Berlusconi a Porta a Porta: "Il leader del centro-destra verrà fuori da solo"
ANSA/ANGELO CARCONI
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Berlusconi a Porta a Porta: "Il leader del centro-destra verrà fuori da solo"

Il presidente di Forza Italia torna in Tv per affrontare i temi forti della politica interna ed estera. E dire la sua sul patto del Nazareno

Ospite a "Porta a Porta", Silvio Berlusconi ha tenuto la scena per sessanta minuti affrontando tutti i temi "caldi" della politica. Ecco una sintesi di quanto detto dal presidente di Forza Italia nello studio di Bruno Vespa.

Il futuro candidato del centrodestra (e le primarie). "Non si tratta di fuori o dentro la politica: se ci sarà qualcuno che possa avere un passato di esperienza e fascino per essere candidato, verrà fuori da solo. Trovare un premier non è semplice, ho paura dei nomi che si fanno di persone che non hanno esperienza nel campo del lavoro e hanno fatto solo politica. Anche per quanto riguarda i nostri candidati sindaci noi dovremmo trovare persone di garanzia". Quanto invece alle primarie: "Sono la risoluzione finale quando non c'è accordo. Io credo e spero che possa emergere un leader dall'accordo di tutti, ma comunque saranno gli elettori a sceglierlo".

La "prigione" romana. "Negli ultimi tre anni a Roma non ho mai avuto il tempo neanche di andare a via dei Coronari a fare acquisti di antichità, che era il mio unico svago. Sono chiuso in prigione a lavorare, con anche 20 appuntamenti al giorno".

Il 51% come obiettivo delle future elezioni. "Nella prossima campagna elettorale possiamo puntare al 51% perché c'è oltre il 50% di italiani che disgustati non vanno a votare. Con il nostro programma e con la grande 'crociata' dei nostri componenti possiamo convincerli a votare e a farlo per noi".

Il possibile ritorno di Gaetano Quagliarello. "Io dico che tutti coloro che pensano di essere utili alla battaglia di libertà sono i benvenuti, credo che ci sia il tempo di chiarirsi per i piccoli partiti o di tornare alla casa madre. Alcuni come Alfano e Lorenzin resteranno nella sinistra. Penso che Alfano resti con Renzi, ma questo non comporta una diminuzione dei voti del centrodestra".

L'1% dell'Ncd. "Sono persone che hanno molti più numeri in Parlamento che nel Paese. Nel Paese Ncd da solo è all'1%, mentre con Casini è al 2%".

Della Valle e la politica. "Ho parlato con lui, ci siamo dati un appuntamento per un incontro. Lui non vuole fare un nuovo soggetto politico, non ha intenzione di diventare un protagonista della politica".

Il patto (tradito) del Nazareno. "Renzi ha mancato di rispetto alla parola data e questa è stata una cosa molto grave. Il patto con lui era quello di ridarmi l'agibilità politica dopo la condanna. Ma ciò non è avvenuto". Sulla dichiarazione, al termine della trasmissione è poi stata emessa una nota da Deborah Bergamini, responsabile comunicazione di Forza Italia: "Il presidente Berlusconi non ha mai inteso sostenere che la modifica della Legge Severino, o di qualunque altro provvedimento che incidesse sulla sua condizione giudiziaria, fosse inclusa nel Patto del Nazareno. Quell'accordo, che come è noto non consisteva in un contratto ma in una serie di accordi politici, comportava evidentemente la legittimazione reciproca delle forze che lo avevano promosso. Era quindi incompatibile con la persecuzione politico-giudiziaria di un leader espressione di milioni di italiani, e con una cattiva interpretazione retroattiva, tutta politica, della Legge Severino, culminata con l'esclusione dal Parlamento, forzando leggi e regolamenti, del Presidente di Forza Italia. Un fatto senza precedenti nella storia della Repubblica. La logica del patto del Nazareno era quella di un lavoro comune sulle regole e sulle garanzie: nel momento in cui questo spirito è venuto meno da una delle due parti, il Pd di Renzi, è caduto il presupposto su cui tutto il resto si basava".

Le sanzioni alla Russia. "Quello che sta facendo l'Europa con la Russia è assurdo e dannoso".

I raid anti-Isis. "Un intervento militare contro l'Isis? Solo in una coalizione con l'Europa protagonista, ma in Europa c'è una mancanza di leadership preoccupante e desolante".

Pressione fiscale. "Noi pensiamo a una tassa piatta per tutti, imprese e famiglie. La percentuale dipenderà da quanto riusciremo a snellire la macchina dello Sato: abbiamo indicato il 22%, potrebbe essere il 21 come il 23".

L'uso del contante. "Per il contante pensavamo di portarlo alla media Ue, che è di 6.000 euro, lui (Renzi, ndr) lo porta a 3.000 e non è detto che ci riesca, visto che la sinistra è contraria".

Imu e Tasi. "Sull'abolizione di Imu e Tasi siamo pronti a votare a favore. Sulla legge di stabilità nel suo totale no, perché è in deficit e aumenta il debito pubblico".

Il tema della sicurezza. "I cittadini hanno paura. La sicurezza è un'emergenza nazionale ed è anche un privilegio dei ricchi, di chi può mettere le telecamere".

La politica del Governo. "Renzi sta copiando i nostri punti, ma male. La proposta del ponte sullo Stretto è assurda, perché si parla solo della ferrovia mentre con qualche spesa in più si fanno i passaggi delle auto, della luce e dell'acqua".

Sergio Mattarella. "Il presidente Mattarella? Non ho avuto occasione di incontrarlo, quindi non posso dare giudizi. Fino ad ora non ha dato segni incisivi".

Renzi e la sinistra. "Renzi non è un uomo di sinistra, tant'è vero che gli uomini della sinistra portano verso di lui un sentimento negativo perché pensano che con un gesto di destrezza gli ha sottratto il partito e ora alla guida c'è un vecchio Dc seppur giovane di età".

Il "rischio" Cinque stelle. "Con questa legge elettorale al ballottaggio vanno il Pd e M5s e secondo i sondaggi vincono i Cinque stelle. Ed è un pericolo grave per gli italiani e l'Italia".

L'Expo. "Io nell'area Expo avrei lavorato affinché, superando anche i limiti, si potesse organizzare una fiera continuativa".

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