Alex Britti: «Lezioni di chitarra contro il Coronavirus»
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Alex Britti: «Lezioni di chitarra contro il Coronavirus»

Il cantante ci racconta la sua Roma e la sua vita chiuso in casa. Con un'idea per restare in contatto con gli altri, suonando

Questi lunghi giorni chiusi in casa per difenderci dal Coronavirus lasceranno nell'aria una nuova visione della vita che darà più valore ad un abbraccio e ad una stretta di mano. È l'importanza delle cose semplici, quella che ricordava una bella canzone di Alex Britti, cantautore e chitarrista di grande abilità. (Le cose che ci uniscono n.d.r.): "La forza delle cose che ci uniscono s'infrange contro gli argini di un giorno, sorvola tutte le cose nomali si ferma su particolari inutili... Ci sembrano tanto stupide le cose più normali che, invece, sono quelle più importanti perché ci fanno stare più vicini".



Alex Britti (Giovanni Canitano)Giovanni Canitano


Anche lui, che in questi giorni di quarantena vive volontariamente a casa nella sua Roma, ha pensato di dare lezioni di chitarra on-line per farci compagnia e insegnarci segreti della sua arte.

Alex, ad un romano come te la fisicità della vita quotidiana mancherà di sicuro?

«Io resto a casa come devono fare tutti, ma non posso dire che non mi manchi la gente e la città. Stamattina sono andato a fare la spesa dal macellaio che conosco da una vita, dove il semplice gesto di comprare una fettina diventava occasione per fermarsi un'ora a fare quattro chiacchiere parlando di musica e della Magica Roma. Poi, magari, ci scappava anche un caffè. Ora in due minuti ero già fuori con il pacchetto in mano. Tanto l'Europa League manco si gioca. Avremo tempo per rifarci, quando questo incubo finirà, allora altro che fettine... abbracci e gran risate di quelle che ti fanno piangere di gioia».

Com'è Roma oggi?

«La risposta della gente è corretta, malgrado il disorientamento. Certo c'è sempre margine di miglioramento e tutti siamo tenuti a fare la nostra parte perché non si abbassi mai la guardia. Io amo correre e nei giorni scorsi trovavo i parchi presidiati dalle Forze dell'Ordine che ricordavano di indossare le mascherine e di stare a debita distanza. Ho saputo che anche i bellissimi giardini di Roma saranno chiusi, ma se serve per evitare rischi è giusto così. È bello sapere che tante persone si prodigano per la nostra sicurezza negli ospedali e nelle strade, che combattono per noi. Saremo in grado di ringraziarli abbastanza per quanto stanno facendo? Cambiare le proprie abitudini non è semplice a nessuna età, anche mio figlio malgrado sia troppo piccolo per comprendere la gravità del momento è stupito di non vedere più la sua nonna, ma dobbiamo farlo per noi e per le persone che amiamo. Gli italiani conoscono il valore dei sentimenti, della famiglia e del piacere delle cose semplici. Stiamo a casa per difendere i nostri genitori, i nostri nonni, i nostri figli. Difendere chi amiamo non è mai un sacrificio».

In una tua canzone (Schermo n.d.r.) descrivevi un tempo immobile, simile a quello di oggi, in cui aprivi le finestre e non vedevi più nessuno né macchine né gente né i soliti rumori. In quel momento volevi un sentimento da mettere nel frigo nel caso servisse. Quali sono i sacchetti di sentimenti che oggi tieni a portata di mano?

«Gli amori della mia vita. Con mio figlio Edoardo si cucina e si fanno lunghe telefonate ai nonni e gli amici. Si è ritrovato il piacere delle cose semplici che ci fanno stare più vicini. E, tra una spadellata e l'altra, ho pensato di dar lezioni di chitarra in diretta streaming. Ora è stata appena messa on line la prima».

È un privilegio da non perdere da un fine chitarrista come te. Come ci si collega?

«Avete una chitarra a casa? Volete imparare un accordo? Troviamoci on line sul mio profilo instagram (@alex_britti) il lunedì, il mercoledì e il venerdì. A parte gli scherzi, il mio è un modo per farci compagnia e stare insieme anche a distanza. È il 'mio' modo per far stare bene e fare del bene. Come tutti ho seguito con apprensione le notizie provenienti dalla Lombardia. Milano mi ha dato molto e ho accolto con piacere il suggerimento di Enrico Ruggeri di invitare quanti mi seguiranno a donare al numero solidale 45527 messo a disposizione dalla Nazionale Italiana Cantanti, per destinare i fondi raccolti all'aumento dei posti letto di rianimazione dell'Ospedale Niguarda di Milano. La Lombardia è la trincea di resistenza in questa lotta che dobbiamo vincere con il sorriso. Soprattutto rimanendo a casa. Mi raccomando».

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Elena Fontanella