Sanremo 2018: le pagelle della terza serata
Musica

Sanremo 2018: le pagelle della terza serata

In gara Quattro Nuove Proposte e 10 Big. Grande entusiasmo per i Negramaro che cantano Poster con Claudio Baglioni. James Taylor duetta con Giorgia

Inizia con quattro nuove proposte la terza serata del Festival di Sanremo. La giuria demoscopica premia Mudimbi, ma anche per i giovani la partita è ancora aperta. Qui di seguito, le nostre pagelle alle esibizioni degli esordienti e dei dieci Big. 

Mudimbi - Il mago

In qualche passaggio ricorda lo stile Caparezza, ma poi la canzone diventa di maniera. Qualche pregio ce l'ha, è piacevole all'ascolto ed è ben interpretata, ma alla fine non decolla.

Voto 5

Eva - Cosa ti salverà

Una ballad assolutamente nella norma, senza grandi slanci e aperture melodiche. Vien da pensare che Eva sia molto più adatta e a suo agio con brani dall'attitudine rock and roll.

Voto 5

Ultimo - Il ballo delle incertezze

Il brano ha una sua intensità e non è per nulla facile da interpretare. Ultimo ci crede molto e si vede. La sensazione è che sia in grado in intercettare molti voti dalla giuria popolare.

Voto 6

Leonardo Monteiro - Bianca 

Una canzone melodica che si avvita su stessa e con un refrain che non convince. Niente di nuovo o di rilevante.

Voto 5

Giovanni Caccamo - Eterno

Un pezzo ampiamente orchestrale. Ti aspetti che a un certo punto arrivi la svolta melodica a favore delle radio, ma in realtà non succede nulla. Interpretazione elegante, però non basta.

Voto 5

Lo Stato Sociale - Una vita in vacanza

Indiscutibilmente il brano più furbo e movimentato del Festival. Impazza sui social e in radio diventerà presto un tormentone. Persino la platea dell'Ariston batte le mani a tempo per lo Stato Sociale. Comunque vada, hanno già vinto. Effetto Occidentali's Karma?

Voto 6 

Arrivano i Negramaro e il teatro si scalda soprattutto quando duettano con Baglioni sulle note di Poster riarrangiata in chiave rock nello stile della band salentina. Trionfo. 

Luca Barbarossa - Passame er sale 

Una canzone d'altri tempi che appartiene a un'altra era della musica popolare. Barbarossa la interpreta bene a modo suo ma sul palco dell'Ariston l'effetto è un po' straniante.

Voto 5,5

Enzo Avitabile e Peppe Servillo - Il coraggio di ogni giorno

Due artisti veri alle prese con un pezzo profondo e di impegno civile nel segno della world music. Una raffinatezza molto distante dall'atmosfera del Festival.

Voto 6,5

Max Gazzè - La leggenda di Cristalda e Pizzomunno

Un poeta pop raffinato ed originale come la ballad sinfonica che ha portato a Sanremo. Bella la storia raccontata dal testo, quella di uno scoglio che ogni cent'anni si anima e diventa un uomo a cui le sirene restituiscono per una notte la donna amata. Ottimo. 

Voto 7

Roby Facchinetti e Riccardo Fogli - Il segreto del tempo

I Pooh non ci sono più, ma in questo pezzo rivivono più che mai. Una ballad corale nel segno della nostalgia e dei ricordi di una vita. 

Voto 5

Ermal Meta e Fabrizio Moro - Non mi avete fatto niente

Funziona in radio e loro, superato il rischio dell'esclusione dal Festival, la cantano con tutta la convinzione di cui sono capaci. "Perché tutto va oltre le vostre inutili guerre" dicono all'unisono in un pezzo pop folk che punta dritto al podio.

Voto 6

Noemi - Non smettere mai di cercarmi

Ha voce, personalità ed esperienza. E sa conferire intensità a una ballad impegnativa che si fa apprezzare ascolto dopo ascolto.

Voto 6

Un gigante sul palco: James Taylor che, dopo La donna è mobile, duetta con Giorgia sulle note di You've got a friend. Magic moment.

The Kolors - Frida (Mai mai mai)

Un brano pop ritmicamente potente, perfetto per l'airplay e le piattaforme streaming. Stash ha voce e se la cava molto bene anche con la chitarra. 

Voto 6

Mario Biondi - Rivederti

Uno sprazzo di classe da un artista di caratura internazionale. Rivederti non è certo un pezzo sanremese dal punto di vista melodico, ma la scelta di volare alto merita comunque rispetto.

Voto 6,5

ANSA/CLAUDIO ONORATI
Max Gazzè

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Gianni Poglio