10 cose che abbiamo imparato questa settimana dalla Lega
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10 cose che abbiamo imparato questa settimana dalla Lega

Cosa abbiamo capito del Carroccio, tornato protagonista con la crisi alla Regione Lombardia? Che Roberto Maroni ha dimestichezza con il tavolo di poker, ma anche che nella Lega i quarantenni, a cominciare dal segretario lombardo Matteo Salvini, scalpitano per rottamare. Il segretario li ha rimessi in riga. E il Senatùr, intanto, dà lezioni di stile al Pd.

1 - VELTRONI FA SCUOLA: MARCO TIZZONI È LA BELLA POLITICA
Il candidato di Rho che ha rifiutato i voti dei clan è per il leader leghista «la bella politica». Termine coniato da Walter Veltroni. Maroni ha però un altro copyright: è stato il ministro dell’Interno che ha fatto arrestare più mafiosi. Ora vorrebbe Tizzoni o in Parlamento o alla Regione Lombardia.

2 - BOSSI DÀ LEZIONI AL PD
Il presidente fondatore della Lega, dopo lo scandalo Belsito, ha dimostrato che anche un ex generale può essere autonomo. Ai gazebo non vota Bobo, ma non intralcia il segretario. Però, mai stuzzicare il Senatùr che dorme...

3 - IN PADANIA PICCOLI RENZI IN AGGUATO
Matteo Salvini è stato rimesso in riga da Maroni, che aveva tentato di scavalcare sulla crisi lombarda. In più, Matteo in tv aveva detto a un pdl siciliano: «Chi ti ha fatto venire giù dall’albero?».

4 - CON LA LEGA MAI DIRE GATTO SE NON LO HAI NEL SACCO
Se uno deve sedersi a un tavolo di poker, è meglio che se la dia a gambe di fronte a un giocatore detto «Bobo». Il bluff di Roberto Maroni ha sbancato Roberto Formigoni. Il «Celeste» non ha afferrato che Bobo mentre trattava a Roma giocava su un altro tavolo a Milano: quello della pancia leghista, che ha rovesciato il mezzo sì al voto nel 2015. Ora Maroni è in pole position per il Pirellone e Formigoni sembra uno di quei politici romani che il gatto (Maroni) e la volpe (Umberto Bossi) facevano impazzire negli anni 90.

5 - LA LEGA NON CE L'HA PIÙ DURO
Almeno sull’Imu. Della falange dei sindaci guerrieri è rimasto solo quello di Pontida, Pierguido Vanalli. Si rifiuta di redigere il bilancio per non elaborare le aliquote Imu. Sta per essere commissariato.

6 - CHE PARTITO SEI, SE I GAZEBO NON LI HAI?
In attesa che il Pdl plachi l’ira del «Celeste», la Lega ha messo su una gazebata. Le primarie verdi hanno incoronato Maroni candidato governatore.
La Lega, che li ha inventati, sui gazebo (la prova del rapporto con gli elettori) continua a dare i numeri a tutti.

7 - LA RAMAZZA NON È UNA SCOPA AUTOMATICA
Se Renzo Bossi e Monica Rizzi furono dimissionati su due piedi dal Pirellone, su Davide Boni, accusato di peculato e truffa aggravata, silenzio assordante.

8 - LUCA ZAIA, MEGLIO TACERE
Sms di Alberto Giorgetti (Pdl): «Maroni ti mette in difficoltà». Zaia: «Che dice?». «Chiedi a Tosi». Zaia stacca il cellulare.

9 - FLAVIO TOSI, L'IMPAZIENZA NON PAGA
Lui, veneto, chiede il voto in Lombardia. I maligni: spera che il Pdl si rivalga su Zaia.

10 - CELODURISTA È IL TWEET
Tosi: «Formigoni, me ste ciapando para el cul?». Salvini: «Vai a letto con Twitter». «Celeste»: «Scoli troppi vini».

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Paola Sacchi

Sono giornalista politico parlamentare di Panorama. Ho lavorato fino al 2000 al quotidiano «L'Unità», con la mansione di inviato speciale di politica parlamentare. Ho intervistato per le due testate i principali leader politici del centrodestra e del centrosinistra. Sono autrice dell'unica intervista finora concessa da Silvio Berlusconi a «l'Unità» e per «Panorama» di una delle prime esclusive a Umberto Bossi dopo la malattia. Tra gli statisti esteri: interviste all'ex presidente della Repubblica del Portogallo: Mario Soares e all'afghano Hamid Karzai. Panorama.it ha pubblicato un mio lungo colloquio dal titolo «Hammamet, l'ultima intervista a Craxi», sul tema della mancata unità tra Psi e Pci.

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