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Calcio

Coraggio Italia, non si può sbagliare

La nazionale di Mancini con i cerotti alla sfida decisiva in Irlanda del Nord. Assenti, condizione scarsa e le scelte di Mancini: cosa serve per qualificarsi al Mondiale e cosa succede se arriviamo secondi

Ci sono numeri da non dormirci la notte, pensando a quello che serve all'Italia a Belfast per evitarsi il girone infernale degli spareggi per arrivare al Mondiale del Qatar. Dove dobbiamo esserci per milioni di motivi, sportivi e non solo. Sarebbe atroce sporcare il 2021 dell'Europeo e del trionfo dello sport italiano con una delusione della portata di una mancata qualificazione al Mondiale: è vero che dopo l'Irlanda del Nord c'è spazio, eventualmente, per correggere il tiro a marzo nei playoff ma trascinare alla primavera un lavoro che sembrava compiuto in settembre significherebbe esporsi a qualsiasi rovescio. La lezione del 2017 deve insegnare, anche se la nazionale di Mancini ha qualità nemmeno comparabili con quella declinante di Ventura.

L'Italia non può non strappare il pass per Qatar 2022, meglio se direttamente a Belfast. In gioco ci sono prestigio del nostro calcio, appena rilucidato a Wembley, e una montagna di soldi che si porta in dote poter vivere il sogno mondiale. I numeri dicono, però, che immaginare di entrare in questo ultimo turno da favoriti rispetto alla Svizzera significa fare esercizio d'ottimismo. Speriamo sia così, non è detto corrisponda alla realtà malgrado lo scudo dei due gol di differenza reti di vantaggio.

DA LUGLIO A NOVEMBRE, POCHI GOL E POCHE VITTORIE

I numeri che non fanno dormire escono dalla lettura del comportamento degli azzurri da luglio in poi. Nelle ultime 10 partite giocate, dall'ottavo di finale dell'Europeo contro l'Austria fino alla notte dell'Olimpico con la Svizzera, l'Italia ha vinto solo 3 volte entro il 90', ha quasi sempre pareggiato (6) e in una sola occasione è stata capace di imporsi con 2 o più gol di scarto, ovvero il bottino che serve a Belfast per evitare di farsi venire il mal di stomaco ascoltando le notizie che arriveranno da Lucerna.

Solo nel pokerissimo di settembre con la Lituania (5-0) siamo stati brillanti sia a livello realizzativo che difensivo. Contro il Belgio, sia all'Europeo che nella finalina della Nations League - le altre due volte in cui abbiamo realizzato 2 gol - Donnarumma si è dovuto piegare a raccogliere un pallone dalla propria porta. E' vero che la qualità media degli avversari in questa striscia di gare è stata altissima, ma non ci può lasciare tranquilli considerato che l'Irlanda del Nord a casa sua è una specie di bunker da zero sconfitte e zero reti prese.

INFORTUNI E SCARSA CONDIZIONE

Detto che anche la Svizzera ha una lunga lista di assenti, il vero problema di Mancini è che la nazionale non sta bene. Mancano Chiellini, Verratti, Immobile, Pellegrini, Zaniolo, Bastoni, Biraghi, Calabria, Sirigu, Kean e Toloi oltre al lungodegente Spinazzola. Alcuni dei presenti hanno le forze al lumicino o giocano su problemi muscolari come Bonucci e Barella. Jorginho ha il morale sotto i tacchetti per il doppio rigore divorato con la Svizzera. Donnarumma soffre per la panchina a Parigi, dove però è giusto sottolineare che si è infilato lui preferendo il contratto ricchissimo a ogni discorso di tutela del suo percorso di crescita.

In queste condizioni è normale che faccia paura tutto, anche l'Irlanda del Nord numero 58 del ranking FIFA, battuta in primavera senza problemi, ma adesso alta come un Everest. Mancini è chiamato al coraggio, anche a costo di giocarsela rinunciando in partenza a qualche intoccabile se la gamba e la condizione suggeriscono altro. Non sarebbe una bocciatura, solo il prendere atto che a volte è meglio un asino sano che un dottore mezzo acciaccato.

L'INCUBO DEGLI SPAREGGI DI MARZO

Non entrare subito nel Mondiale ci consegnerebbe all'incubo degli spareggi di marzo. Si iscrivono in 12, solo 3 strappano il pass per il Qatar. I punti raccolti fin qui dovrebbero bastare, a meno di tracollo a Belfast, per essere eventualmente teste di serie che significa una semifinale secca da giocare in casa contro una seconda non testa di serie o ripescata dalla Nations League (a occhio Austria e Galles ma i gallesi sono ancora in corsa anche per il secondo posto nel loro girone).

Poi la finale, con sede da sorteggiarsi. Chi c'è tra le 12 del girone infernale degli spareggi? Già certe Portogallo (Ronaldo), Svezia (Ibrahimovic), Russia, Scozia, Macedonia, le già citate Austria e Galles (Bale), quasi certa la Polonia (Lewandowski) e ottime chance di aggiungersi per Finlandia e Turchia.

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Giovanni Capuano