Barack Obama promette un anno di azione (limitata)
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Barack Obama promette un anno di azione (limitata)

Sfida al Congresso nel Discorso sullo Stato dell'Unione: userò i miei poteri per combattere le diseguaglianze sociali. Ma ha proposto un'agenda limitata

Davanti a deputati e senatori riuniti in seduta comune, Barack Obama ha fatto la sua promessa: sul fronte delle diseguaglianze tra ricchi e poveri agirà di più e lo farà da solo, senza aspettare il Congresso. Per lui, il 2014 sarà un anno di azione. Con il Discorso sullo Stato dell'Unione, Obama ha annunciato la sua intenzione di far uscire la presidenza dal pantano in cui è finita, grazie agli suoi stessi errori e grazie alla bocciatura delle sue proposte da parte dei repubblicani che, con la maggioranza della Camera e con pochi voti sotto i democratici al Senato, di fatto, controllano Capitol Hill.

Governare per decreto

La politica solitaria di Barack Obama sarà fatta di ordini esecutivi. Durante il discorso ne ha annunciato due: un decreto per aumentare da 7.25 dollari a 10.10 dollari la paga minima oraria dei dipendenti federali che vengono assunti con un nuovo contratto e un provvedimento per permettere a milioni di lavoratori americani a basso reddito di accedere alla pensione.

"Farò tutto quello che i miei poteri mi permetteranno, anche senza il consenso del Congresso, per dare maggiori possibilità alle famiglie americane." - ha detto Obama. In realtà, la portata della sua azione appare limitata. I due decreti annunciati sono importanti, ma più dal punto di vista politico e simbolico che da quello pratico. L'aumento della paga oraria minima è al centro del dibattito, ma il provvedimento presidenziale riguarderà solo poche migliaia di dipendenti pubblici. Obama spera che il suo ordine esecutivo sia una sorta di rompighiaccio per il settore privato, il suo vero obiettivo.

Obama non si è spinto molto oltre. Ha auspicato altre riforme, come quella dell'immigrazione e i programmi per la scolarizzazione, pur sapendo bene che sono già stata bocciate dal Congresso in passato. Tutto sommato un'agenda modesta, composta da pochi provvedimenti, ben lontana dalle grandi riforme che Obama ha indicato o ha richiesto a Capitol Hill negli anni scorsi: la riforma sanitaria, quella di Wall Street, il giro di vite sulle armi da fuoco. Il perché è presto detto: solo l'Obamacare è stata approvata come desiderava il presidente, quando il Congresso era in mano ai democratici.

Un discorso politico in vista delle elezioni di Medio Termine

In questa prospettiva, il discorso di Obama davanti al Congresso assume un'altra valenza. Più che un programma di governo, è stato un discorso politico con il quale Obama ha mandato un doppio messaggio alla nazione. Il primo: mantengo le promesse per le quali mi avete rieletto e  metto al centro della mia (limitata) azione di governo l'ingiustizia sociale, il sempre più forte divario tra l'America sempre più ricca e quella sempre più povera, la necessità di agire per aiutare la middle class e gli strati più deboli. Secondo messaggio: con gli ordini esecutivi, io lo faccio da solo a questo punto perché il Congresso (i repubblicani) non lo vogliono fare. Tra sei mesi ci sono le elezioni di Medio Termine, voi elettori cambiate gli equilibri a Capitol Hill e le riforme sociali che vorrei fare saranno fatte.

La sostanza del Discorso sullo Stato dell'Unione è tutta qui. Obama arriva da un anno nero durante il quale ha commesso troppi errori. Non è riuscito a portare a casa nulla dal Congresso. I repubblicani si sono messi di traverso e lui non è stato in grado di vincere il braccio di ferro. Non è riuscito ad aggirare l'ostacolo (politico). La promessa ai suoi elettori di cambiare Washington è naufragata. Così, in vista delle elezioni di Medio Termine, ha deciso di scrollarsi di dosso anche gli ultimi residui di politica bipartisan e ha annunciato che andrà alla guerra contro il Grand Old Party. Ora da solo, nella speranza poi di raccogliere i frutti della sua azione in novembre, facendo vincere le elezioni al suo partito.

Con la Casa Bianca e il Congresso in mano ai democratici, la posta in gioco è l'egemonia progressista in politica per i prossimi venti anni. Nel suo anno di azione, nel 2014, Obama sarà impegnato a raggiungere questo obbiettivo non da poco.

Questo è il video del discorso di Barack Obama

 

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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