Angela Merkel e le lacrime della bambina
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Angela Merkel e le lacrime della bambina

Forse potrà restare in Germania la giovane studentessa palestinese scoppiata in lacrime con la cancelliera tedesca

Potrà quasi certamente restare in Germania Reem Sahwil, la 14enne palestinese diventata nota in tutto il mondo per aver chiesto conto alla cancelliera Angela Merkel, abbandonandosi poi alle lacrime, delle politiche di accoglienza tedesche. Lo ha spiegato il ministro per le Politiche migratorie, Aydan Oezoguz. ''Non conosco naturalmente la situazione personale della ragazza, ma parla perfettamente tedesco e vive già da tempo qui. Proprio per persone come lei abbiamo appena modificato la legge, per dare qui da noi una prospettiva ai giovani che si sono integrati'', ha spiegato Oezoguz.

Una legge del governo di grande coalizione, già approvata da Bundestag e Bundesrat e che entrerà in vigore entro l'estate, prevede che giovani o adolescenti stranieri i quali abbiamo vissuto per almeno quattro anni senza interruzioni in Germania possano avere il permesso di soggiorno. La nuova legge, più in generale, viene incontro a tutte le persone che da tempo vivono in Germania, si sono integrate, ma non hanno visto accolta la domanda d'asilo (circa 125mila persone attualmente). Parole di speranza sono arrivate per la famiglia di Reem e per le tante altre famiglie che vivono nelle stesse condizioni anche dal sindaco di Rostock, Roland Methling. ''Questa famiglia, e vale anche per gli altri casi simili, non riceverà dalla città anseatica di Rostock alcun avviso di espulsione''. C'è una responsabilità umanitaria, ha aggiunto, di cui il legislatore si deve fare carico.

Cosa è successo

La cancelliera tedesca Angela Merkel da ieri è al centro di polemiche e accuse su internet, dove è stato diffuso un video in cui la si vede far piangere un'adolescente palestinese. Durante un incontro fra Merkel e gli studenti di una scuola di Rostock, la cancelliera ha infatti dato una risposta pragmatica e fredda alla giovane, tanto da farla scoppiare in lacrime. Poi ha tentato di consolarla. La scena è stata ripresa in un filmato che sta invadendo i social network, accompagnato dall'hashtag #MerkelStreichelt (Merkel accarezza). La ragazza, di nome Reem, all'inizio del suo intervento ha elogiato la cancelliera e raccontato sorridendo la facile esperienza della sua integrazione in Germania, in cui è arrivata partendo da un campo profughi in Libano.

Merkel fa piangere la bambina palestinese

Il tono della studentessa è però cambiato quando ha spiegato che la sua famiglia sta ancora aspettando l'approvazione della richiesta di asilo, circostanza che impedisce a suo padre di avere un lavoro stabile e a lei di pianificare il proprio futuro. A queste parole, Merkel non si è scomposta e, dopo avere criticato le lungaggini burocratiche che hanno colpito la famiglia della ragazza, ha sottolineato che il Libano non è un Paese in guerra civile e che la Germania non può aprire le sue porte a tutti i rifugiati. La Germania, ha detto ancora la cancelliera, non può accogliere tutte le persone che arrivano dai campi profughi e per questo alcuni dovranno tornare indietro. A questo punto la ragazza è scoppiata in lacrime.

Merkel, rendendosi conto dell'accaduto, ha allora cercato di consolare la giovane e, quando il moderatore le ha mostrato quanto fosse dura la situazione per lei, ha risposto di averlo capito e che per stesto voleva accarezzarla e darle conforto. Il moderatore, che lavora per un ente a favore dell'infanzia, ha respinto l'idea che Merkel abbia compiuto un gesto senza cuore ma ha riconosciuto che tutti avrebbero preferito sentire la cancelliera dire a Reem che potrà restare in Germania. È stata una "reazione a modo suo umana", ha detto il moderatore, aggiungendo infine che bisogna riconoscere il valore della cancelliera nella sua decisione di spiegare la realtà alla giovane in tutta la sua durezza. (LaPresse)

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