Concorso scuola: diario di una giornata surreale
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Concorso scuola: diario di una giornata surreale

Il concorsone raccontato da una delle partecipanti. Le domande grottesche e le illusioni degli insegnanti

"Lasciate tutto ma non la speranza". Sono appena le 14,30 a Meda nell'istituto Milani e tra poco più di mezz'ora avrà inizio il secondo turno della prova selettiva per il concorso a cattedra.

Ci accoglie con queste parole la preside dell'istituto ribaltando la famosa sentenza che aveva turbato Dante dinanzi alla porta dell'inferno e lo aveva fatto indietreggiare.

Qui invece le speranze non si devono lasciare, ma gli appunti sì e perfino i giubbotti perché una volta entrati nell'aula informatica saremo soli, dinanzi a noi un computer con la tastiera rigorosamente nascosta, qualche foglio di carta e una penna (che non dovremmo portarci a casa -sottolinea la preside). 35 è il punteggio per conquistare la cattedra che in Italia coincide più o meno a conquistare il vello d'oro, chi non ce la fa è retrocesso perché non ha logica e di conseguenza neanche attitudine a fare il professore. Pronti, partenza via!

Si procede con l'appello, ma molti non rispondono, più del 70% dei concorrenti è assente e a rimanere sono solo i temerari:  Boffi, Catalano, Salemi, tutti cognomi siciliani. E però qui siamo in Lombardia.

C’è tutta la Sicilia, ci sono tutte le sue province, tutti i suoi idiomi differenti, chiusi in un’aula ci sono quelle “Cento Sicilie” che catalogò lo scrittore Gesualdo Bufalino.

Mi siedo. Lo ammetto, ho paura. Sarà forse perché ho meno di 30 anni e davanti a me si sta presentando un treno speciale, se non lo prendo adesso potrebbe ripassare fra 10 anni o più, accanto a me c'è chi invece di anni ne ha quasi il doppio dei miei e sa che se perderà questo treno lo perderà  per sempre: guarda un crocifisso, lo fissa e fa il segno della croce poi stringe la testa tra le mani e da inizio alla prova.

Adesso è davvero ora di iniziare, il simulatore mi saluta con un "benvenuto alla prova preselettiva", appare la schermata bianca e azzurra (che avrei preferito verde come la speranza) la stessa che in questi giorni ho visto tante e tante volte, la stessa dell'esercitatore messo a disposizione dal ministero e che nelle due settimane scorse è stato croce e delizia. Inizio la prova e subito il primo quesito è di fisica, il famoso quesito dell'asta quello che ho spiegato ad un’insegnate di sostegno poco prima di entrare. Aspetta, questo lo so fare, basta mettere da parte l'ansia e calcolare che: “Se un'asta di metallo è lunga 1 metro ed è sospesa per il suo centro e a 25 cm dall'estremità destra è agganciato un peso di 5 kg e all'estremità opposta è agganciato un peso di 48 kg, allora per equilibrare i pesi dovrò aggiungere un altro peso di 91 kg.

Ma sì, è così facile per me che ho studiato lettere fare tutti i calcoli in 30 secondi!

Confermo e procedo e vado alla domanda successiva ed ecco da risolvere un’equazione e mentre calcolo intanto la barra del tempo scorre e mi avverte  che ho a disposizione 40 minuti e 45 quesiti da risolvere. Cosa saranno mai 45 quesiti?

Potrei risolverli tutti se solo avessi la freddezza di non fermarmi a riflettere per più di dieci secondi su domande come questa:  "L'obiettivo del quesito è quello di individuare la sequenza corretta sulla base di una serie di indizi forniti. Per ogni sequenza errata viene indicato se sono presenti caratteri BP (numero di caratteri corretti nella posizione corretta, ovvero "ben piazzati") o MP (numero di caratteri corretti, ma nella posizione sbagliata, ovvero "mal piazzati").
1234: 1 BP
2 MP 3201: 1 BP
1 MP 2430: 1 BP
2 MP 2543: 3 BP  
A)  2243  
B)  2043  
C)  1543  
D)  3543"
o se avessi la capacità di calcolare in meno di 20 secondi il numero che lega la seguente successione numerica: 60; 95; 52; ?; ?; 78; 112; 147.

E ancora devo cercare di essere lucida per capire che "Due gemelli hanno una caratteristica molto particolare: uno dice solo bugie il lunedì, il mercoledì e il venerdì, e solo la verità tutti gli altri giorni. L'altro dice solo bugie il martedì, il giovedì e il sabato, e solo la verità tutti gli altri giorni. In un certo giorno si ascolta il seguente dialogo: gemello X: "Oggi è domenica"; gemello Y: "Ieri era domenica"; gemello X: "E' estate". Quale delle seguenti affermazioni sará vera?"

Il tempo scorre devo risolverli in un nano secondo perché poi devo tornare indietro e risolvere il quesito dei marinai che sbucciano 6 sacchi di patate rispettivamente in  10, 6 e 8 ore, quanti ne sbucceranno mai in 72 ore?

La striscia del tempo inizia a farsi rossa significa che mancano solo 15 minuti, la tensione aumenta...il tempo stringe, dal fondo dell'aula c'è chi sogghigna  forse perché sta leggendo questa domanda "in ambiente Windows di che colore sarà una cartella?" Io rido perché tra i quesiti di comprensione del testo c'è pure questo: "Indicare il corretto significato del termine CATTEDRA".

Sì è decisamente il quesito più provocatorio tra i 3500 e c'è tra noi chi forse non saprà mai il significato vero di questo termine perché la cattedra è solo un'utopia.

Il tempo è finito lo schermo è diventato bianco, sono stata interrogata da un computer, da una macchina che mi ha chiesto di usare il cervello, di stare attenta a calcolare lo scarto tra le domande corrette e quelle su cui ero incerta perché per ogni domanda errata mi sarebbe stato sottratto 0,5 mentre una non data avrebbe avuto il valore di 0.

Seguendo questa giusta logica mi sono fermata  a segnare solo le risposte corrette ma non è bastato perche il sistema mi dice che non ho superato la prova per soli 2 punti! Sono stata bocciata perché non ho saputo risolvere questo quesito: "Con una bilancia a piatti e un certo numero di pesi si vogliono pesare oggetti di peso inferiore a 125 g con un errore non superiore a un grammo. Inoltre non si possono mettere pesi nel piatto su cui poggia l'oggetto. Qual è il numero minimo di pesi sufficiente a tale scopo?"

Pensare che io ho studiato Filologia moderna, eppure ci deve essere un errore perché la mia laurea ha come sbocco principale quello dell'insegnamento, anzi ho dato ben 50 esami e ho aggiunto crediti per aggiornare il mio piano di studi secondo le tabelle ministeriali per l'insegnamento, ma mai mi ho sostenuto un esame di fisica cinematica, e mai nessuno mi ha detto che per insegnare Dante devo superare prima un esame di matematica e fisica.

Mi sono laureata solamente a luglio, tuttavia adesso per fare l'insegnante mi chiedono anche cosa significa il termine "piede" e insomma forse mi prendono in giro....

Torno a casa nella mia Sicilia e chiudo in valigia il sogno di fare l'insegnante ma non la speranza perché ho 29 anni e il diritto e il dovere (forse) di continuare a sperare, sul treno accanto a me c'è Gino anche lui fra i reduci del concorso. Gino ha la barba bianca e incolta, è padre di figli e forse avrá più di 50 anni, si é laureato nel 1985 qualche anno dopo di quando sono nata io. Vedo che si arrovella cercando di ricordare una domanda e borbotta fra sè: "maledetti salmoni", lui ha totalizzato punteggio 34 ed è stato bocciato perché non ha ragionato su questo quesito: "Le esplosioni connesse alla ricerca del petrolio non danneggiano la pesca. Le esplosioni sono cominciate quest'anno e la pesca del salmone quest'anno è stata la migliore degli ultimi anni". Tutte le seguenti affermazioni rappresentano valide obiezioni all'argomentazione precedente a eccezione di una. Quale?  A)  Le rapide variazioni della pressione dell'acqua causate dalle esplosioni fanno sì che i salmoni si riproducano più frequentemente  B)  Il salmone è solo una delle numerose specie di pesci che può essere danneggiata dalle esplosioni  C)  Il rumore delle esplosioni interferisce con la catena del cibo da cui altre specie di pesci dipendono  D)  I danni causati dalle esplosioni mostrano i propri effetti con alcuni anni di ritardo".

Per lui non ci sarà più nessun treno, nessuna speranza, io ho tutta la vita davanti ma lui ha trascorso tutta la vita. Scendo dal treno, ci salutiamo, lui mi lascia con i suoi occhi offuscati e mi dice: "Ci credevo tanto in questo concorso adesso non so più in cosa credere".

Nei visi dei candidati vedo l'Italia tutta unita: quella dell'illusione e quella della disillusione, i vecchi che vengono bocciati e i giovani che non vengono accettati, tutti vittime di un sistema che ancora una volta anziché essere innovativo copia i sistemi anglosassoni senza capire che forse la vera innovazione starebbe nell'essere veramente innovativi e per valutare un insegnante forse servirebbero meno test e più logica.

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