Sant’Elpidio a Mare: L'eMPathia chiude "Jazz di Marca"
Carta da Musica
Musica

Sant’Elpidio a Mare: L'eMPathia chiude "Jazz di Marca"

La rassegna ha ospitato anche Noa, The Cookers e Fabrizio Bosso

La vita, amico, è l'arte dell'incontro non è solo il titolo del leggendario album di Vinicius de Moraes, Giuseppe Ungaretti e Sergio Endrigo del 1969, ma è anche una profonda verità, soprattutto in campo artistico.

E' sicuramente un incontro felice quello tra l'esuberanza vocale dell'italo-brasiliana Mafalda Minnozzi e le raffinate architetture chitarristiche dell'americano Paul Ricci, in arte eMPathia Jazz Duo, che ieri sera hanno incantato il pubblico del Diamond Center di Porto Sant'Elpidio per l'ultimo appuntamento del circuito Jazz di Marca. Il concerto, che ha chiuso la sedicesima edizione del Sant’Elpidio Jazz Festival, promosso dall’Associazione Syntonia Jazz guidata da Alessandro Andolfi, ha alternato con gusto e naturalezza classici della bossa nova, standard jazz e capolavori della canzone italiana come Volare, Estate e Nessuno.

Due ore di canzoni sospese tra virtuosismo e divertimento, senza mai un calo di tensione, dove l'interpretazione appassionata e teatrale della cantante di origini marchigiane trovava il perfetto contrappunto nella pulizia sonora e nel sapiente gioco di sottrazione del chitarrista newyorchese, che ha collaborato con il gotha del jazz e della bossa nova(tra cui Harry Belafonte, Astrud Gilberto, Anthony Jackson, Steve Jordan e Randy Brecker).

Non potevano mancare un paio di standard del leggendario duo Rodgers and Hart, con un'interpretazione ricca di pathos del capolavoro My funny Valentine e una versione elegantemente minimalista del meno celebre Small hotel.


L'eMPathia Jazz Duo è un progetto di respiro internazionale concepito, maturato e prodotto a San Paolo, che è tornato per una sera alla casa madre, l'Italia, dove ha mosso i primi passi artistici Mafalda Minnozzi, prima di traferirsi a vent'anni in Brasile, attratta dalla fervente scena musicale carioca, per poi stabilirsi nella megalopoli di San Paolo, dove tutt'ora risiede.

eMPathia Jazz Duo è anche il titolo del loro primo album, prodotto da Musica Popolare Italiana, nel quale spiccano Agua de Beber e Inutil Paisagem di Jobim e La vie en rose di Edith Piaf, oltre a quattro brani italiani che non hanno certo bisogno di presentazioni: Arrivederci, Azzurro, Estate e Nessuno.

Una chiusura riuscita e partecipata, quella di Jazz di Marca, che nelle settimane scorse ha ospitato in Piazza Matteotti la all star dell'hard bop dei The Cookers, gli incontri tra il promettente sax di Mattia Cigalini e la tromba senza confini di Fabrizio Bosso e tra la voce di Noa e la chitarra di Gil Dor, l'accattivante progetto Trace Elements formato dal pianista Paolo di Sabatino con Christian Galvez al basso e Jojo Mayer alla batteria.

“Jazz di Marca è ormai un festival conosciuto in tutta Italia -ha sottolineato il direttore artistico Alessandro Andolfi- e la conferma arriva anche quest’anno da un calendario che ospita musicisti presenti in molti altri cartelloni di festival jazz nel resto del mondo e non solo nei programmi dei festival italiani. Con la presenza di Noa vogliamo sottolineare anche il nostro impegno a favore di un ruolo trainante della musica anche in ambito sociale e formativo”.

I più letti

avatar-icon

Gabriele Antonucci