The Dandy Warhols in tour con l'entusiasmo dei debuttanti
Scott Green
Musica

The Dandy Warhols in tour con l'entusiasmo dei debuttanti

Intervista a Courtney Taylor-Taylor, frontman della band di Portland che passa dall'Italia per due date

The Dandy Warhols non sono riusciti a replicare il successo di Bohemian Like You, la hit che li aveva catapultati in vetta alle classifiche planetarie nel 2000, ma in 22 anni di carriera non hanno mai smesso di produrre ottima musica. L'ultima fatica del quartetto originario dell'Oregon è il nono album Distortland (Caroline International/Universal), perfetta combinazione di alternative rock e pop raffinato più abbondante del solito a rinfrescare il sound. "Abbiamo deciso di cambiare rotta, aggiungendo alle nostre chitarre 'sporche' le melodie pulita dei sintetizzatori" racconta il leader Courtney Taylor-Taylor.

Nonostante l'evoluzione, basta un paio di note per riconoscervi. La caratteristica che vi rende inconfondibili?
"Credo che le nostre canzoni abbiano un impatto emotivo fortissimo. Quando abbiamo cominciato, dire che strimpellavamo è tanto: ci bastava seguire l'ispirazione per comporre. Oggi ce la caviamo decisamente meglio con chitarra, batteria e tastiere, ma continuiamo a lasciarci guidare dalla musica e basta".

Il brano che più rappresenta il nuovo disco?
"The Grow Up Song, perché è estrema, fuori dagli schemi, in questo senso contiene l'essenza del cd: le tracce sono varie, non ce n'è una simile all'altra. Abbiamo sperimentato come non capitava dagli inizi e andiamo molto orgogliosi del risultato; amiamo l'album alla follia e non vediamo l'ora di salire sul palco per condividerlo con i nostri fan, sicuri che non resteranno delusi".

In Italia salirete su due palchi (13 maggio a Brescia, Latteria Molloy, e 14 maggio a Ravenna, Bronson, ndr): la prima cosa che fa quando arriva nel nostro Paese?
"Sarò banale, me ne rendo conto, ma è la pura verità: mangio e bevo. In pratica, faccio scorta per il resto del tour: tra cibo e vino, non esiste posto che mi dia tanta soddisfazione a tavola. Poi se riesco, monto in sella a una moto: anche a questo giro spero di recuperare una Ducati e perdermi per qualche ora in mezzo alle vostre campagne meravigliose".

Un'anticipazione sul concerto?
"Non andiamo matti per gli effetti speciali e la scenografia sarà come al solito sobria: da sempre la nostra attenzione è concentrata sulle canzoni, quello che succede intorno ci interessa poco, e sappiamo che chi ci segue apprezza e si aspetta questo da noi. Del resto, i nostri fan sono i più intelligenti del mondo: badano alla sostanza, non all'apparenza".

In scaletta non mancherà Bohemian Like You: non vi siete ancora stancati di suonarla?
"Scherza? È il momento magico dello show: quando partono i primi accordi, l'atmosfera diventa incandescente! Il bello è che ogni volta noi quattro viviamo un'esperienza unica. Tutto merito del pubblico: quel pezzo è una bomba di energia ed esplode grazie ai cori e ai balli scatenati che ci riempiono orecchi e occhi. Minuti di pura gioia che ci accompagna fino allo show successivo".


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Cristina Marinoni