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Calciomercato, quanto crolla il valore dei giocatori per il Coronavirus

Meno 10 miliardi di euro in tutta Europa (1,5 per la sola Serie A): un report di KPMG fotografa squadra per squadra i nuovi prezzi dei calciatori

Dieci miliardi di euro in meno. Una svalutazione gigantesca che colpisce il calcio europeo nel caso di mancata ripartenza della stagione dopo l'emergenza Coronavirus e un dieta dimagrante dura (meno 7 miliardi di euro) anche in caso di ritorno in campo a porte chiuse. E' la stima contenuta in un report di KPMGnel quale si valuta l'impatto della pandemia sui valori dei cartellini dei calciatori in vista del mercato dei prossimi mesi. Un buco che rischia di risucchiare le speranze di molti club di riuscire ad aggiustare bilanci già provati dalla mancanza di incassi da stadio e dalla contrazione dei ricavi da partnership commerciali con sullo sfondo gli sconti chiesti ovunque dai broadcaster televisivi.

IL RAPPORTO KPMG SULLE VALUTAZIONI DEL CALCIOMERCATO POST CORONAVIRUS.pdf

LE PERDITE PER CAMPIONATO

A pagare il prezzo più alto in termini assoluti la Premier League, il torneo più ricco del mondo. La contrazione sarebbe del 25% con una perdita di valore di 2,673 miliardi di euro dai 10,5 di febbraio ai 7,840 del post Coronavirus a pallone fermo senza ripartire. Quindi la Liga spagnola di Messi e del Real Madrid: meno 1,916 miliardi di euro (-28,7%) seguita dalla Serie A che pagherebbe un prezzo altissimo gelando le speranze di ripresa, soprattutto se dovesse trovarsi quasi isolata nella scelta di prolungare il lockdown.

I club italiani dovranno mettere in conto una svalutazione di 1,491 miliardi di euro (-26,1%) del loro potenziale valore calciatori sul mercato: da 5,720 a 4,229. E anche ripartendo a ranghi ridotti la botta sarebbe dura da assorbire perché il miglioramento sarebbe limitato e le perdite di valore contenute in 986 milioni di euro (-17,2%). Insomma, un problema nell'immediato e nel medio termine per un campionato che è arrivato a 800 milioni di euro ricavati solo dalle plusvalenze.

Le big 5 del calcio europeo comprendono anche la Bundesliga tedesca (meno 1,392 miliardi di euro per un -25,4% in linea con la media degli altri tornei) e la Ligue1 francese, la prima ad alzare bandiera bianca contabilizzando, secondo il report di KPMG, un calo di quotazioni da 1,016 miliardi di euro (-27,1%).

LE PERDITE PER CLUB

L'analisi squadra per squadra conferma la lettura generale. Tra le 9 società per le quali lo studio stima un calo di valore cartellini superiore ai 200 milioni di euro ce ne sono 5 della Premier League che fa la parte della padrona anche nel momento della crisi. Non è una sorpresa, visto che il campionato inglese è il più ricco, quello capace di muovere i maggiori fatturati commerciali e televisivi e di riversarli anche sul mercato dei calciatori.

Il club più penalizzato, però, viene dalla Spagna ed è il Barcellona di Messi: -328 milioni di euro (-28,9%). Al secondo posto il Real Madrid (-317), quindi Liverpool (-293), Manchester City (-282 e dovrà scontare anche la squalifica di due anni dalla Champions League con conseguente perdita di appeal internazionale) e Chelsea (-254). Nella Top10 della svalutazione non si incontra il nome di nessuna squadra della Serie A.

La performance potenzialmente peggiore è della Juventus con 176 milioni di euro bruciati (da 751 a 575 con un -23,4% quasi accettabile viste altre percentuali), seguita dal Napoli (-170), dall'Inter (-157) e dalla Roma (-113). I partenopei sono sul podio europeo calcolando l'impatto in percentuale: -28,7% alle spalle solo del Barcellona.

I CALCIATORI CON MAGGIOR SVALUTAZIONE

Per chiudere i calciatori con il loro valore. Non si salva nessuno e anche un fuoriclasse giovane come il francese Mbappe vede crollare la sua potenziale valutazione da 225 a 177 milioni di euro. Però c'è differenza tra calciatori con ancora un contratto lungo e una carta d'identità non troppo penalizzante e chi è vicino alla scadenza o ha superato i trent'anni d'età. La frattura è netta scorrendo la tabella del report KPMG. Si passa da svalutazioni di poco superiori al 10% (Sterling, Sancho, De Bruyne e Havertz) a crolli veri e propri come nel caso di Eden hazard (-29,8%) e Messi (-27,5%). Nel caso dell'argentino la valutazione è doppiamente teorica esistendo nel suo contratto una clausola che gli permetterebbe di lasciare il Barcellona gratis già questa estate.


calciomercato valori giocatori crisi coronavirus kpmgtratto da www.footballbenchmark.com

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Giovanni Capuano