In carcere per errore, Brigitta Kocsis batte cassa
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In carcere per errore, Brigitta Kocsis batte cassa

Prosciolta dalle accuse di pornografia minorile, l'ex pornostar ha trascorso 11 giorni in carcere. Ora chiede 200 mila euro di risarcimento

di Enzo Beretta

L'ex pornostar Brigitta Kocsis vuole 200 mila euro di risarcimento per avere trascorso ingiustamente 11 giorni in carcere. Brigitta Kocsis fu arrestata nel 2010 con l’accusa di pornografia minorile e atti osceni al termine di uno spettacolo a luci rosse in un night-club (Tutto sulla cronaca dell'arresto ).

Nel ricorso depositato alla Corte d’appello di Perugia l’avvocato dell’ungherese parla di «disastro totale» e di «danno materiale e psicologico» subito dalla sua cliente.

Secondo il gup che ha prosciolto Kocsis (L'intervista: "Cosa ho fatto di male?" )con sentenza di «non luogo a procedere», il fatto contestato dalla procura «non sussiste».

Dopo il carcere Brigitta ha abbandonato il mondo dell’hard per fare la dj nelle discoteche. Il suo arresto venne ordinato dal gip Claudia Matteini su richiesta del pm Giuliano Mignini, gli stessi magistrati che portarono in cella Amanda Knox.

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