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Calcio

Scudetto in altalena

L'Inter torna a volare mentre il Milan frena e il Napoli crolla: ennesimo ribaltone in vetta alla Serie A. L'ultimo? Guida alla volata degli imperfetti

Come non detto, si ricomincia daccapo. O quasi. Dopo aver celebrato il funerale dell'Inter, che in precedenza era stata data per destinata alla vittoria, ma in autunno la partenza di Milan e Napoli era stata a doppia velocità sullo starter, ora il campionato disegna un nuovo scenario. E sembra riconsegnare ai nerazzurri tutti i favori del pronostico fino a prova contraria, che in una stagione sulle montagne russe come non mai potrebbe anche essere fino alla prossima giornata o chissà quando. E' successo che una settimana dopo aver sbancato Torino tra mille sofferenze, l'Inter si è rimessa a correre e le altre si sono fermate.

Il Milan non battendo il Torino e doppiando così il pareggio (sempre senza reti) col Bologna. Il Napoli addirittura cadendo in casa al cospetto della Fiorentina, ottima squadra che sta vestendo i panni della tagliola sulla strada delle grandi in lotta per lo scudetto. Il prodotto di questa piccola rivoluzione è che Inzaghi torna padrone del proprio destino dopo essere stato appeso a un filo sottilissimo, contestato anche da parte del suo ambiente che ne metteva in discussione l'adeguatezza a una panchina importante come quella dei campioni d'italia. Pioli e Spalletti, invece, finiscono sul banco degli imputati tra errori e recriminazioni.

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Considerare questa fotografia come definitiva sarebbe un delitto. Non c'è nulla di cristallizzato in un campionato in cui, per estremo paradosso, anche la Juventus è in corsa per il titolo avendo 6 punti da recuperare al Milan e virtualmente 7 all'Inter. Un'illusione ottica, ovviamente, ma che spiega bene perché Allegri abbia vissuto il Derby d'Italia perso con i nerazzurri come un autentico spareggio tricolore.

L'andatura è così a strappi che la sensazione è che da un momento all'altro qualcuno possa prendere l'onda decisiva, quella vincente. L'ultimo borsino racconta di un'Inter apparentemente ritrovata dal punto di vista fisico, oltre che essere più leggera nella testa come ha ammesso il suo stesso allenatore. E' così? Sembra, ma potrebbe anche essere l'effetto di un Verona che non aveva molto da giocarsi a San Siro e servono altre controprove.

Il Milan fa troppa fatica in attacco: solo 4 gol segnati nelle ultime 6 partite, Ibrahimovic ormai alle prese con acciacchi cronici, Giroud che combatte spesso da solo perché gli altri viaggiano con un cilindro in meno a partire da Leao che si è progressivamente spento dopo avere fatto intravedere grandi qualità. Il Napoli l'ha combinata anche peggiore: con la Fiorentina è arrivata la quinta sconfitta stagionale al Maradona dove Spalletti ha raccolto meno punti (29) rispetto a quelli in trasferta (37). Un'implosione arrivata proprio quando la parola scudetto era stata sdoganata dal tecnico toscano.

Per quello che può servire, il calendario da qui alla fine sembra favorevole all'Inter, neutro per il Napoli e in salita per il Milan. Ma anche questa rischia di essere una pista falsa, vista la pervicacia con cui le grandi sperperano punti e occasioni in tappe considerate di trasferimento. Comunque vada, ci sono due certezze: lo scudetto si vincerà a quota più bassa rispetto al recente passato e chi non salirà sul gradino più alto del podio avrà tempo e modo di riempire la sua estate di rimpianti.

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Giovanni Capuano