Paquetà, l'ansia del talento bruciato verso l'addio al Milan
Arrivato con l'etichetta di nuovo Kakà, criticato per i soldi spesi da Leonardo e finito ai margini. Storia della parabola del colpo di mercato del 2019
La storia di Lucas Paquetà al Milan si sta consumando molto più in fretta di quanto messo in preventivo nel gennaio del 2019, quando Leonardo è andato a prendersi il talento brasiliano a casa sua pagandolo (non senza qualche rilievo critico da parte dei tifosi) 38 milioni di euro. Una cifra alta in tempi di vacche magre, giustificata dalla garanzia fornita da dirigente sulla bontà tecnica di un'operazione che doveva garantire ai rossoneri un crac per il futuro.
Un anno dopo il bilancio è in profondo rosso, non solo economico ma soprattutto tecnico. Paquetà è finito ai margini del Milan di Stefano Pioli, seduto sul fondo della panchina e, secondo quanto raccontato da Repubblica con voci raccolte in Brasile, anche preda di un leggero stato d'ansia. Un misto di saudade e preoccupazione nel vedere davanti a sé la prospettiva di una rincorsa affannosa a un ruolo nel club per non perdere ma maglia numero 10 della Selecao brasiliana.
Era arrivato a Milano con appiccata addosso l'etichetta di nuovo Kakà, con la strada aperta dai video delle sue prodezze in patria, il bollino di garanzia di Leonardo e l'attesa spasmodica di una tifoseria con il bisogno disperato di innamorarsi nuovamente di un giocatore. Doveva essere trequartista, non ha praticamente mai giocato in quella posizione.
Doveva portare fantasia, colpi e qualche gol ma si è andato a sbattere sul giudizio di tre allenatori: Gattuso, Giampaolo e Pioli. Tutti e tre lo hanno battezzato mezzala a da lì non si sono mossi. Paquetà, invece, ha perso abbrivio e spunti con il passare dei mesi e, insufficienza dopo insufficienza, ha perso anche il posto nel centrocampo del Milan. Situazione non cambiata, se no in peggio, con la rivoluzione del 4-4-2 dopo l'arrivo di Ibrahimovic.
Un anno dopo lo sbarco, Paquetà vorrebbe andare via. Dove? Difficile da piazzare. Costa troppo (non meno di 30 milioni per evitare minusvalenze) per immaginare una cessione low cost. Il Psg (di Leonardo) ci ha pensato ma su prezzi decisamente più bassi e la sola idea è parsa anche un po' inelegante, considerato il ruolo dello stesso Leonardo un anno fa nel momento dell'acquisizione.
Storia di mercato da possibile soluzione in extremis o da convivenza forzata fino a giugno. Eventualmente toccherà a Pioli provare a cancellare un po' dell'ansia che ha colpito Paquetà. Tenendo presente, però, cosa rispose a inizio gennaio a chi gli chiedeva della necessità di rilanciare il brasiliano: «Adesso sto facendo altre scelte. Io non dove pensare ai singoli, devo cercare di far vincere il Milan».