti sono dentro, in carcere, quando non dovrebbero esserci. Loro, infatti, sono il primo caso della storia dal 1975 ad oggi”.

Poi Maccari conclude: “Con la nostra manifestazione, così come con il convegno, noi volevamo solo rendere pubblica questa violazione di legge. Nient’altro. Nessuna polemica sulla loro pena, ribadisco, e meno che mai sulla sentenza”.

Ma la madre di Federico non accetta chiarimenti e su Feceboook scrive: "Respingo fermamente la solidarietà ipocrita di Maccari che continua ad insultarmi. Maccari sa benissimo che da un mese un furgone del Coisp con manifesti e bandiere gira tutta la città di Ferrara per poi stazionare di fronte al comune di Ferrara con gli stessi slogan di ieri''.

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Nadia Francalacci