The Voice of Italy: le Audizioni. Le pagelle della seconda puntata
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The Voice of Italy: le Audizioni. Le pagelle della seconda puntata

Commento, analisi e voti ai talenti mostrati su Raidue il 14 marzo 2013. Attenzione alla musica, ai brani cantati, all'interpretazione portata sul palco di provini aperti al pubblico. Le emozioni (e le stonature) tra le cover più belle di sempre

Tornano anche oggi i voti alle esibizioni di "The Voice" relativi alla puntata del 14 marzo 2013, in onda su Raidue. Il talent show dove a contare non è il vestito o il volto, ma la voce. Avremo anche oggi i giudizi sulle performance di ieri sera qui, sul Canale Cultura di Panorama.it. Quali saranno i concorrenti potenziali con maggior talento? Scopriamoli insieme.

Il primo a esibirsi è Manuel Foresta con "If I ain't got you" di Alicia Keys (2004, da "The Diary of Alicia Keys"). La sua voce è davvero interessante, anche se manca un po' di personalità. Come fa una voce così bella a sembrare così comune, a tratti banale? Gli servirà un lavoro di consapevolezza per veicolare meglio le emozioni partendo da buone capacità e timbro che non si dimentica. La grinta, questo è certo, non gli manca - Sceglie Raffaella Carrà

MANUEL FORESTA - VOTO: 7

A seguire troviamo Mattia Lever, canta per i giudici "Heaven" di Bryan Adams (1985, da "Reckless"). Lo avevamo già notato e visto con piacere a "Ti lascio una canzone". In breve possiamo dire che Mattia ha un'innocenza interpretativa, una pulizia che si astrae da qualsiasi imitazione. È bravo e puro, ha una passione per la musica con un potenziale altissimo - Sceglie Riccardo Cocciante.

MATTIA LEVER - VOTO: 8

Terza cantante sul palco è Samantha Discolpa, già protagonista dell'annata 2002/2003 di Amici. Canta "Maledetta primavera" di Loretta Goggi (1981, da "Il mio prossimo amore"). C'è un doppio problema per questa voce, tecnicamente indiscutibile. Ha portato sul palco una performance da bravissima corista e non da ottima cantante solista. Poi, si tratta di un brano difficile che sa di vecchio se non viene cantato dalla sua interprete originale e non permette grandi personalizzazioni. Il risultato è stato deludente quindi dal punto di vista dell'originalità. Un brano diverso, forse, avrebbe cambiato tutto - Eliminata

SAMANTHA DISCOLPA - VOTO: 6/7

Marco Cantagalli, il ragazzo col vecchio maglione, porta "Candy" di Paolo Nutini (2009, da "Sunny Side Up"). Non nascondiamolo: è stata una scelta di gran classe che si presta bene con la sua voce, con poche possibilità d'estensione (pare), ma con una grande intenzione, grande riflessione sul testo del brano, ha delle ottime doti interpretative. E modula la voce in un modo affascinante. Rimane il fatto che non si tratta di un concorrente eccezionale. Bravo, ma non eccezionale - Sceglie Pelù.

MARCO CANTAGALLI - VOTO: 7+

Passiamo ora a Marsela Cibukaj, la ragazza di origine albanese che ha partecipato alla versione albanese di The Voice. Ha presentato "L'amore si odia" di Noemi (2009, da "Sulla mia pelle"). La sua voce è troppo istituzionale, troppo esperta ma non per questo unica. Emotivamente il pezzo non esce allo scoperto, anche se nella seconda parte ha mostrato un carattere più aggressivo e personale. Non è male, ma non ha molto appeal per un futuro discografico.

MARSELA CIBUKAJ - VOTO: 6 E MEZZO

Veronica De Simone canta la canzone più difficile tra le canzoni più difficili al mondo, "At last" di Glen Miller (notissima la versione di Etta James, siamo nel 1960). La sua immagine fortemente giovanile si mescola a una voce di una naturalezza e di una bellezza sconvolgenti. Riuscivi a scordarti che è italiana, che non è famosa, che si può cantare ancora a questo livello senza risultare banali. Personalità e bravura senza confini - Sceglie Raffaella Carrà.

VERONICA DE SIMONE - VOTO: 8 E MEZZO

Spostiamoci a Daniele Nicolò, ha cantato "Non me lo so spiegare" di Tiziano Ferro (2004, da "111"). Il problema di questo ragazzo è l'insicurezza. Troppa e troppo in superficie. Forse andava studiato meglio il brano o spostare la scelta su qualcosa di più sorprendente. È un peccato perché le potenzialità sembrava ci fossero, ma sono uscite a tratti e male - Eliminato.

DANIELE NICOLO' - VOTO: 6

Cristina Balestriere è la ragazza (ormai donna, ha 35 anni) che in 90 secondi ha portato la particolarissima "Right to be wrong" di Joss Stone (2004, da "Mind Body & Soul"). La carica esplosiva della sua voce si accompagna a un atteggiamento sul palco pieno di grinta e personalità, pure troppa. Un po' ruffiana, un po' marcatamente teatrale. Dovrebbe contenere il suo essere un po' eccentrica - Sceglie Pelù.

CRISTINA BALESTRIERE - VOTO: 6

Come si fa a cantare "Hallelujah" di Leonard Cohen uscendone vivi? È un brano che ha avuto tantissime cover di successo, il brano nasce nel 1984, ma ci sono troppi metri di confronto di altissimo livello. Giuseppe Scianna ha una voce, ancor prima di una voce cantata, che ti ipnotizza. Il problema di queste voci è che su molte canzoni potrebbe "spegnersi" l'incanto, ma l'esplosione sul finale è stata a dir poco commovente - Sceglie Noemi.

GIUSEPPE SCIANNA - VOTO: 8+

Passiamo a una voce scartata dal programma, quella di Maria Grazia Terranova, giovane interprete esibitasi in "È l'amore che conta" di Giorgia (2011, da "Dietro le apparenze"). Manca di tutto: personalità, voce, estensione, precisione. Molto fragile, anche sul finale. Non ci è piaciuta così come non è piaciuta ai giudici, deve ancora crescere molto - Eliminata.

MARIA GRAZIA TERRANOVA - VOTO: 5

Samuele Spallitta, il ragazzo con i baffi e il cappello che viene da Torino ha cantato "Georgia on my mind" (Ray Charles, 1960) ha una voce da club molto matura per la sua età, perfettamente soul. È un talento che va un po' personalizzato e sentito su brani italiani. Questa esibizione lascia un buon gusto in bocca, ma c'è ancora qualche punto interrogativo da togliere.

SAMUELE SPALLITTA - VOTO: 7+

Chiara Furfari è la giovanissima che porta sul palco un brano giovane, giovanissimo. Ci riferiamo a "Price Tag" della bravissima Jessie J (2011, da "Who you are"). Finalmente una scelta fresca, pulita, divertente! La sua è ancora immatura, insicura, ma ha una grinta speciale. La sua immagine non tenta di imitare nessun modello pop. È semplicemente se stessa - Sceglie Noemi.

CHIARA FURFARI - VOTO: 7 E MEZZO

Siamo ora alla ragazza ipovedente, la bellissima Yasmin Kalach. Canta "Una ragione in più" di Ornella Vanoni (1969). Grandissima voce, grandissima potenza vocale, grande freschezza anche di fronte a un brano decisamente non giovane. Ottima scelta del brano e buona performance. Ha le caratteristiche giuste per dare molto anche in altri brani - Sceglie Pelù

YASMIN KALACH - VOTO: 7

Il caso della settimana è senza dubbio quello di Jessica Morlacchi, ex Gazosa. Canta "Oggi sono io", uno dei brani più belli di Alex Britti (1999 da It.Pop). Bella voce, grande presenza scenica. Unico particolare non trascurabile: sembra essere totalmente opaca. Noi siamo tra i tanti che abbiamo tifato per lei e per la sua band agli esordi. Ma quella pulizia, quella semplicità, quell'onestà di intenti sembra essersi totalmente dissolta nel nulla. È un peccato e ci auguriamo sia solo un'impressione - Sceglie Cocciante.

JESSICA MORLACCHI - VOTO: 6-

Daniela Facchiano è la ragazza londinese che ha portato un mix interessante tra "Just The Way You Are" e "Stand by Me" rispettivamente di Bruno Mars e Ben E. King. L'idea del mash up era fantastica, ma la sua voce è totalmente priva di personalità, le manca tecnica seppur molto intonata, le manca atteggiamento. È molto bella, ma questo a "The Voice" non basta - Eliminata.

DANIELA FACCHIANO - VOTO: 5/6

Siamo quasi alla conclusione. Abbiamo Vito Ardito, un signore non più giovanissimo ma con una forte dose di fascino e di spirito. Canta "Tracce di te" di Francesco Renga (2002, da "Tracce"). Ha una voce molto bella, molto imitativa, poco personale, ma piuttosto malleabile nonostante la sua età. Sembra abbia grande umiltà e voglia di imparare.

VITO ARDITO - VOTO: 7+

Paola Criscione e la prima emo dell'edizione, e ci voleva! Eccola sul palco con i suoi piercing a canta "Bring me to life" (2003, da "Fallen". La sua esibizione è incerta all'inizio, ma cresce nota dopo nota. Quasi senza saperlo, il suo canto ha tantissimo corpo, ha una consistenza piacevole e un'innocenza che risulta coinvolgente. C'è molto da lavorare sulla tecnica - Sceglie Pelù.

PAOLA CRISCIONE - VOTO: 7

Chiara Luppi, ex nutrice di "Giulietta e Romeo", canta "Amor mio" di Mina (1971). La sua voce è stupenda, aggressiva, ottima su diversi livelli. Di sicuro non è una voce giovane o giovanile, le manca un po' di emotività. Ma se The Voice deve premiare le voci più belle, la sua lo è. È bellissima, grintosa, con una forza speciale - Sceglie Raffaella Carrà.

CHIARA LUPPI - VOTO: 7/8

Siamo alle battute finali e passiamo a Timothy Cavicchini, canta "Sweet Child O'Mine" dei Guns n' Roses (1988, da "Appetite for destruction"). Nonostante il suo impatto d'immagine un po' troppo "estetico" e consapevole, fa un'ottima esibizione anche se non ha grande presenza scenica. È un po' grezzo, va ammaestrato ma lasciato libero di fare il suo genere. Ha una voce piacevole - Ha scelto Pelù.

TIMOTHY CAVICCHINI - VOTO: 7

Rocco Ferri è un altro eliminato dalla trasmissione, canta "Overdose d'amore" di Zucchero (1989, "Oro, incenso e mirra"). Un brano complicato da portare in versione cover, ha una grande voce e un bell'atteggiamento. Chissà come mai non è stato scelto? È difficile capire il motivo, forse non ha dimostrato di avere nulla di davvero speciale, almeno non in questo brano - Eliminato.

ROCCO FERRI - VOTO: 6

Ultima cantante è Antonia Laganà, si presenta sul palco con "Notturno" di Mia Martini. La pasta della voce è incantevole, ma anche qui rientriamo in una categoria che non ha la giusta freschezza, quella che serve per emergere in un mercato. Tecnicamente ci siamo, l'estensione è buona anche sulle note basse. Un po' troppo negli standard di chi sa cantare ma non è in grado di portare grandi emozioni al pubblico.

VOTO - ANTONIA LAGANA' - VOTO: 5 E MEZZO

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Alessandro Alicandri