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Allarme siccità in Italia: da Nord a Sud, tutte le zone a rischio

Emergenza a Parma e a Piacenza dove il Governo investirà 8,65 milioni di euro. Richiesta la calamità naturale in Sardegna. Risorse contingentate a Roma

È allarme siccità in tutta Italia. Un allarme che preoccupa e non poco e che ha raggiunto il suo apice con le prime dichiarazioni di stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri.

Su proposta del Presidente del Consigio Paolo Gentiloni, infatti, il CdM ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza nel territorio delle Province di Parma e Piacenza, "in conseguenza della crisi idrica in atto, dovuta a un lungo periodo di siccità a partire dall'autunno 2016, aggravato dalle elevate temperature estive e dai rilevanti afflussi turistici che hanno determinato un considerevole aumento delle esigenze idropotabili" come si legge nel comunicato del Cdm.

Sono stati poi stanziati 8 milioni e 650 mila euro per affrontare l'emergenza e sono state decise ulteriori deroghe alle norme nazionali per assicurare la fornitura di acqua potabile alla popolazione (anche mediante autobotti) e per potenziare l'approvvigionamento di acqua con interventi strutturali.

Per rispondere all'emergenza siccità nei campi e per garantire acqua potabile in tutta la regione è stata convocata anche una riunione con i rappresentanti dei Consorzi di bonifica, le associazioni degli agricoltori, i gestori del servizio idrico integrato, Atersir e Arpae per illustrare nel dettaglio le procedure semplificate per le deroghe ai prelievi di acqua, superando i limiti del cosiddetto "deflusso minimo vitale" dei fiumi.

Roma: acqua regolamentata

Nel frattempo a Roma il sindaco Virginia Raggi ha deciso di regolamentare l'uso dell'acqua potabile per annaffiare orti e giardini, per riempire piscine e lavare auto. "L'acqua è un bene prezioso che va sempre tutelato - dichiara Raggi nella sua ordinanza - soprattutto nei momenti in cui si assiste a un riduzione delle fonti di approvvigionamento. Vogliamo evitare che i cittadini subiscano, durante il periodo estivo, possibili disagi causati dalla scarsa disponibilità di risorse idriche. E quindi con questa ordinanza intendiamo contrastare ogni possibile spreco o utilizzo superfluo dell'acqua potabile, consentendone il consumo per i soli scopi personali e domestici". Il provvedimento è stato preso per preservare il livello delle acque del lago di Bracciano "notevolmente abbassatosi nel corso degli scorsi anni a causa della mancanza di una politica di tutela della risorsa idrica del lago e delle scarse piogge".

Piemonte: il Po al 65% della media

Intanto in Piemonte la portata del Po è pari al 65% in meno del valore medio mensile storico calcolato nel periodo 1995-2015: 204 mc/sec. I dati sono dell'Arpa Piemonte, l'agenzia regionale per la protezione ambientale che sostiene anche che le riserve idriche disponibili invasate sono di circa 233 milioni di mc, il 60% della capacità massima teorica complessiva.

Sardegna: richiesta la calamità naturale

Spostandosi più a sud, la Regione Sardegna ha consegnato il 22 giugno al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale dovuto al perdurare della siccità. Sulla scia dell'atto presentato dalla Sardegna si è posizionata anche la Regione Toscana, anch'essa duramente colpita dal fenomeno siccitoso, mentre l'Emilia Romagna ha già deliberato sulla crisi idrica.

I danni all'agricoltura e agli allevamenti

Le anomalie climatiche della prima parte del 2017 hanno già provocato alle coltivazioni e agli allevamenti danni per quasi 1 miliardo di euro. Lo ha stabilito la Coldiretti che ha tracciato la situazione Regione per Regione.

  • In Emilia in sofferenza tutte le colture dal pomodoro ai cereali ma anche gli ortaggi
  • In Lombardia stessa situazione: il caldo sta provocando un taglio fino al 20% della produzione di latte
  • In Sardegna l'assenza di piogge sta condizionando tutti i settori agricoli, con perdite nella produzione di oltre il 40%.
  • In Veneto si parla di poche settimane di autonomia e la vendemmia si prevede anticipata di almeno una settimana
  • In Toscana scarseggiano anche i foraggi per il bestiame e crolla la produzione di miele.
  • In Umbria i girasoli e il granoturco stanno seccando.
  • Nel Lazio ampie aree in difficoltà, con la produzione di frumento che risulta stentata, con pesante contrazione dei raccolti e perdita di qualità e con il rischio, senza interventi immediati, di perdere del tutto ortaggi, frutta, cereali, pomodori. L'assenza di piogge sta condizionando tutta la produzione agricola regionale, con perdite finora stimate fino al 40%.
  • In Campania nel Cilento, nell'Alento e nella piana del Sele ci sono problemi per gli ortaggi e la frutta, ma anche per la mozzarella di bufala perché la mancanza di acqua mette in crisi anche gli allevamenti e i caseifici
  • In Puglia perdite di produzione, aumento dei costi per le risemine, ulteriori lavorazioni, acquisti di nuove piantine e sementi sono gli effetti della siccità con gravi danni al granaio d'Italia nelle province di Foggia e Bari, dove si riscontra una perdita del 50% della produzione.
  • In Sicilia la siccità è una realtà concreta, con gli invasi a secco e la necessità di anticipare l'inizio della stagione irrigua negli agrumeti.
  • In Umbria e nelle Marche terremotate si registra una produzione di fieno insufficiente con pascoli e prati asciutti
  • Iin Friuli la regione ha decretato lo stato di sofferenza idrica per garantire l'acqua alla media Pianura friulana per circa 26.000 ettari di colti.

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Redazione