Corte Costituzionale: ergastolo eccessivo, si ai premi a mafiosi e terroristi
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Corte Costituzionale: ergastolo eccessivo, si ai premi a mafiosi e terroristi

I giudici hanno accolto le richieste della Corte Europea; no all'ergastolo ostativo. Via libera ai permessi

Giovanni Brusca, Bernardo Provenzano,Leoluca Bagarella, Michele Zagaria, Francesco Schiavone, Nadia Desdemona Lioce. Bastano questi nomi per raccontare chi siano i detenuti condannati all'ergastolo ostativo (cioè senza concessioni) in Italia. Parliamo di persone responsabili di centinaia di omicidi, uomini che hanno guidato la Mafia siciliana con il suo giro di droga, di affari, di estorsioni, di minacce, di reati. 

Delinquenti che si sono macchiati dei peggiori reati possibili e che in alcuni casi non hanno nemmeno avuto la forza di pentirsi e rinnegare il loro operato.

Oggi la Corte Costituzionale ha accolto la richiesta della Corte Europea dei diritti dell'uomo e stabilito che l'ergastolo ostativo sia eccessivo, inumano, incostituzionale. E così anche Giovanni Brusca, anche Bernardo Provenzano potranno godere di permessi premio. Tutto in nome dell'umanità.

Quella che dovremmo avere verso chiunque perché una persona resta pur sempre una persona e va trattata in maniera dignitosa secondo i giudici di Bruxelles.

Perché anche loro hanno il diritto a rivedere i prori cari, le famiglie, gli amici, la casa.

Perché la punizione deve avere comunque un limite.

Loro...

Verrebbe da chiedere dov'è l'umanità verso i parenti delle persone che assassini, mafiosi e terroristi hanno ucciso in nome del crimine, di un ideologia, della violenza fine a se stessa?

Dov'è l'umanità verso chi ha perso un padre, un figlio (sciolto nell'acido), una moglie?

Dov'è l'umanità verso le famiglie di agenti di Polizia o uomini delle forze dell'ordine che hanno pagato con la vita il loro spirito di sacrificio ed il loro amore verso la nazione?

Magari i giudici della Consulta avrebbero dovuto chiedere a queste vedove, ai padri senza figli, alle famiglie distrutte un'opinione. Magari avrebbero dovuto farsi raccontare com'è la vita dopo una morte di un caro. Si sarebbero sentiti dire che il dolore è per sempre, che il vuoto incolmabile, che la rabbia ormai un'amica. 

Oggi lo Stato ha deciso di essere "umana" verso i violenti ed "inumana" verso le vittime. Non è la prima volta, ma ogni volta sembra davvero assurdo e sbagliato.

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