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Il "China Day" a Napoli

Presso l'Università telematica Pegaso si è svolto il convegno volto a rafforzare la fitta rete di relazioni tra il Mediterraneo, l'Italia e la Cina

“China Day – ricerca e impresa nella cooperazione Sino-Euromediterraneo”. Il convegno che si è tenuto a Napoli questa mattina presso la sede dell’Università Telematica Pegaso (che ha avviato una partnership con una delle università cinesi più prestigiose, la Renmin Daxue di Pechino) è stato un momento di incontro per rafforzare la fitta rete di relazioni che il Mediterraneo, e in particolare l’Italia (con Napoli in testa), porta avanti da tempo con il Paese.

Ad aprire i lavori (l’evento è stato incluso sul sito della Commissione Europea) è stato il presidente dell’Università Telematica Pegaso, Danilo Iervolino accompagnato da Gay Hongbo, segretario scientifico dell’Ambasciata Cinese in Italia, Luigia Melillo, direttore del Cell (Centro Euro-Mediterraneo per il Lifelong Learning) dell’Università Telematica Pegaso, Armando Coppola, presidente della IV Municipalità di Napoli, i professori dell’Università cinese Renmin, Fan Lexiang e Manuel Perez Garcia in collegamento via Skype.

"Il significato storico, geografico, culturale e demografico delle relazioni tra Cina e Mediterraneo è innegabile – ha spiegato la professoressa Luigia Melillo - la Via della Seta ha da sempre legato le due realtà attraverso una rete di rotte commerciali che collegavano Oriente, Mediterraneo ed Europa, nonché l’Africa nord – orientale e l’Europa dell’est. L'Italia, con la sua posizione strategica, potrebbe diventare un attore di rilievo nelle relazioni Sino-EuroMediterranee, sia dal punto di vista economico che da quello scientifico, educativo e culturale. Inoltre, la significativa partecipazione della produttiva comunità cinese nella città di Napoli (circa 8.000 presenze) rafforza tali rapporti recuperando anche la presenza storica dell’ antico Collegio dei Cinesi”.

"L'internazionalizzazione, in assoluto, per il sistema delle Piccole Imprese è diventata la via obbligata per crescere - aggiunge Bruno Scuotto - in particolare la Cina rappresenta una reale opportunità che sempre più piccole imprese hanno imparato a cogliere sia nella partecipazione, anche sotto forma di reti di imprese, al mercato interessantissimo di questo paese, che nel senso inverso, inserendo le imprese cinesi che operano in Italia o in Europa tra i loro partner, fornitori o distributori. Entrambe le situazioni hanno un risultato soddisfacente e, seppur lentamente per la nota difficoltà economica, in crescita per l'immediato futuro".

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Redazione