L'incredibile storia del reporter di guerra morto in un taxi
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L'incredibile storia del reporter di guerra morto in un taxi

Bob Simon è sfuggito alle bombe e a un rapimento. Ma non al malore di un tassista che nel centro di New York si è schiantato contro una Mercedes

Bob Simon, 73 anni, uno dei più famosi giornalisti di guerra americani, corrispondente della CBS e del famoso programma televisivo "60 Minutes" è morto in un incidente di taxi a New York: un destino quantomeno grottesco per un reporter sfuggito a decine di teatri di guerra seguiti come reporter dagli anni '60 a oggi e a un rapimento durante la prima guerra del Golfo.

L'autista del taxi preso da Simon avrebbe avuto un malore: l'auto sarebbe andata a sbattere contro una Mercedes ferma a un semaforo e di lì si sarebbe schiantata contro lo spartitraffico della 12esima Avenue. Simon è stato dichiarato morto dopo il trasporto in ospedale. "È una perdita terribile, una grande tragedia" ha scritto in un comunicato il direttore di produzione di "60 Minutes" Jeff Fager

Simon venne assunto in CBS nel 1967 come giornalista a New York per essere poi inviato dieci anni dopo a Tel Aviv e in seguito a Washington come corrispondente. Tra i suoi servizi più conosciuti al mondo, la copertura da Saigon durante la guerra del Vietnam che ricette diversi premi e riconoscimenti, la violenza nell'Irlanda del Nord, fino al Golfo Persico, Cipro, le guerre in Jugoslavia, Somalia e Haiti.

Le immagini dell'incidente

EPA/JASON SZENES
L'incidente in cui è morto Bob Simon

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Redazione