Ast: le dichiarazioni di Alfano su polizia e manifestanti
DANIELE SCUDIERI / Imagoeconomica
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Ast: le dichiarazioni di Alfano su polizia e manifestanti

Solidarietà a tutti i feriti, nessuna indicazione di durezza né di uso della forza, sacralità del diritto a manifestare. Il ministro calma gli animi

Momenti di tensione tra gli operai dell'acciaieria di Terni della Fiom e le forze dell'ordine mentre i manifestanti dall'ambasciata tedesca si spostavano verso il ministero dell'Economia ANSA/GIANNI MORBIOLI

È andato in Senato per riferire su quanto accaduto ieri alla manifestazione degli operai Ast di Terni. Il ministro dell'interno Angelino Alfano ha cercato di spegnere l'incendio di dichiarazioni seguite alle cariche da parte della polizia sui manifestanti. "La mia è una rigorosa e oggettiva ricostruzione dei fatti: ho scelto di venire immediatamente qui a dichiarare che è stato un brutto giorno per tutti". Nella mattinata di ieri dalle 9 in poi si sono concentrati circa 500 manifestanti dell'Ast davanti all'ambasciata di Germania, nei pressi di piazza Indipendenza. "Una parte di loro" ha dichiarato il Ministro "è stata ricevuta e al termine dell'incontro l'ambasciata ha emesso uno scarno comunicato, che non ha soddisfatto i lavoratori. A questo punto c'è stata la richiesta della Fiom di autorizzare un corteo verso il ministero dello Sviluppo economico, che non è stata immediatamente accolta perchè presso il ministero erano in corso analoghe iniziative sindacali e quindi c'erano difficoltà logistiche e di gestione dell'ordine pubblico". Ecco in queste slide cosa ha detto il Ministro.

Solidarietà

Esprimo personale solidarietà ai lavoratori dell'Ast e della polizia feriti ieri

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Senso di responsabilità

Serve un senso di responsabilità di tutti per evitare una scintilla che rischierebbe di innescare pericolose derive. Provo amarezza per il fatto che una questione centrale come il lavoro stia diventando scenario di contrapposizione tra lavoratori

No a una linea di durezza per la polizia

Dall'insediamento di questo Governo si sono svolte 5.934 manifestazioni di rilievo e la stragrande maggioranza ha avuto un corso assolutamente tranquillo. Circa la metà (2.350) hanno avuto alla base problematiche sindacali e occupazionali. Se il Governo avesse voluto dare alla polizia linee di estrema durezza sui manifestanti avrebbe avuto migliaia di occasioni per farlo, Non l'ha mai fatto. Anzi, l'input dato è
l'esatto opposto.

No all'idea di manganellare gli operai

È lontana anni luce da noi l'idea di manganellare gli operai, così come penso sia lontana dagli operai la volontà di scaricare tensioni occupazionali sulla polizia. Sappiamo distinguere bene tra manifestanti e manifestanti e questa capacità di distinzione sarà applicata sempre, in ogni circostanza, quando a sfilare saranno gli operai





Un tavolo al Viminale

Vogliamo istituire un tavolo permanente di confronto al Viminale con i sindacati per gestire al meglio le manifestazioni

Sacralità del diritto a manifestare

Il diritto a manifestare è sacro ma la libertà di chi manifesta non deve comprimere e ledere la libertà degli altri cittadini e l'incolumità fisica degli uomini e delle donne delle forze dell'ordine che ogni giorno corrono dei rischi

Nessuna denuncia

I fatti di ieri sono stati oggetto di referto all'autorità giudiziaria, nel quale nessun manifestante è stato denunciato

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