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Ansa
Calciomercato

Lautaro Martinez, tutta la verità sulla trattativa tra Inter e Barcellona

Ufficialmente non è in vendita (se non per la clausola) ma in Catalogna lo considerano vicino. A che punto sono i discorsi intorno all'argentino?

Ci sono almeno un paio di verità intorno a Lautaro Martinez che sarà, crisi o non crisi, uno dei nomi incendiari del prossimo calciomercato. La prima verità è quella che si racconta a Milano, dove l'argentino è di casa dall'estate del 2018 con progressione di carriera così fulminante da aver contribuito anche allo sfratto di capitan Icardi da Appiano Gentile. E' la versione secondo la quale Lautaro non è in vendita e se vorrà andarsene (ma non ha ancora manifestato questa intenzione) dovrà portare i 111 milioni euro cash della sua clausola. Pagati in un'unica tranche, condizione questa che in mesi di difficoltà economiche per tutti i club, rendono la cifra un muro ancor più alto del normale. Il Toro non si tocca e l'adeguamento del contratto, oggi fermo a circa 2 milioni di euro bonus inclusi, avverrà senza fretta a tempo debito.

L'altra verità è quella che da mesi raccontano i giornali di Barcellona, sempre più pressanti nello spingere l'argentino tra le braccia di Messi che ha espresso pubblicamente il suo endorsement. In soldoni, tra una prima pagina e l'altra, la tesi è che Lautaro si è promesso al Barcellona, non vuole nessuna rottura con l'Inter ma nemmeno fermarsi in Italia un minuto oltre la scadenza di questa stagione. E tutto dovrà essere benedetto in un affare in cui i nerazzurri accetteranno una consistente parte di cash (diciamo 70 milioni) più una o due contropartite da pescare tra le riserve, peraltro costosissime, di un Barcellona non stellare.

Le parole di Sergio Zarate, non l'agente ma vicino all'entourage, sono state interpretate in Catalogna come il tassello che mancava e cioè il primo strappo vero della tela di buoni rapporti tra l'Inter e il giocatore. Ha detto Zarate che Marotta può volere quello che ritiene opportuno, ma alla fine deciderà il mercato e se un grande club come il Barça si muove non c'è clausola che tenga. E che la crisi del Coronavirus rende più debole, non più forte, la posizione del club italiano.

E' davvero così? No. Però forse non è nemmeno come racconta la verità di sponda nerazzurra che poco si lega con la cronologia dei fatti degli ultimi mesi. L'unica certezza è che già dallo scorso autunno Lautaro Martinez ha uno stipendio sottodimensionato rispetto al suo valore. Prende meno di tutti gli altri titolari dell'Inter e meno anche di buona parte della panchina. E' nazionale argentino e l'idea di rinnovo (4,5 milioni più bonus) di cui si è discusso è diventata col passare delle settimane e dei gol in Champions League sempre più stretta e meno adeguata. I circa 10 milioni offerti dal Barcellona sono, insomma, un argomento formidabile per strapparlo alla coppia con Lukaku.

L'Inter non è certamente disposta a fare sconti o scambi costosissimi e con poco senso. Però si è evidentemente pure messa nell'ordine di idee di poterlo vendere, visto che non ci sono notizie credibili di trattative aperte per strappare quel prolungamento oltre il 2023 che sarebbe l'unica mossa capace di stoppare le voci. Lautaro piace, ma con 111 milioni cash si potrebbe dar corso alla fase-due del piano di Marotta e Conte, magari andando a prendere Aubameyang in scadenza con l'Arsenal nel 2021.

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