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Ansa
Calcio

Zaniolo e il talento bruciato

La rottura con la Roma e le continue discussioni intorno a una delle promesse (non ancora compiute) del nostro calcio. Che rischia di finire come troppi altri prima di lui

La parabola di Nicolò Zaniolo, in fuga dalla Roma con chiusura di rapporto tanto tempestosa quanto incerta nell'esito, rischia di diventare l'ennesima storia di talento bruciato dal calcio italiano. Non perché l'attaccante ex Inter e, presto, ex Roma non abbia tempo e modo di costruirsi una carriera di alto livello, sia all'estero che rimanendo da noi come possibile nei mille incastri di mercato. A 24 anni non ancora compiuti il futuro rimane suo, con l'avvertenza che il futuro si consuma in fretta quando non si creano le condizioni per un percorso di crescita continuo ed equivalente alle speranze da cui si è partiti.

E' quello che il ct azzurro, Roberto Mancini, gli ha detto con insistenza nell'ultimo anno e mezzo. Lui che di rischio di bruciare il talento se ne intende, ma che è riuscito a restare sull'onda giusta pur avendo commesso errori e leggerezze in gioventù. In più Zaniolo ha l'handicap dei due gravissimi infortuni che lo hanno tenuto a lungo lontano dal campo, facendo sì che per un paio di stagioni si parlasse di lui più per attività social e storie da gossip che per questioni sportive.

La linea di confine, insomma, è sottile. Risulta che l'ultimo strappo con la Roma sia tutta farina del sacco del calciatore: sarebbe stato lui a rendersi indisponibile per la trasferta a La Spezia (e chissà prima), con notevole delusione di Jose Mourinho che lo ha difeso pubblicamente fino all'ultimo e che ci contava per la seconda parte della stagione. Però sarebbe ipocrita non raccontare anche l'altra faccia della medaglia: la Roma ha deciso per tempo di non investire sul talento di Zaniolo, che significa non inerpicarsi nelle strade tortuose di un rinnovo costoso in termini economici e di investimento tecnico. Una separazione più consensuale di quanto lo strappo finale non lasci intendere, insomma. E anche la bocciatura del talento Zaniolo da parte del suo club d'appartenenza.

Cosa augurarsi ora? Che sia Italia, si vocifera di un interesse del Milan, o estero l'importante è che la scelta del prossimo passo sia vincolata unicamente a ragionamenti di carattere tecnico. Zaniolo ha ancora un bel pezzo di futuro nelle sue mani, ma non tutto. Sbagliare approdo sarebbe l'anticamera per entrare nell'elenco dei rimpianti del nostro pallone.

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Giovanni Capuano