Stati Uniti: il soldato liberato è un eroe, un disertore o altro?
Bowe Bergdahl (Getty Imagines)
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Stati Uniti: il soldato liberato è un eroe, un disertore o altro?

Come il protagonista della serie televisva Homeland, anche il sergente Bergdahl dopo cinque anni di prigionia è un'incognita per l'America

E se l'America avesse assistito al rientro di un clone del Sergente Brody? Sarà che le suggestioni di Homeland sono ancora molto forti nonostante la serie televisiva sia arrivata ormai alla sua quarta stagione, sarà che la storia del Sergente Bowe Bergdahl appare così simile a quella inventata dalla fertile penna dei creatori di uno dei telefilm più seguiti negli Usa, ma ora, a pochi giorni dalla liberazione dell'ultimo prigioniero americano in Afghanistan, sono molti i dubbi sulla vicenda che ha come protagonista questo misterioso ragazzo dell'Idaho.

Bowe Bergdahl è ora in un ospedale militare americano in Germania. Ha parlato con i genitori, ma non ha avuto altri contatti con il mondo esterno. E'stato isolato. Le sue ferite psicologiche sono profonde dopo cinque anni di prigionia con i talebani. Ma non è solo questo.

Le misteriose circostanze della scomaprsa del sergente Bergdahl

I militari Usa vogliono vederci chiaro; vogliono sapere come è stato catturato Bergdahl nel lontano 2009, come ha trascorso il lungo periodo di convivenza forzata con il nemico; quanto hanno fatto effetto le torture, le botte, ma anche l'indottrinamento dei talebani. Sarà anche la realtà e non una fiction televisiva, ma siccome Brody ha fatto ormai scuola, i funzionari di Washington non vogliono trovarsi di fronte a brutte sorprese.

Che Bergdahl non sia proprio un eroe lo si è capito fin dal momento della sua scomparsa. Le circostanze non sono ancora chiare, ma quello che appare certo è che il giovane dell'Idaho non è stato sequestrato durante un'azione di guerra. Si è allontanato dalla sua base. Perché voleva fare un giro o perché voleva scappare? Secondo un suo commilitone, non ci sono molti misteri: Bergdahl è un disertore. Voleva fuggire dal conflitto. E dopo averlo fatto si è trovato tra le braccia dei talebani. Aveva detto di voler raggiungere a piedi il Pakistan e l'India. Sarà vero?

Disgustato dalla guerra

Secondo alcune fonti, il giovane aveva scritto molte lettere al padre in cui si diceva disgustato dalla guerra, dall'uccisione di un bambino investito da un mezzo del'esercito americano. Era un idealista in patria, lo era rimasto anche in Afghanistan. Forse è per quello che quel giorno di estate del 2009 se ne è andato dal suo accampamento? C'è chi pensa che sia così. E un dubbio si fa strada? Ha collaborato o no con i talebani?

I talebani dopo averlo preso hanno poi alimentato i dubbi sulle sue intenzioni. In uno dei tanti video che hanno diffuso su di lui hanno detto che Bergdahl era diventato un istruttore dei guerriglieri islamici. In seguito, loro stessi hanno smentito questa versione dei fatti, dicendo che il sergente aveva accettato qual ruolo solo per tantare di fuggire. E'vera la prima o la seconda verità? Chi era Bowe Bergdahl nel momento della sua scomparsa? Chi è adesso?

Polemiche per lo scambio di prigionieri

Negli Stati Uniti sono molte le polemiche per lo scambio effettuato: cinque capi talebani per questo misterioso militare che ora parla pashtun, la lingua locale della maggioranza degli afghani. Le ombre sulla sua biografia sono molte, come numerosi sono i dubbi sulle modalità della sua scomparsa. Cinque leader talebani per un eroe o per un disertore? O per un traditore? Gli spettri di Homeland escono dallo schermo e danzano attorno a Bowe Bergdahl. Quando tutti i dubbi verranno fugati, l'America avrà capito chi è veramente questo giovane dell'Idaho.

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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