Bambini maltrattati all'asilo, una lunga, vergognosa scia di violenza
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Bambini maltrattati all'asilo, una lunga, vergognosa scia di violenza

Botte, insulti e vessazioni psicologiche. Quando gli educatori riversano frustrazioni e rabbia sui bambini. I casi più eclatanti

Orrore, ribrezzo e vergogna. Si spezza il cuore ogni volta nel vedere le terribili sequenze dei video registrati dai carabinieri all'interno delle aule e dei refettori. Gli insegnanti delle scuole materne o degli asili nido in alcuni casi sembrano non avere più coscienza che quegli esseri fragili e indifesi sono bambini e non sacchi di immondizia. Eppure, nonostante le denunce che si susseguono e le immagini shock che ogni volta vengono registrate dalle telecamere, il fenomeno sembra non arrestarsi. Anzi, la cronaca sembra immortalare sempre con una maggiore ed impressionante frequenza casi di inspiegabile ed ingiustificabile violenza.

Sono decine e decine i casi di maltrattamenti registreati negli ultimi anni in tutta Italia. Solo dall'inizio del 2016 sono cinque i casi accertati dai carabinieri. Questa mattina, l'ultimo inquietante episodio presso un asilo di Milano, nel quartiere Bicocca.

Nelle pagine seguenti, i principali casi di maltrattamenti all'asilo, scoperti negli ultimi anni in Italia.       

Al freddo per punizione

1 febbraio 2016: Le indagini sono partite dopo le segnalazioni di alcuni genitori preoccupati per lo stato d'animo dei propri figli, terrorizzati all'idea di andare a scuola. È così emerso che l'insegnante sottoponeva gli alunni a violenze fisiche come schiaffi, percosse, spintoni e minacce.
Una insegnante di 58 anni era arrivata persino a punire una bimba lasciandola all’aria aperta in pieno inverno a 700 metri d’altitudine. Gli alunni dell’asilo, terrorizzati dalla loro maestra non volevano più andare a scuola. È successo a Pavullo nel Frignano, comune montano in provincia di Modena.

Violenza inaudita in un asilo di Pisa

4 febbraio 2016: “Rincoglionito, oggi ti faccio del male, sciocco stai zitto, ti metto fuori al freddo, sei duro come il muro, a te oggi niente frutto, levati di torno, boia! Vai a piangere in bagno con te non ci parlo”.

Sono queste le frasi che un’educatrice scolastica rivolgeva ad alcuni bambini tra un o e tre anni di un asilo nido in provincia di Pisa. Ma non solo insulti e urli, anche le botte.  Una maestra di 58 anni è stata accusata di maltrattamenti nei confronti di bambini da 1 a tre anni ed è finita ai domiciliari. I magistrati: "Drammatiche le sequenze delle violenze e delle minacce ai bambini".

Orrore a Bisceglie

5 aprile 2016. Violenze sui bambini in un asilo di Bisceglie, in provincia di Bari. La maestra è stata incastrata dalle telecamere nascoste. Botte e offese se i bambini non obbedivano o non mangiavano.

Obbligati a mangiare in un asilo vicino San Pietro a Roma

20 aprile 2016. Schiaffi, scossoni e grida contro bimbi di età compresa tra i 12 e i 24 mesi, che venivano maltrattati e obbligati a mangiare. Con questa accusa una educatrice che lavorava presso “Il Nido del Parco”, un asilo nido comunale di Roma, è stata messa agli arresti domiciliari dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma San Pietro, mentre altre due maestre sono state sospese dall’incarico per maltrattamenti aggravati.

Bambini trascinati per i capelli

Aprile 2010, asilo di Militello in val di Catania: i carabinieri arrestano una maestra di asilo. Secondo l'accusa la donna prendeva a schiaffi e spintonava a i suoi alunni, che a volte trascinava tirandoli per i capelli, senza nessun apparente motivo scatenante

Costretti nelle stanze al buio

Bolzano, luglio 2010: Alcuni bambini, quando non prendevano sonno, venivano rinchiusi in una stanza al buio o obbligati a stare fermi su dei lettini con una copertina tirata sino sopra i capelli. In altri casi alcuni bambini sarebbero stati costretti a rimanere per ore su una sedia con il viso rivolto contro un muro.Ad altri ancora le operatrici avrebbero tirato le orecchie con continue minacce di castighi più pesanti.

A Pinerolo sequestrato un asilo

Pinerolo, 11 novembre 2010, sequestrato l'asilo nido "Il Paese delle Meraviglie": tre educatrici vengono denunciate con l'accusa di maltrattamenti nei confronti dei piccoli di età compresa tra i pochi mesi e i 3 anni. Le denunce scattano in seguito alle segnalazioni delle famiglie di alcuni bambini

Suore condannate

Febbraio 2010, Feltre, violenze all'asilo Sanguinazzi: Due suore sono state assolte in primo grado e condannate in appello a sei mesi per abuso di mezzi di correzione. La Cassazione, però, ha evidenziato come il comportamento delle due suore nei confronti dei piccoli alunni sia da considerarsi vero e proprio maltrattamento, così l'appello verrà ripetuto con capi di imputazione più pesanti.

Scrive la Cassazione: "La disciplina imposta ai bambini nell'ambito scolastico era frutto di dette punizioni corporali, esibite innanzi a tutto il complesso dei bambini, in modo che nella comunità si era ingenerata, per induzione o meglio per paura, la convinzione della necessità dell'ubbidienza e dell'adeguamento ai precetti imposti dalle imputate". "In tutte le relazioni, non solo quelle familiari, ma anche quelle scolastiche o ricreative, nel cui ambito si sviluppa la personalità dell'individuo e dove costui raggiunge completezza e maturità, deve ritenersi bandita ogni forma di violenza, quale legittimo strumento al quale fare ricorso a fini educativi".

Con la testa nel water

Gennaio 2011, Conselice all'asilo Mazzanti : "bambini messi con la testa nel water, chiusi in uno sgabuzzino, e poi botte e insulti anche a sfondo razzista. Agli arresti domiciliari due maestre, ovvero la ex coordinatrice dell’asilo, una 48enne e una ex educatrice, di 41 anni. Una terza maestra indagata a piede libero. Dalle telecamere, anche di insulti, pure con connotazioni xenofobe, nei confronti di immigrati, di nomignoli affibiati ai bambini a seconda di loro caratteristiche. Insulti erano frequenti anche nei confronti dei genitori.

Orrore a Bologna

Febbraio 2011, Bologna, asilo Manzini:due maestre della materna comunale raggiunte da avvisi di fine indagine per abuso di mezzi di correzione e disciplina per una serie di episodi subiti da almeno tre bambini, presi a calci, schiaffi e strattonati e legati alla sedia con lo scotch.

Da Bologna alla Puglia

Bari, novembre 2010 asilo di Modugno: Una bambina ha riferito alla madre che la maestra le tirava i capelli e che poi ha urlato nel sonno e ha fatto la pipì nel letto. La nonna di un bimbo di tre anni conferma che il nipote ha riportato un livido all'occhio forse per l'anello che portava una delle maestre. All'asilo avevano detto che era caduto.

Picchiava i bambini e poi gli somministrava i fiori di Bach

Dicembre 2010, Rimini, scuola materna XX Settembre: Una maestra 60enne è stata condannata a 3 anni di reclusione per maltrattamenti e abuso di mezzi di correzione ai danni dei bambini che frequentavano la scuola materna "XX Settembre".

La donna, dopo essersi avvalsa della facoltà di non rispondere durante la sentenza di primo grado, ha chiesto di essere interrogata dal giudice per spiegare in cosa consistevano i suoi metodi. Dal 2001 al 2006 la maestra picchiava i bambini per poi rabbonirli curandoli coi fiori di Bach

Chiusi in bagno per ore

Novembre 2010, Loano, Asilo Stella Grossi: Chiudevano i bambini in bagno per punizione, li strattonavano, li imboccavano con la forza, li infilavano con la forza nei seggioloni e li obbligavano a sedersi per terra. Il tutto accompagnato da urla isteriche.

Le due maestre dell’asilo Stella di Loano sono state condannate a 3 anni e 4 mesi di reclusione per i maltrattamenti a una decina di piccini al di sotto dei 3 anni. Federica Puzo (licenziata dopo le denunce) e Irvana Cadeddu facevano parte della cooperativa “Il Quadrifoglio” che in seguito alle indagini sulle due socie-maestre perse poi l’appalto per la gestione dell’asilo nido «Simone Stella -Leone Grossi».

Bambini senza cibo. Lo rubava la maestra

Novembre 2010, scuola materna di Fasano (Brindisi). Lesioni personali, maltrattamenti a minori, furto aggravato: sono queste le ipotesi di reato contestate all’insegnante. Accuse pesanti come un macigno. Tra le ipotesi di reato contestate alla donna anche il furto aggravato, in quanto le indagini, ma soprattutto le immagini registrate dalle telecamere installate in aula dai Carabinieri su disposizione della Procura, avrebbero permesso di appurare anche le continue sottrazioni di cibo che l’insegnante compiva in danno dei bambini. Quindi non solo metodi educativi per niente consoni, ma anche furti di merendine. Una insegnante, quindi, manesca ed anche ladra. 

Bimbi al buio e calpestati

Giugno 2010, Roma asilo Mameli: Condannata a due mesi per abuso di mezzi di correzione l'insegnante sessantenne Giulia Nicastro.Le accuse: Bimbi al buio e calpestati. A chi non voleva mangiare gettava cucchiaiate di cibo in faccia. E a chi non finiva presto la pappa, sottraevail pasto mangiandoselo.Gli inquirenti hanno accertato che la donna metteva in atto anche comportamenti esibizionistici e del tutto bizzarri.

Spesso ballava con le scarpe sul tavolo destinato alla consumazione dei pasti per i bambini o si poneva verso i piccoli con atteggiamenti provocanti ed allusivi.

La maestra, stando al capo di imputazione, avrebbe «instaurato un clima di disagio e paura nei confronti dei bambini» ponendo in essere «condotte invadenti l'intimità dei piccoli» o atteggiamenti aggressivi. Spesso urlava creando nell'aula un clima di costante paura e soggezione, non solo psicologica, nei confronti dei giovanissimi alunni.Per terrorizzarli, convinta che la "luce eccitasse i bambini", spegneva le lampade dell'aula producendo poi anche dei rumori molesti per far accrescere ulteriormente la paura tra i bambini.

Violenza al nido di via Cisalpina a Milano

Settembre 2009, asilo di via Cisalpina a Milano: Due anni e sei mesi alle educatrici, della cooperativa Nuova Assistenza per maltrattamenti di dieci bambini fra i 18 mesi e i 2 anni nell' asilo nido di via Cisalpina, consistiti per il pm Marco Ghezzi in sculacciate, parolacce, chiusure in uno sgabuzzino, forzature a mangiare.

Le due donne, una psicologa e l' altra diplomata in scienze dell' educazione, hanno respinto ogni accusa, ma ad accusarle sono stati, più ancora delle parole di una donna delle pulizie, i due episodi che questa signora (alla cui sensibilità il pm ha voluto dare pubblicamente atto) aveva filmato con il proprio telefonino: bimbi chiusi in sgabuzzino, e maniere brusche nel far mangiare i piccoli.

Punito dai compagni

Giugno 2010, asilo nido di Ferrara: Un bambino di sei anni sarebbe stato costretto a subire punizioni dai suoi compagni di un asilo pubblico in provincia di Ferrara, su decisione della maestra che poi lo avrebbe denudato lasciandolo al centro della classe.

 Il bambino pare fosse particolarmente irrequieto e il 5 marzo 2010 i genitori sono stati convocati d'urgenza dall'asilo per parlare del figlio. Avrebbero ricevuto un documento che attestava l'"estrema difficoltà" del piccolo "a gestire i suoi stati emotivi", con comportamenti aggressivi verso i compagni e atteggiamenti "di sfida, anche a livello fisico" rispetto alle maestre.

Ai genitori fu poi chiesto di concordare una visita da un neuropsichiatra infantile. Tre giorni dopo la famiglia chiese al dirigente del circolo didattico il trasferimento in un'altra materna, scoprendo allora, proprio dal dirigente, le punizioni a cui era sottoposto il figlio.

A parlare dei fatti per la prima volta era stato il migliore amico del bambino.

Lividi sul collo nell'asilo di Rovetta

Gennaio 2009, asilo di Rovetta: maestra condannata a nove mesi di carcere e al pagamento di 45mila euro di risarcimento danni per aver maltrattato un alunno.

I fatti contestati risalgono al 2002. Un bambino di quattro anni tornò a casa con alcune ecchimosi sul collo. Fu lo stesso piccolo a raccontare ai genitori che era stata la maestra a procurargli i lividi. L' insegnante finì sotto inchiesta e fu sospesa dal lavoro.

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Nadia Francalacci