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ANSA/GIORGIO ONORATI
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Caridi: il Senato dice sì all'arresto

Il parlamentare di Gal si consegna a Rebibbia dopo il voto favorevole di Palazzo Madama con 154 si, 110 no e 12 astensioni

L'Aula del Senato ha accolto con 154 si, 110 no e 12 astenuti la proposta della Giunta per le Immunità di dire sì all'arresto del senatore di Gal Antonio Stefano Caridi accusato dai magistrati di Reggio Calabria di essere al vertice di una Cupola segreta di 'Ndrangheta. La votazione è avvenuta con voto segreto, come richiesto dai senatori di Gal, nonostante il Pd avesse proposto il voto palese.

Commosso fino quasi alle lacrime e rosso in volto: così il senatore ha lscaito l'Aula del Senato dopo il voto. Baci e abbracci da numerosi colleghi del centrodestra (i cui banchi però hanno registrato qualche assenza) trattengono il senatore una manciata di minuti nell'emiciclo, dove l'esito della votazione era stato accolto in un quasi totale silenzio.

Il senatore di Gal ha ascoltato gli ultimi interventi prima della votazione restando seduto al proprio posto apparentemente impassibile. Una telefonata al cellulare, un bicchiere d'acqua, qualche battuta con i colleghi e per il resto mani sul banco e un'aria rassegnata: così ha atteso che si arrivasse alla votazione.

Quella contro di me è "un'accusa sconvolgente e ingiusta" aveva detto in Aula in sua difesa. "Io sono innocente e non ho mai svenduto il mio ruolo di parlamentare nè ho mai stipulato patti con la criminalità organizzata". (ANSA)

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Redazione