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Calciomercato

Chiesa, ultimo rilancio della Juventus

L'esterno pronto a sbarcare in bianconero per chiudere un mercato in sofferenza dopo l'esonero di Sarri. Ma anche Paratici deve tagliare

Con un anno di ritardo sulla tabella di marcia, Federico Chiesa sta per diventare un giocatore della Juventus. Questa volta con la benedizione del patron viola Rocco Commisso che ha deciso di scendere dalla barricata eretta un anno fa per difendere il giovane di maggior talento della squadra appena acquistata. Allora Commisso si era impuntato perché Chiesa restasse, questa volta ha ceduto all'idea della sua partenza e si è messo nelle condizioni di trovare un'intesa con la Juventus.

La valutazione data al cartellino di Chiesa è quella che da mesi ripete il numero uno toscano: 60 milioni di euro. Nessuno sconto Covid per la Juventus perché, come ha più volte ripetuto l'uomo d'affari, la crisi ha fatto crollare i valori del calciomercato ma non quella dei campioni e degli ottimi prospetti. La differenza sta nella formula di pagamento, perché il principio d'accordo spalma su quattro anni il pagamento dei 60 milioni con una formula che aiuta la Juventus, alle prese come tutti con non poche difficoltà a far quadrare i conti. Dettagli di un quadro che si va componendo rapidamente anche per assenza di alternative.

Chiesa ha ormai manifestato alla Fiorentina l'intenzione di non rinnovare il contratto e ha rifiutato le proposte provenienti dall'estero. Il Milan, che per qualche giorno è stato accostato all'esterno offensivo ma che non ha mai realmente aperto una trattativa, è fuori. L'Inter ha scelto Hakimi e speso lì il suo pacchetto di milioni. Ecco che Paratici si è trovato da solo nel momento in cui la Fiorentina ha dovuto prendere atto dell'opportunità di chiudere subito la storia con Chiesa così da evitare il rischio di vederlo deprezzato con l'avvicinarsi della scadenza del contratto.

La Juventus, però, ha bisogno assoluto di tagliare per fare posto all'azzurro. Sia dal punto di vista contabile che da quello tattico. Bisogna far posto allo stipendio di Chiesa in un monte ingaggi che, per ordine della proprietà, deve subire un'importante sforbiciata e per questo si continua a lavorare per salutare Khedira (6 milioni netti) e magari Douglas Costa (altro stipendio da 6 netti). In questo caso serve anche per evitare il sovraffollamento nel reparto degli esterni. Altre partenze possibili non porteranno introiti ma solo risparmi: Rugani e De Sciglio. Un lavoro da completare in fretta per poi apparecchiare definitivamente la tavola con la Fiorentina.

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Giovanni Capuano