Sanremo 2014, le pagelle della prima serata
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Sanremo 2014, le pagelle della prima serata

Il Liga omaggia De André, poi Arisa inaugura la gara. Gualazzi e Bloody Beetrrots convincono. Standing ovation per Cat Stevens - Le foto - Social #Sanremo  - Sanremo Story: i presentatori  e le vallette

Dopo il caos in sala, le proteste e gli inconvenienti tecnici, parla la musica. Quella di Fabrizio De André che avrebbe compiuto 74 anni proprio il 18 febbraio. Ligabue accompagnato da Mauro Pagani riporta il Festival a quello che è o dovrebbe essere: un evento musicale. Insieme rileggono un capolavoro, Creuza de ma. La platea in silenzio ascolta e alla fine applaude. Forse si comincia... 

Di seguito le pagelle della prima serata a cominciare da Giusy Ferreri, l'ultima big ad esibirsi.

- Giusy Ferreri

L'amore possiede il bene: ha dalla sua una voce immediatamente riconoscibile. Si esibisce almeno 20 minuti dopo la mezzanotte e non incide: un brano a tinte pop con una ritmica martellante che non scalda. Voto: 5 

Ti porto a cena con me: un pezzo d'atmosfera, potente quanto basta e ben interpretato. Da riascoltare. Voto: 6 - Qualificata

Alle 23, 59 il momento cult della serata: dalla macchina del tempo rispunta un mito 70's, Cat Stevens con quella voce speciale per nulla intaccata dagli anni. Cat-Yusuf si concede anche un remake si All you need is love e persino l'Ariston per qualche istante si accende. Standing ovation. Gran finale con Father and son. Da brividi.

- Perturbazione

L'unica: Pop e synth, con accenni di R&B. Raffinati e tecnicamente ineccepibili. Ma il pezzo non arriva (a chi scrive, per gli spettatori è largamente il migliore).  Voto: 5,5 Qualificata

L'Italia vista dal bar: ha un discreto respiro melodico questa canzone che racconta il Belpaese visto dal lato del bancone dei bar. Voto: 6,5 

- Cristiano De André

Invisibili: "Eravamo talmente invisibili che non ci vedevamo mai" dice une dei passaggi più intensi di questa intrigante canzone d'autore. Colpisce nel segno la strofa parlata - Voto 6,5

Il cielo è vuoto: Grande intensità nell'interpretazione per una ballata vibrante che cresce e cresce...Ottima prova. Voto 7,5 - Qualificata

- Raphael Gualazzi & Bloody Beetroots

Tanto ci sei: l'incontro artistico che non ti aspetti sortisce un buon pezzo d'atmosfera, Seventies, con incursioni gospel. Voto: 6,5

Liberi o no: sale il ritmo e non è un male in una serata finora molto, troppo, soft. Bob Cornelius Rifo, mascherato come sempre, va di chitarra elettrica. L'unica vera nota originale della serata. Pura potenza dance nel ritornello. Voto 7,5 - Qualificata

- Antonella Ruggiero

Quando balliamo: nel suo caso la voce non ha età e si sente. Base ritmica leggera, fisarmonica e violino. Intensa ma non accessibile al primo ascolto. Voto: 5,5

Da lontano: Una ballad di classe senza un vero crescendo. Piacevole e raffinata.  Voto: 6 - Qualificata

- Frankie Hi NRG

Un uomo è vivo: una discreta linea di basso, ritmo vellutato, testo che scorre via liscio. Il classico brano circolare. Da risentire almeno un paio di volte. Voto 5,5

Pedala: reggae, dub, frequenze basse potenti e fiati mariachi style. Brano vitale che supera il Televoto in scioltezza. Troppo più forte dell'altra. Voto 6,5

- Arisa 

Controvento: Pop intelligente. Una canzone avvolgente, piacevole, con una melodia riconoscibile ma non scontata. E infatti passa indenne il test del televotoVoto: 6,5

Lentamente: grande raffinatezza senza troppa immediatezza. Non è necessariamente un male. Arisa ha voce e talento ma il brano decolla lentamente. Da riascoltare. Voto 6

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Gianni Poglio