Andrea Lubitz: la ex fidanzata spiega il folle gesto
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Andrea Lubitz: la ex fidanzata spiega il folle gesto
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Andrea Lubitz: la ex fidanzata spiega il folle gesto

La personalità disturbata, la rabbia e la frustrazione di sapere di non poter diventare comandante Lufthansa proprio a causa della sua malattia psicologica

"Un giorno farò qualcosa che cambierà completamente il sistema, e tutti conosceranno il mio nome e se lo ricorderanno'': Andreas Lubitz avrebbe pronunciato queste inquietanti parole parlando con la hostess Mary W. ex fidanzata con cui volò per 5 mesi in Europa nel 2014. La relazione è durata cinque mesi, in cui i due hanno spesso volato insieme e condiviso stanze d'hotel nascondendo la relazione ai colleghi, racconta Bild. ''Ci siamo conosciuti l'anno scorso su un volo, ci siamo scambiati i numeri di telefono e siamo rimasti in contatto. Di lì le cose sono cresciute, ma non ho mai voluto che diventasse ufficiale. Per questo ci incontravamo in hotel, perchè non mi piace mischiare l'amore con il lavoro''.

La personalità disturbata

Andreas Lubitz aveva una personalità disturbata. Si arrabbiava parlando di lavoro: ''Troppo poco denaro, paura per il contratto, troppa pressione''. E ha aggiunto: "Una notte si è svegliato e urlava "Precipitiamo", perchè aveva avuto un incubo. Ma poteva nascondere bene agli altri quel che gli stava veramente accadendo''.

"Mi sono separata da lui perchè diventava sempre più chiaro che aveva dei problemi - ha detto la ragazza - Nelle conversazioni a un certo punto perdeva il controllo e mi urlava contro. Avevo paura. Una volta si è persino chiuso in bagno per un lungo periodo''.

Un giorno farò qualcosa che cambierà l'intero sistema e tutti allora conosceranno il mio nome e se lo ricorderanno

Privatamente esce l'immagine di un uomo gentile: ''Durante i voli era una persona carina e aperta. Privatamente era molto tenero, un uomo che aveva bisogno d'amore. Era una brava persona, in grado di essere tanto dolce. Mi regalava fiori'', racconta la ventiseienne, che fa l'assistente di volo. Poi il quadro cambia: ''Abbiamo parlato sempre molto anche di lavoro e in quei frangenti era un'altra persona. Si arrabbiava per le condizioni in cui dovevamo lavorare. Troppo poco denaro, paura per il contratto, troppa pressione''.

La frase agghiacciante

Secondo la giovane Lubitz aveva già in mente per questo un gesto eclatante: ''Da quando ho sentito del disastro mi torna sempre in mente una frase che ha detto. 'Un giorno farò qualcosa che cambierà l'intero sistema e tutti allora conosceranno il mio nome e se lo ricorderanno'. Non ho mai capito cosa intendesse, ma ora ha un senso''.

Il motivo del gesto: frustrazione

"Lo ha fatto perchè si è reso conto che a causa dei suoi problemi di salute il suo grande sogno di lavorare per Lufthansa, di un lavoro come capitano e come pilota di voli a lungo raggio sarebbe stato praticamente impossibile'' dice ancora l'ex fidanzata. ''Se poi si sono aggiunti problemi d'amore, non so... Sono molto scioccata, non me lo sarei mai aspettato. Ora i certificati di malattia stracciati hanno un senso per me".

Andrea Lubitz, il copilota dell'Airbus A320 Germanwings, precipitato sulle Alpi francesi il 24 marzo 2015. Lubitz, 28 anni, ha deliberatamente scelto di far precipitare il velivolo

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