Bielorussia-Lukashenko
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Bielorussia, Lukashenko "vince" ancora le elezioni presidenziali

Quinto mandato consecutivo per "l'ultimo dittatore d'Europa", che ha ottenuto l'83,49% dei voti. Ocse: "voto non trasparente"

Vince ancora, come previsto, Aleksandr Lukashenko. Per la quinta volta consecutiva è il presidente della Bielorussia.

Questa volta Lukashenko, conosciuto anche come "l'ultimo dittatore d'Europa", ha conquistato la presidenza con l'83,49% dei voti, secondo i dati diffusi dalla commissione elettorale centrale.
Nel 2010 aveva vinto con il 79,65%.

Sotto il 5% gli altri tre candidati: 4,42% per Tatiana Korotkevich, attivista del movimento di opposizione 'Di' la verita'', 3.32% per il leader del partito liberal-democratico Serghie Gaidukevich, e 1,67% per Nikolai Ulakhovich, capo del partito patriottico.

Il presidente russo Vladimir Putin è stato il primo a congratularsi con il collega bielorusso per la rielezione.

Le precedenti elezioni in Bielorussia vennero considerate irregolari dagli osservatori occidentali e dall'Osce

Questa volta, il responsabile dell'Osce che ha coordinato gli osservatori nelle veritiche del voto nel Paese, Kent Harstedt, ha sottolineato che "la Bielorussia ha ancora una lunga strada davanti per adempiere ai suoi impegni democratici" perché gli osservatori non hanno avuto accesso alle operazioni di scrutinio e quindi il voto è stato poco traspatente.
"La recente liberazione di prigionieri politici e la calorosa accoglienza degli osservatori sono sviluppi positivi", ha aggiunto Hasted, "tuttavia, la speranza che questo ci aveva dato per un più ampio progresso elettorale non e' stata ampiamente rispettata".

Considerato dall'Occidente come capo di un regime autoritario, per lo scarso rispetto dei diritti umani e per la repressione dei dissidenti politici, Lukashenko sta tentando di migliorare la sua immagine all'estero e prima del voto ha concesso la grazia a sei oppositori.

Un'apertura nei suoi confronti è arrivata dall'Ue: il giorno dopo le elezioni, i ministri degli Esteri europei hanno concordato di sospendere le sanzioni nei confronti del Paese "per i prossimi quattro mesi, ma possono essere adottate di nuovo immediatamente qualora richiesto", ha sottolineato il ministro francese agli Affari europei, Harlem Desir.

Elezioni farsa
La festa di Lukashenko è stata in parte rovinata dall'opposizione, scesa in piazza con 5.000 persone a Minsk per denunciare "elezioni farsa" e brogli nel voto anticipato che ha coinvolto un terzo dei sette milioni di elettori, e dalle critiche del nuovo premio Nobel per la letteratura, la bielorussa Svetlana Alexievich, che lo ha definito "un uomo non degno di fiducia" e ha denunciato quella che chiama "una dittatura dolce".

L'alleato di Lukashenko, il presidente russo Vladimir Putin, è stato tra i primi a congratularsi per la vittoria, osservando che "i risultati del voto hanno dimostrato un ampio sostegno a Lukashenko da parte della societa' bielorussa".

Il leader russo ha sottolineato la "disponibilita' a continuare il dialogo intenso e il lavoro insieme per ampliare l'intero spettro dello relazioni bilaterali e della cooperazione nel quadro delle strutture di integrazione nello spazio eurasiatico".

I due leader, secondo quanto riferito dal Cremlino, hanno avuto anche uno scambio di opinioni sulle questioni internazionali, tra cui in particolare la situazione in Siria. (AGI)

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