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ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
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Caso Bozzoli: 7 giorni dopo l'imprenditore scompare un operaio

Si infittisce il mistero nel bresciano, con un dipendente della fonderia svanito a sua volta nel nulla esattamente una settimana dopo

Potrebbe essere la trama di un giallo di Gianni Simoni, con l'ex-giudice Petri e il commissario Miceli a indagare nelle zone del bresciano, ma invece è tutto vero: dopo la scomparsa di Mario Bozzoli, l'imprenditore 50enne sparito nel nulla lo scorso 8 ottobre, è stata denunciata a una settimana esatta di distanza anche quella di uno dei tre operai presenti nella fonderia l'ultima volta che il loro datore di lavoro è stato visto in pubblico.

La vicenda aggiunge quindi mistero a mistero, con le ricerche del dipendente che sono attualmente in corso nei pressi del passo Crocedomini, che collega Valsabbia, Valtrompia e Val Camonica, ovvero la zona in cui nelle ultime ore è stata agganciata la cella telefonica del cellulare dell'uomo.

Scomparso nel nulla
In precedenza la Prefettura aveva deciso di sospendere le ricerche di Mario Bozzoli, sulla cui vicenda la Procura di Brescia ha aperto un'inchiesta per sequestro di persona. Al momento gli unici elementi noti consistono nell'ultima telefonata alla moglie ("Sono in ritardo, ma parto e fra poco sono a casa") da parte dell'imprenditore, che è però poi scomparso nel nulla nel breve tratto tra il proprio ufficio e lo spogliatoio in cui si sarebbe dovuto cambiare prima di salire in auto, rimasta alla fabbrica.

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Redazione