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Barack Obama: "Senza processo di pace, per noi Israele è indifendibile"

Le dichiarazioni del Presidente statunitense in un'intervista. Che ribadisce come il dialogo tra le parti sia un presupporto imprescindibile

Dopo le dichiarazioni del primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu contro la nascita di uno Stato palestinese sarà più difficile per gli Stati Uniti continuare a difendere strenuamente gli israeliani dalle iniziative europee alle Nazioni unite. Lo ha detto il presidente statunitense Barack Obama, in un'intervista rilasciata a un canale israeliano e ripresa dal quotidiano Haaetz. "Finora abbiamo fermato tutti gli sforzi europei e di altri perché riteniamo che l'unico modo di risolvere la questione sia che le parti lavorino insieme. Ecco la vera sfida. In realtà, finora non abbiamo visto alcuna prospettiva per un processo di pace", ha sottolineato Obama.

Che poi ha continuato: "Se nessuno crede al processo di pace, allora diventa più difficile discutere con coloro che sono preoccupati dalla politica di costruzione degli insediamenti e dalla situazione attuale. Per me è più difficile dire: 'Abbiate pazienza perché abbiamo un processo', poiché tutto quello che devono fare è guardare alle dichiarazioni già fatte e dire 'non c'è alcun processo'".

Negli ultimi anni, il diritto di veto degli Stati Uniti al Consiglio di sicurezza dell'Onu ha impedito l'approvazione di molte risoluzione che condannavano l'occupazione e che richiedevano la fine del conflitto israelo-palestinese.

Nella sua recente campagna elettorale, Netanyahu ha affermato che finché sarà in carica non ci sarà uno Stato palestinese, salvo poi ritrattare esponendo la sua disponibilità al dialogo. La posizione di Netanyahu "contiene così tante puntualizzazioni, così tante condizioni che non è realistico pensare che esse potranno essere realizzate nel prossimo futuro", ha detto Obama, aggiungendo che il rischio è che tutto Israele "perda credibilità" a causa di queste dichiarazioni. "La comunità internazionale non crede che Israele sia serio sulla soluzione a due Stati. Le dichiarazioni del primo ministro hanno aggravato" questa situazione, ha concluso Obama.  (LaPresse/EFE)

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