Il caso Brozovic ed il malessere di Conte
(Ansa)
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Il caso Brozovic ed il malessere di Conte

Le notizie uscite sulle imprese "extra calcio" del croato sono tra gli episodi che hanno portato all'attacco di Conte verso al società per una mancata protezione dei suoi giocatori

Che il malessere di Antonio Conte esploso nel post partita di Atalanta-Inter non fosse una novità è cosa risaputa. Che potesse deflagrare in quei tempi e soprattutto in quei modi invece ha colto di sorpresa tutti, anche i più fidati consiglieri dell'allenatore pugliese.

A far accelerare (o forse precipitare) le cose anche quanto accaduto nelle ultime settimane attorno a Brozovic. Il centrocampista croato infatti si è ritrovato in pochi giorni al centro della cronaca per notizie che nulla hanno a che fare con lo sport. La prima per essere stato fermato con un tasso alcolemico sopra il consentito con conseguente ritiro della patente ed il secondo per aver fatto un po' di confusione al Pronto Soccorso di un ospedale milanese costringendo i medici addirittura a chiamare i Carabinieri per riportarlo alla calma.

Ecco, quando Conte parla di "protezione" attorno ai giocatori parla proprio di questo. Ed avrebbe citato a paragone l'Atalanta capace per un mese di tenere nascosto quanto stava accadendo ad Ilicic. Quando invece succede qualcosa a qualche giocatore nerazzurro la notizia esce su siti e giornali senza che nessuno intervenga a bloccarla e filtrarla come invece accade in altri società.

C'è addirittura chi sospetta che dietro questo improvvisa esplosione di notizie legate a Brozovic ci sia il tentativo di qualcuno di destabilizzare l'ambiente per favorirne la cessione.

Di sicuro dopo la fine dell'Europa League (che a Conte interessa poco, se non nulla) l'allenatore si aspetta un faccia a faccia con il Presidente, Steven Zhang, la cui lontananza da Milano si è fatta parecchio sentire in questi ultimi mesi. Conte gli chiederà una mezza rivoluzione interna (comunicazione ed Ausilio nel mirino), starà al giovane presidente nerazzurro decidere se assecondare il vulcanico allenatore oppure mettere un freno e cercare di ricomporre il dissidio. Difficile. La storia (si veda quanto successo a Bari, Bergamo e Torino) racconta che Conte non accetti mezze misure o situazioni in cui non si senta completamente a suo agio.

Intanto in Sardegna Allegri pensa a come potrebbe essere la sua Inter.

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