Transart, sei appuntamenti da non perdere al festival dell'Alto Adige
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Transart, sei appuntamenti da non perdere al festival dell'Alto Adige

Le più innovative proposte tra arte, musica e performance. In cartellone per la 15esima edizione

Quello con Transart è un appuntamento molto atteso nel panorama festivaliero di fine estate. Perché presenta arte, musica e performance nelle loro declinazioni più inattese, nel bellissimo scenario dell'Alto Adige. E per festeggiare la sua quindicesima edizione, dal 9 al 26 settembre, il festival ha scelto boschi, gallerie d'arte, fabbriche dismesse, abbazie e case d'artista come palcoscenico.

Il punto di vista è molto particolare: rimanere sempre su un territorio di confine. Più creativo, più interessante e forse più capace di definire il presente. Ecco sei appuntamenti da non perdere.

1. Il lamento della guerra. Non hanno bisogno di presentazioni gli Einstürzende Neubauten, che a Transart presentano Lament, ultimo lavoro interamente dedicato alla Prima Guerra Mondiale, tra rumori di acciaio e oggetti d'epoca, registrazioni originali di vittime e carnefici, fino alle canzoni del primo reggimento afro-americano, il Fighters Harlem Hell. Con una sorpresa: la merenda con Blixa. Il frontman del gruppo tedesco aspetta il pubblico per un incontro informale, a base di vino, pane e speck, per parlare della polifonia del presente, tra passato e futuro. Il 16 e 17 settembre.

2. Musica e natura. A renderla nota al pubblico internazionale, fu uno spettacolo organizzato in un garage di Los Angeles insieme a un gruppo di bodybuilders, ciclisti e fisarmonicisti. È Tori Wranes, artista norvegese che ha fatto della sfida la sua cifra, trasformando le sue performance in spericolati spettacoli a base di architetture, natura e dialoghi con la musica dal taglio quanto più trasversale possibile. Questa volta presenta in prima assoluta Natural Enought? - extended version: il palcoscenico è il bosco del Monte di San Vigilio e la sua seggiovia monoposto, insieme ai corni alpini e al coro tirolese Choriosum. 18 e 19 settembre.

3. Si chiama Quiet Ensamble il duo che fa suonare la luce, il movimento di una mosca e le scariche elettriche di un frutto maturo. Al centro della sua indagine ci sono le relazioni tra tecnologia e natura, concreto e astratto, casualità e controllo, lavorando sul rapporto tra immagine e suono. Il risultato è in mostra, insieme ad alcune perfomance in cui suoneranno lampade, neon e una successione musicale orchestrata da pesci rossi in movimento. Opening Transart, 9 settembre.

4. Partita a scacchi. Fotografia delle relazioni umane, il gioco degli scacchi sa raccontare molto bene le dinamiche sociali. Al punto che il collettivo milanese Agon per il suo spettacolo Duello si ispira proprio a quello che si svolse tra i giocatori di scacchi Victor Kortschnoi e Anatoli Karpow nel 1981 a Merano. Nella loro interpretazione, quella partita è un crescendo di suoni su una scacchiera interattiva, per culminare in una sfida finale tra pianoforte e batteria. Il 19 settembre.

5. L'intelligenza del corpo. Il titolo è Low pieces ed è lo spettacolo in anteprima italiana del danzatore e coreografo Xavier Le Roy, che si interroga su quale sia il ruolo sociale del danzatore e quale si la percezione reciproca tra danzatore e spettatore. La sua proposta è quella di rompere tutti gli schemi, le convenzioni e le abitudini sociali, per presentare un'altra intelligenza, quella degli animali o delle piante, che non ha bisogno di traduzione. Il 25 settembre.

6. Ispirazione simposio. 26 musicisti, un cantante, otto ore di spettacolo e un luogo d'eccezione, la fabbrica Damani - Holz&Ko di Bressanone. Sono questi gli ingredienti che fanno dello spettacolo del Klangforum Wien un'avventura dionisiaca in otto parti. Dove le musiche classiche e contemporanee si intrecciano alle storie racchiuse in un bicchiere di vino. Dalle 17 fino a tarda notte, nella giornata conclusiva di Transart (26 settembre).

Transart, 9 - 26 settembre, vari luoghi dell'Alto Adige. Il programma completo disponibile qui.

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Gli Einsturzende Neubauten presentano il loro ultimo disco, "Lament"

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Micol De Pas