Ucciso il bombarolo di Osama Bin Laden
Un elicottero dei Navy Seals (Getty Imagines / John Moore)
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Ucciso il bombarolo di Osama Bin Laden

Ibrahim al-Asiri era uno dei terroristi più ricercati dagli Stati Uniti. I Navy Seals lo hanno colpito in Yemen

Quando hanno visto che un elicottero atterrava vicino alla carcassa nera, bruciata dal fuoco, del fuoristrada; quando hanno osservato i militari yemeniti caricare sul veivolo quei tre corpi carbonizzati, i pochi testimoni che si trovavano nelle vicinanze avevano già capito: un capo dei terroristi era stato ucciso e gli americani volevano essere sicuri della sua identità.

Il margine di errore è comunque basso. Non si muove una squadra di Navy Seals se non si è ragionevolmente certi di avere individuato il bersaglio giusto. Pochi sono i dubbi sul fatto che uno di quei tre corpi senza vita appartenga a Ibrahim al-Asiri, il genio degli esplosivi di Al Qaeda, l'uomo che - grazie a una sua invenzione - stava per fare saltare in aria il volo Amsterdam - Detroit. Era il Natale del 2009. Quel fallito attentato ricordò all'America che la minaccia islamista era ancora forte, molto forte.

L'imboscata dei Navy Seals

Quando arriverà la conferma della sua morte, Ibrahim al-Asiri avrà battuto un altro macabro record: sarà il più importante leader di Al Qaeda eliminato dagli americani dopo l'uccisione di Osama Bin Laden. Per le truppe speciali statunitensi, un altro successo. Sono pochi i particolari sull'operazione condotta nel sud della Yemen, terra di rifugio e base operativa per i militanti della rete del terrore. Si sa che è stata un'imboscata.

 

Da alcuni giorni, era stato individuato, i suoi movimenti erano seguiti. Domenica, a una squadra di Navy Seals, è stato ordinato di lasciare la base in Arabia Saudita in cui si trovava per colpire il bersaglio grosso, uno degli uomini più ricercati d'America. Lo hanno aspettato lunga la strada della sperduta provincia di Al Bayda e quando la macchina che lo trasportava è passata, i militari hanno ìniziato a sparare. Un muro di proiettili, caduto addosso alle tre persone che erano nell'autovettura. Che avrebbero risposto la fuoco. Ma non hanno avuto scampo.

Il bombarolo di Al Qaeda

Trentadue anni, Ibrahim al-Asiri era la mente dietro alcuni attentati, falliti o realizzati. Dopo non essere riuscito a far saltare in aria il volo Delta nel 2009 perché lo studente nigeriano che avrebbe dovuto fare esplodere l'esplosivo liquido che teneva nascosto nelle scarpe era stato bloccato dagli altri passeggeri, un anno dopo, il bombarolo di Al Qaeda, cercò di distruggere un aereo cargo yemenita con un congegno di sua invenzione.

Fu poi lui a consegnare e a nascondere sotto gli abiti del fratello di 23 anni la bomba che avrebbe dovuto uccidere un membro della casa reale saudita, il principe Mohammed bin Nayef bin Abdul Aziz. Il terrorista riuscì ad accedere nelle vicinanze del potente governante, ma l'esplosione uccise lui e solo sfiorò il principe.

Morto Ibrahim al-Asiri, c'è un altro leader di Al Qaeda al top della lista dei più ricercati dagli americani. Si tratta di Nasir Al- Wuhayshi, capo della rete terroristica nella penisola arabica e membro del cerchio più stretto di Osama Bin Laden.

L'offensiva contro i terroristi

E' lui l'uomo che si vede arringare una folla di un centinaio di terroristi, invitandoli a colpire l'America, in un video girato in Yemen qualche giorno prima dell'uccisione di Ibrahim al-Asiri. Un filmato che ha imbarazzato e non poco la Cia. Appena diffuse dalla Cnn, quella immagini avevano suscitato molte polemiche a Washington. Come era possibile che decine di terroristi potessero darsi appuntamento senza che l'apparato di sorveglianza e di sicurezza più capillare del mondo non ne sapesse nulla?

 

Le pressioni su Langley hanno quindi portato a una vera e propria offensiva militare contro i terroristi in Yemen. Nel giro di tre giorni, le basi di Al Qaeda sono state colpite dai droni. Almeno una sessantina di uomini sono stati uccisi, dicono le fonti americane. L'agguato dei Navy Seals contro Ibrahim al - Asiri faceva parte di questa operazione. Ucciso il bombarolo di Osama Bin Laden, adesso gli Usa devono prendere il suo erede nella penisola arabica.

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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