Alexandre Bissonnette
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Strage nella moschea di Quebec City: incriminato un franco-canadese

Alexandre Bissonette, 27 anni, è accusato di aver ucciso sei persone. Non è ancora chiaro se ha agito da solo

--> Alexandre Bissonette, il sospetto della strage nella moschea di Quebec City è stato incriminato dalle autorità.
A suo carico sono stati presentati sei capi d'accusa per omicidio di primo grado, e cinque capi d'accusa per tentato omicidio.
--> Bissonnette è uno studente franco-canadese di 27 anni. Secondo Rita Katz, direttrice di Site, sul suo profilo Facebook, ora chiuso, Bissonnette aveva mostrato simpatie per Trump, Marine Le Pen e le forze di difesa israeliane (Idf). Non è ancora stato chiarito se Bossonette abbia agito completamente da solo o se qualcuno lo ha aiutato nell'organizzare l'attacco. Non sono stati nemmeno chiariti eventuali collegamenti con gruppi estremisti.
--> Nell'attacco alla moschea sono state uccise sei persone, tutti africane, ee altre otto sono rimaste ferite, di cui tre in pericolo di vita e due in gravi condizioni.

Domenica sera, 29 gennaio 2017, l'assassino, un giovane con il volto coperto da passamontagna è entrato nella moschea del Centro culturale islamico di Rue Sainte-Foy a Quebec City, urlando "Allah Akbar", e ha sparato raffiche di proiettili con un fucile automatico su un gruppo di fedeli, una quarantina, riunito per le preghiere della sera.
Mezz'ora dopo la polizia  ha fermato Alexandre Bissonette, uno studente universitario franco-canadese di 27 anni. Lo hanno bloccato sulla Ile d'Orleans non lontano dal centro islamico dove è avvenuta la strage.
Secondo la polizia è un "lupo solitario".
Fino a ieri sera non erano stati accertati legami operativi con gruppi politici.
Viveva A Ap-Rouge e studiava Antropologia alla Lava, la più antica università in francese del Nord America.
Dai social media, Rita Katz, direttrice del sito di informazione sulle attività terroristiche nel mondo, ha ricavato una tendenza di Bissonette all'ammirazione per alcuni personaggi della destra internazionale, come Donald Trump e Marine Le Pen, oltre che per le forze armate israeliane.

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30 gennaio 2017 - Sono sei i morti in una sparatoria che nella notte ha colpito la moschea di Quebec City, in Canada. Tra loro anche l'imam. Ci sono anche otto feriti e due arrestati. Lo ha reso noto la polizia canadese che ha riferito che solo uno dei due arrestati è sospettato di essere il responsabile della sparatoria che ha causato 6 morti e 8 feriti, 5 dei quali gravi, nella moschea di Quebec. Il secondo uomo fermato è considerato un sospetto.

Secondo i media canadesi l'uomo sospettato di essere il killer è Alexandre Bissonnette, di nazionalità franco-canadese, e Mohamed Khadir, di origine marocchina è solo un testimone, probabilmente uno dei fedeli presenti nella moschea al momento dell'attacco.

La polizia a questo punto ha già rilasciato Khadir. Bissonette dovrebbe apparire in serata al palazzo di Giustizia di Quebec City per essere incriminato dell'uccisione di 6 persone ed il ferimento di altre 19 di cui 5 gravi. Bissonette, 27 anni, da Cap Rouge nel Quebec centrale sul fiume San Lorenzo, ha chiamato personalmente la polizia dopo la sparatoria prima di andare al ponte dell'Ile d'Orlans. Bissonette, che ha uno fratello gemello, era uno studente fuori corso di Scienze Politiche all'ateneo di Laval ed in precedenza aveva studiato Antropologia. Dal suo profilo Facebook, oscurato dalle autorità, riferisce il sito canadese lapresse.ca, emergono alcuni 'like' postati sul suo profilo da cui sembrano prevalere simpatie conservatrici se non di destra. Tra i personaggi che gli piacciono la leader dell'estrema destra francese (Front National) Marine Le Pen, l'ex presidente Usa repubblicano George W. Bush, il presidente Donadl Trump ed anche il senatore repubblicano John McCain, considerato però un aspro critico di Trump.

Il live blogging

16:45 - Almeno uno dei due sospetti per l'attacco alla moschea di Quebec è uno studente della locale università Laval, vicino alla moschea. Lo riferiscono alcuni media canadesi. L'universita Laval e' la piu' antica universita' in lingua francese del Nord America, con circa 42 mila studenti.

16:35 - "Aveva un accento del Quebec e urlava Allah Akbar": così uno dei testimoni della strage nella moschea di Quebec City, in Canada, descrive uno dei due killer in azione mentre sparava. Lo riporta la tv canadese Cbc.

07.50 - "Un attacco terroristico contro i musulmani" ha detto il primo ministro canadese Justin Trudeau. "È straziante vedere una simile violenza insensata", ha aggiunto in un comunicato sottolineando che le forze dell'ordine canadesi "faranno il possibile per catturare i responsabili di questo atto e di tutti gli atti di intolleranza"

07:45 - ''Stasera i canadesi piangono per le persone uccise in un attacco codardo in una moschea a Quebec City. I miei pensieri sono per le vittime e le loro famiglie'' ha scritto in un tweet il primo ministro canadese Justin Trudeau dopo aver appreso la notizia dei morti nella sparatoria.

Quebec City: sparatoria alla moschea. 6 morti | video

Il primo ministro del Quebec Philippe Couillard ha definito l'atto ''violenza barbarica'' e ha espresso solidarietà alle famiglie delle vittime. Il ministro della Sicurezza Pubblica Ralph Goodale, sempre su Twitter, si è detto profondamente rattristato per la perdita di vite umane. Il suo staff ha detto che nessun movente è stato confermato. Nell'estate del 2016 una testa di maiale era stata lasciata sulla porta di ingresso del Centro culturale islamico del Quebec

Attacco contro centro islamico a Quebec City
ALICE CHICHE/AFP/Getty Images
30 gennaio 2017. La popolazione locale prende parte a una manifestazione di solidarietà presso il Centro culturale islamico di Quebec city, colpito il giorno precedente da un uomo armato che vi ha ucciso 6 persone e ne ha ferite altre 8.

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