Arlacchi replica a Panorama.it: solo spazzatura
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Arlacchi replica a Panorama.it: solo spazzatura

La lettera di rettifica dell'eurodeputato Pd a un articolo pubblicato su Panorama.it

Riceviamo e pubblichiamo la precisazione di Pino Arlacchi sull'articolo di Panorama.it dal titolo Azerbaijan: Pino Arlacchi imbarazza l'Europa

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Egregio Direttore,
l'articolo che mi riguarda, pubblicato su Panorama.it del 28 ottobre, a firma di Anna Mazzone, contiene una serie di notizie false e tendenziose che intendo smentire. In primo luogo, è inventata di sana pianta la circostanza che si sia svolta una riunione del Parlamento Europeo nella quale il sottoscritto, in qualità di Presidente della missione di osservazione elettorale, abbia giustificato il giudizio positivo sulle elezioni presidenziali azere con la volontà di difendere interessi italiani nell'area. Altrettanto inventata è la notizia che il gruppo  socialista voglia intraprendere un'azione disciplinare nei miei confronti, e che la valutazione sulla regolarità delle giornate elettorali azere sia una mia presa di posizione personale, deplorata dal presidente del gruppo socialista. La sua deplorazione non si riferiva né a me né alla nostra missione ma ad altre missioni, di carattere non ufficiale presenti in parallelo alla nostra.

Ho guidato una missione di osservazione elettorale del Parlamento Europeo in Azerbaijan, la quale ha concluso, in totale sintonia con le altre due missioni ufficiali parlamentari presenti in loco - quella del Consiglio d'Europa e quella dell'OSCE - che le elezioni erano state regolari. I 66 parlamentari che hanno valutato assieme a me le procedure di voto nei giorni delle elezioni, sono stati unanimi nel giudicarle valide e soddisfacenti secondo gli standard internazionali. Solo una quarta missione presente nel paese, quella dell'ODHIR, composta da osservatori di professione, ha criticato pesantemente, e secondo noi ingiustamente, le stesse elezioni, ravvisando difetti per noi gonfiati, distorti o inesistenti. E in ogni caso di proporzioni non sufficienti ad invalidare il risultato finale.

I pesanti limiti della democrazia azera ci erano perfettamente noti, a cominciare da fatti molto gravi come l'incarcerazione e la persecuzione di giornalisti ed oppositori. Il nostro comunicato parla di questi limiti, ma in quella circostanza ci è sembrato più opportuno, piuttosto che bastonare ancora una volta il governo azero, sottolineare in altre parti il passo avanti compiuto tramite quelle elezioni.
Per il resto, mi rammarico che il suo giornale ricicli la vecchia spazzatura di ispirazione radicale sul mio mandato all'ONU di 11 anni fa, privo di connessione, tra l'altro, con l'argomento delle elezioni azere. Ed è completamente falso che io percepisca una pensione dall'ONU o da qualunque altra fonte.
Distinti saluti
Pino Arlacchi
 

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