The XX "Coexist": la band cult inglese al secondo (grande) album
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The XX "Coexist": la band cult inglese al secondo (grande) album

Se non sfondi nelle classifiche di mezzo mondo, il successo arriva su strade inaspettate se la tua musica ha valore. Colonne sonore di telefilm, pubblicità, Shakira ha addirittura inserito un loro brano dentro un suo album. Vivere di musica, da indipendenti, è possibile

The XX, chi sono? È una band inglese nata solo nel 2008 e oggi è una delle più osannate dal pubblico indie (anche in italia). Il primo album "XX" viene lanciato nel 2009 e diventa subito un cult internazionale, uno degli album più belli dell'anno secondo The Guardian, Rolling Stone e NME, la bibbia della migliore musica del Regno Unito.

Nella recentissima "People List" di Pitchfork (altro media web di riferimento per la musica alternativa) è il 15esimo album migliore di tutti i tempi. L'11 settembre pubblicheranno "Coexist", secondo disco di inediti. È davvero molto atteso.

Due sono le canzoni (ufficialmente) già diffuse sul web, anche se molte sono già state suonate live. La prima è stata "Angels", la seconda "Chained", brani che tra l'altro non sono nemmeno stati nemmeno lanciati su iTunes come singoli, ma hanno già un videoclip di presentazione e di ascolto su Youtube.

L'interesse per il gruppo che opera a Londra è dimostrato dal fatto che quelle anteprime hanno avuto più di tre milioni di ascolti in poco più di un mese. E per molti di noi (e di voi) potrebbero essere dei perfetti sconosciuti.

A volte il successo non sta dentro le classifiche, anche se il loro album d'esordio in Inghilterra ha guadagnato il disco di platino, in onestà non sfondando negli Stati Uniti, con risultati tiepidi anche in gran parte dell'Europa.

Eppure il loro sound magico è stato utilizzato praticamente in ogni forma di prodotto media visivo (telefilm di successo, pubblicità, programma televisivo). Sono personaggi che vivono anche tanto di live (il concerto di Milano il 5 luglio 2010, è ormai storia e l'ultimo di Torino nell'ambito del Traffic a giugno ha fatto il pienone) e sono ospiti dei più grandi festival internazionali, come il Coachella in California.

La band, formata da Romy Madley-Croft e le due voci Oliver Sim e Jamie Smith (produttore, ha lavorato anche con Drake nel brano "Take Care") hanno un metodo di lavoro particolare. Tutti e tre scrivono in maniera individuale: registrano suoni e scrivono testi, lavorano in maniera solitaria, come se fossero solisti.

Si contattano attraverso il web, mettono insieme i pezzi e hanno dato vita a qualcosa di importante: "È un album di crescita, 'Coexist', ma non è fuori dal nostro mondo", ha dichiarato di recente Romy.

Lo chiamano minimalismo pop, una musica fatta di pochissimi elementi che arrivano naturali, mai costruiti o artificiali, è una forma di auto-controllo genetico, a volte di confine con qualcosa di esplicitamente pop e in rari casi, dance. "Non vogliamo rientrare nel cliché del fare qualcosa di eccessivo", hanno detto pochi giorni fa a un giornalista di Pitchfork.

Forse in questo momento dove dall'altra parte dell'emisfero musicale domina la dance, i toni "riposati" e di maggiore spessore fanno da contraltare quando domina il "rumore". Non è un caso che stiano emergendo personaggi come Frank Ocean e che Adele possa aver avuto un successo planetario con "Someone like you". Tra l'altro i The XX la amano, hanno realizzato anche un remix di "Rolling in the deep", dopo la stima espressa in più occasioni sulla sua musica.

Shakira ha introdotto una cover (l'unica del suo repertorio) di "Islands" in un suo album, mentre Rihanna ha utilizzato il loro pezzo strumentale "Intro" all'interno della traccia "Drunk on love" contenuta in "Talk That Talk". Capite che cosa sono questi ragazzi?

"Mentre registravamo il primo album", hanno raccontato, "non avevamo alcuna aspettativa, stavamo scrivendo per il puro gusto di farlo. Questa volta, eravamo spaventati. Poi abbiamo iniziato a scrivere di noi, abbiamo cantato questi brani e li sentiamo nostri, è importante che si senta che sono testi reali, vicini alla nostra sensibilità". Sembra che ci siano riusciti.

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Alessandro Alicandri