The Voice of Italy: le Audizioni. Le 21 pagelle della terza puntata
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The Voice of Italy: le Audizioni. Le 21 pagelle della terza puntata

Commento, analisi e voti ai talenti mostrati su Raidue il 21 marzo 2013. Attenzione alla musica, ai brani cantati, all'interpretazione portata sul palco di provini aperti al pubblico. Le emozioni (e le stonature) tra le cover più belle di sempre

Tornano come ogni settimana i voti alle esibizioni di "The Voice" relativi questa volta alla puntata del 21 marzo 2013, in onda come sempre su Raidue. Il talent show dove a contare non è il vestito o il volto, ma la voce è vivo e di successo. Avremo anche oggi i giudizi sulle performance di ieri sera qui, sul Canale Cultura di Panorama.it. Quali saranno i concorrenti potenziali con maggior talento? Scopriamoli insieme.

Partiamo da Giuliana Danzé, la prima a esibirsi. L'ex ragazza di "Ti lascio una canzone" ha portato sul palco "Listen" di Beyoncé (2007, dalla colonna sonora del film musical "Dreamgirls"). Grande capacità, grande estensione, un volto che trasmette passione per la musica. La apprezzeremo anche su brani dove non sarà necessario "strizzare" così la sua bella vocalità? Ce lo auguriamo - Sceglie Noemi.

GIULIANA DANZÈ - VOTO: 7 E MEZZO

La seconda è Ilaria Deangelis, sul palco con «Ain't no sunshine» di Bill Withers (1971, da "Just as I am", ha tantissime cover). Per aver cantato uno dei brani soul più belli di sempre, ha una bella gola, un'ottima intenzione nel canto ma manca forse di fascino. Non sembra essere particolarmente conturbante nell'espressione vocale - Sceglie Piero Pelù.

ILARIA DE ANGELIS - VOTO: 6

Lorenzo Campani ha cantato «La sera dei miracoli» di Lucio Dalla (1980, da "Dalla"). Molto teatrale, troppo tecnico all'inizio e troppo struggente alla fine, ha regalato complessivamente un'esibizione di ottimo livello con un grado di intensità notevole. Dimostra grande passione per il canto e per la musica - Sceglie (di nuovo, dopo aver già lavorato con lui) Riccardo Cocciante.

LORENZO CAMPANI - VOTO: 7/8

È il momento di Giulia Penza, esibitasi in "Mercy" di Duffy (2008, da "Rockferry"). Una canzone azzeccata, bel graffio, grande energia. È mancata a tratti l'intonazione forse dovuta a poca tecnica. Ha vinto la grinta ma va considerata la sua giovane età, dove l'entusiasmo è dominante, va bene così. Presenza molto piacevole - Sceglie Piero Pelù.

GIULIA PENZA - VOTO: 6 E MEZZO

Non è andata molto bene a Claudia D'Ulisse, sul palco con "The Greatest love of all" (1984, da "Whitney Houston"). Il problema di questa voce, tutto sommato molto gradevole, è stato l'avvicinarsi ai provini a un brano ovvio, usurato dal tempo. Andare oltre gli anni '80 le avrebbe portato più fortuna - Eliminata.

CLAUDIA D'ULISSE - VOTO: 6+

Emanuele Lucas, il biondo ricciolino, canta "L'ultima occasione" (Mina, 1965). Si capisce perfettamente che il bravissimo ha un mondo interiore che esce bene dal canto. Ha anima, ha carattere. La voce in alcuni punti è stata poco precisa, non intonatissima. Rischia nonostante tutti questi presupposti di perdere importanza perché non è molto originale - Sceglie Raffaella Carrà.

EMANUELE LUCAS - VOTO: 7+

Rosalia Davì canta "When a man loves a Woman" di Percy Sledge (1966). Che voce stupenda! Così profonda, quasi maschile, ricorda una diva degli anni '80, una donna di colore. Canta con l'esperienza e l'età necessaria per fare di questo capolavoro soul un'esibizione eccellente, non banale, non da karaoke. Bravissima - Sceglie Riccardo Cocciante.

ROSALIA DAVì - VOTO: 8

Francesco Spaggiari canta "Amore che vieni, amore che vai" (Fabrizio De André, 1966). La scelta è decisamente non appropriata per il programma. Nonostante la sua voce sia bellissima, ha avuto un problema di eccessiva sicurezza che lo ha reso (nella voce, non nel suo volto) un po' algido, freddo. Meritava l'accesso - Eliminato

FRANCESCO SPAGGIARI - VOTO: 6/7

Ora tocca a Chiara Papalia, canta "Born this Way" di Lady Gaga (2011). Raffaella Carrà ha preso una cantonata pazzesca, a nostro avviso. Non abbiamo ancora sentito in questo programma una performance così imprecisa, con una pronuncia così abbozzata, mancava anche il senso del ritmo, il canto era un disastro. L'effetto hit dance ha conquistato la regina del pop - Sceglie Raffaella Carrà.

CHIARA PAPALIA - VOTO: 4

Diana Winter ha cantato "Kiss" di Prince and The Revolution da "Parade" (1986). Grande emozione nel sentire e vedere la performance, professionalità straordinaria unita a una bellezza della voce che ti strappa via dalla sedia e ti costringe a ballare. Una performance incredibile, energica, femminile, di grande impatto ma con semplicità, senza strafare - Sceglie Noemi.

DIANA WINTER - VOTO: 8 E MEZZO

Federica Celio è la ragazza dalla misé sensuale che si esibisce con "I don't know" di Noa (1994, album omonimo). L'ha fatta praticamente identica all'originale. La sua immagine è una grossa maschera rispetto alla voce che invece ha una semplicità e un dramma che il suo look rendeva più opaco e quindi meno efficace. Brava, interessante - Sceglie Cocciante.

FEDERICA CELIO - VOTO: 7

Andiamo a Marica Lermani che ha cantato "Pieces of dream" di Anastacia (2005, greatest omonimo). Bel sapore dark, voce muscolosa, molto vicina all'ambiente rock metal. Deve perdere quella timidezza e sciogliere un po' le briglie, l'emozione fa molto effetto (e non positivo) sulle sue esibizioni. Ad ogni modo, molto brava - Sceglie Piero Pelù.

MARICA LERMANI - VOTO: 7 E MEZZO

Jacopo Sanno è il ragazzo che si è esibito nel pezzo "Ordinary People" di John Legend (2005, da "Get Lifted"). Finalmente una voce divertente, tenera, dolce. Poco tecnico, non molto bravo nel risultato finale, ma un bel concentrato di emozione - Sceglie Noemi.

JACOPO SANNO - VOTO: 7+

Altra ragazza scartata da questa giornata di provini, parliamo di Agata Leanza con "Eye in the sky" degli the Alan Parsons Project. Brano frutto di una scelta sbagliata, canto molto poco personale, seppur piacevole. Forse c'era una vena di rassegnazione, un distaccamento tra quello che voleva esprimere e quello che ha effettivamente dato. Peccato - Eliminata

AGATA LEANZA - VOTO: 5/6

Andiamo ora a Francesca Monte, canta "Nothing real but the love". La canzone di Rebecca Ferguson (2011, da "Heaven") è già diventato un grande classico. L'esibizione è impeccabile, in un perfetto equilibrio tra maturità vocale, credibilità, sfumature interessanti che viene voglia di scoprirle, approfondirle al meglio - Sceglie Noemi.

FRANCESCA MONTE - VOTO: 7 E MEZZO

Noemi Smorra, cantante e attrice, canta "Tutt'al più" di Patty Pravo (1970). Un canto molto di posa, eccessivamente teatrale, un pochettino lezioso ma perfettamente aderente al personaggio. Non sembra avere i numeri per un successo discografico. Incuriosisce, ha una personalità che non si dimentica. Ma da lì a diventare pop star - Sceglie Raffaella Carrà.

NOEMI SMORRA - VOTO: 6+

Pasquale e Michele Tibello sono i gemelli (due fratelli che valgono come un solo concorrente) cantano "I giardini di marzo" di Lucio Battisti (1972). Esibizione spicciola, da karaoke, pessima sotto ogni punto di vista. Alcuni suoni della voce erano molto carini, anche se molto imitativi - Scelgono Cocciante

GEMELLI TIBELLO - VOTO: 3

Antonella Calabrese, speaker radiofonica, canta «Sunrise». Anche lei non viene scelta, ma aveva gli ingredienti per riuscire a passare quantomeno questa fase. Il difetto di questa esibizione sta certamente nel canto vibratissimo delle strofe. L'atteggiamento sul palco era perfetto, ma nascondeva poi qualcosa di poco naturale. E il brano certi aspetti li mette subito in vista - Eliminata.

ANTONELLA CALABRESE - VOTO: 5

Silvia Caracristi canta "Love Song" (The Cure, 1989 da "Disintegration"). L'interpretazione è piacevole, intensa, molto personale, davvero emozionante. La sua voce ha un sapore che sa di nuovo per l'Italia, può dare ancora tantissimo. Voce commovente - Sceglie Noemi.

SILVIA CARACRISTI - VOTO: 8+

Siamo alle ultime battute, è ora il turno di Giusy Mangiaruga con "Nessuno mi può giudicare" di Caterina Caselli del 1966. Forse non c'è un brano meno adatto da cantare su un palco dove si è giudicati, peggio ancora se si è così giovani e ancora poco esperti nel rendere personale un pezzo che è ormai una colonna portante della musica italiana. Troppe "svisate" estetiche e non ben collocate prima, troppa poco umiltà dopo l'eliminazione poi - Eliminata.

GIUSY MANGIARUGA - VOTO: 4

Ultima ma non meno importante è stata Daphne Nisi, esibitasi in "Aquarius" (1969, dal musical "Hair"). La scelta della canzone ha fatto metà del lavoro perché la voce non particolarmente interessante se non nelle note altissime, ha dato l'idea di un talento che potrebbe cadere facilmente al prossimo ostacolo. Ci sono delle potenzialità, bisogna solo capire se le possiamo vedere anche in altri brani - Sceglie Raffaella Carrà.

DAPHNE NISI - VOTO: 7

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Alessandro Alicandri